Dagli uffici del Ministero dell'Ambiente giunge in questi giorni la risposta all'interrogazione dei parlamentari del Pd Ermete Realacci e Susanna Cenni in merito alla sostituzione in ambito venatorio del munizionamento di piombo con altri materiali atossici. I due esponenti del Pd lo scorso 18 giugno chiedevano cosa il Governo avesse messo in atto per incentivare e sostenere la diffusione dell'uso dei pallini con caratteristiche non inquinanti a prezzi accessibili per i cacciatori.
Il Sottosegretario Roberto Menia risponde che sensibilizzare all'uso di un diverso munizionamento è alla base dell'attuazione di una rapida procedura, anche per ridurre i costi. “E' noto, infatti, - scrive Menia – che nei paesi ove l'uso del piombo è stato vietato si sia notevolmente abbassato il costo di tale nuovo munizionamento, fino a renderlo addirittura comparabile con quello abolito”.
Sull'argomento e in particolare sull'impatto ambientale del piombo è attualmente in atto uno studio da parte dell'Ispra, che, rende noto Menia, sarà pronto entro la fine di quest'anno e che fungerà da base tecnica scientifica per un corretto recepimento della normativa comunitaria e internazionale verso il totale superamento dell'uso del piombo per la caccia nelle zone umide.