Alle molte prese di posizione bypartisan sull'invasione di campo del Ministro Brambilla rispetto alla caccia, si aggiunge in questi ultimi giorni una interrogazione del Pd (firmatari Lucia Codurelli, Paolo Corsini e Erminio Angelo Quartiani) rivolta al Consiglio dei Ministri ed in particolare al Ministro del Turismo nella quale viene sottoposto il caso dei 430 lavoratori della ditta Fiocchi (esclusi quelli dell'indotto), che sarebbero stati danneggiati dall'azione impropria del ministero.
La ditta produttrice di munizioni ha infatti chiesto la cassa integrazione ordinaria per un centinaio di addetti, “adducendo – si legge nel testo dell'interrogazione - anche la responsabilità alla campagna del Ministro interrogato, che, utilizzando la propria veste istituzionale, porta avanti una battaglia strumentale, senza invece lavorare affinché le innumerevoli leggi che regolamentano il settore siano rispettose delle direttive europee”.
"Al contrario di quanto promesso da Berlusconi durante la campagna elettorale delle europee del 2009, ossia l'approvazione delle modifiche alla legge 157 - fa presente la nota del Pd - ora il Ministro usa affermazioni che paiono offensive nei confronti di quanti praticano l'attività venatoria, attività condivisa o meno, che resta disciplinata dalle leggi vigenti sino a modifiche legislative asserendo che analoghe posizioni sono condivise anche dal Presidente del Consiglio, utilizzando impropriamente, ad avviso dell'interrogante la delega ministeriale e creando allarmismo in un momento già difficile per l'economia quale sia la posizione del Governo in relazione all'ipotesi di riforma della legge 157 del 1992".