Riceviamo e pubblichiamo:
Di fronte all’esperienza pluridecennale dei tiratori dell’Europa centro settentrionale, nulla hanno potuto i portacolori del “Combinato” nostrano, se non accontentarsi (si fa per dire, ovviamente) di una piccola ma quanto mai significativa medaglia d’argento. Un riconoscimento che l’atleta piemontese Patrizia Nicol ha fortemente perseguito, con grande caparbietà e una costanza ineguagliabile negli estenuanti allenamenti affrontati per lunghi mesi.
La quarta edizione del Campionato Europeo, svoltasi a Sarlospuszta (Ungheria) viene quindi archiviata con la prima incoraggiante apparizione di un atleta italiano e con la conferma che il cammino per arrivare a salire i gradini dei vari podi sarà quanto mai lungo e faticoso. C’è infatti da superare al più presto il profondo dislivello qualitativo che i tiratori dei paesi nordici sono riusciti a scavare in secoli di attività venatoria con le armi rigate che, ad oggi, sono di gran lunga più accurate e sofisticate di quelle usate dai nostri atleti.
A rendere ancora più impegnativa questa “bagnatissima” trasferta ungherese (2 campi di fossa, 2 campi di percorso di caccia, 12 linee per carabina a 100mt e 2 linee per cinghiale corrente a 50 mt.) ci hanno poi pensato le pessime condizioni meteorologiche e il fortissimo vento del primo giorno di gara che, lungi dal rappresentare una banale giustificazione, ha penalizzato pesantemente tutti ipartecipanti che, come gli italiani, si sono trovati a sparare sul secondo campo di fossa e sul secondo campo di percorso (campo 3 e campo 4) proprio nei momenti di maggiore buriana. Mentre però gli altri tiratori hanno poi potuto recuperare punti nella carabina, per i nostri tiratori l’handicap iniziale è stato determinante e ci ha tenuti sempre lontani anche dalle posizioni di metà classifica.
Nella specialità “Combinato”, la nazionale italiana guidata dal Selezionatore Sandro Bruni si è classificata 10a, sopravanzando di 45 punti la Germania e 258 punti la Romania e accusando un massimo di 306 punti dalla Slovacchia, vincitrice del Campionato ed un minimo di 44 punti dall’Ungheria, nona classificata.
E’ andata peggio nella specialità “Carabina” dove solamente la Romania, con 488 punti di distacco, si è classificata dopo di noi. A parziale consolazione c’è però da sottolineare che ben sei delle nazionali che ci hanno preceduto hanno tutte un vantaggio inferiore ai 200 punti.
Ancora più ridotti i distacchi registrati nella specialità del piattello dove esistono davvero ampi margini per un rapido miglioramento di classifica, soprattutto avendo un briciolo di fortuna in più. Questi valori a squadre hanno ovviamente un riscontro anche a livello di classifica individuale. Nel Combinato, il primo italiano dei 163 concorrenti è una new entry molto promettente, Simone Grazi che occupa la 56a posizione; a scendere, troviamo Paolo Pozzati 68°; Massimo Peirano 77°, Eugenio Corti 86° (un altro nuovo arrivo pieno di entusiasmo e dalle grandi potenzialità), Flavio Formis 117°e Costantino Fiocchi 126°.
Nella Carabina il primo italiano è ancora Simone Grazi, 81°. 103° Paolo Pozzati, 108° Massimo
Peirano, 110° Eugenio Corti, 132° Flavio Formis e 135° Costantino Fiocchi. Per quanto riguarda il piattello, Paolo Pozzati è 30° Paolo Pozzati, 42° Massimo Peirano, 55° Simone Grazi, 61° Flavio Formis, 65° Eugenio Corti e 97° Costantino Fiocchi.
Nella specialità Combinato erano poi previste classifiche individuali per le categorie Veterani, Junior, e Lady, ed è proprio in quest’ultima che Patrizia Nicol, è riuscita a mettersi al collo la medaglia d’argento a soli 67 punti dall’estone Popp Aili e con un vantaggio di 57 sulla terza classificata, l’ungherese Juhasz Lenke.
Non siamo ancora ai livelli dello sporting ma il Tiro Combinato, in poco più di tre anni di attività ha già messo in luce una rosa di una decina di tiratori, compresi Rositani, Erisi e Papalini che riuscirà sicuramente, e in brevissimo tempo a scalare la classifica internazionale fino ad arrivare nelle primissime posizioni.
L’UFFICIO STAMPA FIDASC