Gli azzurrini della Fidasc al
33° Campionato del Mondo di Orville (Francia), Percorso di caccia, conquistano la
quinta medaglia d'oro consecutiva, sancendo così l'indiscussa superiorità della compagine italiana.
Dietro la squadra composta da Marco Battisti, Emanuele Venturini e Renato Vitelli, che hanno egregiamente difeso il titolo classificandosi davanti a Stati Uniti e Spagna.
A questo oro ormai abituale - riferisce un comunicato della Fidasc - hanno fatto eco due argenti ugualmente importanti. Il primo, nella classifica individuale Junior, è andato al collo di Marco Battisti che per soli tre piatti –fatale lo sfortunato 21 sul campo tre nell’ultima e più severa giornata– si è visto sfuggire un’accoppiata che sarebbe stata storica. L’altro argento è andato alla squadra dei Senior, formata da Gianfranco Bizzieri, Giuseppe Calò, Enrico De Tomasi e Michael Spada. Un gap che, in questo mondiale contraddistinto da condizioni climatiche assolutamente invernali e proibitive, è molto meno di una inezia e può essere frutto di una maligna raffica di pioggia e vento. D’altra parte, anche il fatto che un solo componente della squadra dello scorso anno, Enrico De Tomasi, sia rimasto invariato, sta a dimostrare che il nostro Paese può contare su un pool di tiratori della categoria Senior di altissimo livello.
La grande difficoltà di questa edizione, è resa evidente anche dal terzo posto conquistato dalla squadra dei Veterani composta da Ferruccio Morelli, Salvatore Valentini e Giovanni Zamboni. A completare il carniere delle medaglie azzurre c’è infine il meritatissimo bronzo conquistato dal terzetto rosa formato da Carla Flammini, Martina Maruzzo e Katia Vaghi che hanno dovuto cedere allo strapotere delle britanniche e delle spagnole ma che sono riuscite ad imporsi su compagini sicuramente fortissime come quelle di Stati Uniti, Germania, Australia e della stessa Francia che pure giocava in casa.
Tutti gli sportivi italiani –ha dichiarato a caldo il Presidente Buglione, capo della delegazione nazionale– devono essere orgogliosi di questo risultato. In una competizione mondiale che ha visto impegnati circa milleduecento atleti provenienti da oltre trenta paesi e che si è svolta in condizioni climatiche davvero proibitive e con una organizzazione che sarebbe eufemistico definire lacunosa, un bottino di cinque medaglie: un oro, due argenti e due bronzi, non può che riempire di orgoglio una piccola federazione come la Fidasc che si occupa di discipline che purtroppo non possono contare sull’appoggio politico e mediatico di cui invece godono le federazioni consorelle in quasi tutti i Paesi del mondo”. iamo certi –ha quindi concluso– di non aver deluso le aspettative del Presidente del Coni e di tutte le innumerevoli personalità del mondo sportivo, politico, imprenditoriale e associativo che, alla vigilia della gara, hanno voluto inviare alla federazione i loro calorosi messaggi augurali, raccolti in una fascicolo rilegato che è stato consegnato a tutti i membri della delegazione”.