Cambia il sistema di abilitazione venatoria in provincia di Torino. Gli aspiranti cacciatori, già a partire dagli esami di novembre, si troveranno ad affrontare una prova di tiro più complessa con tanto di situazioni di campo diverse, realizzate artificialmente con l’uso di apparecchiature elettromeccaniche e supporti audiovisivi. L'esame si svolgerà in un poligono particolare che riproduce gli ambienti di caccia e gli animali, bersagli mobili automatizzati, mimetizzati a seconda della naturale ambientazione. L'obiettivo è quello di testare prima di tutto la prontezza di riflessi ed il corretto uso delle armi da fuoco, anche in situazioni di “stress”.
La prova, ha spiegato l'assessore provinciale Marco Balagna, sarà valutata da una sottocommissione composta dall’esperto in armi e balistica e da almeno un secondo commissario. La nuova struttura, realizzata a Perosa Argentina è la prima di questo genere in Italia e sarà aperta anche ai cacciatori già abilitati che vogliono mettersi alla prova.
Cambierà anche l'esame teorico, che sarà più approfondito. Ai candidati saranno distribuiti quesiti a risposta multipla su tutte le materie oggetto dell'esame: normative di settore, zoologia applicata alla caccia, tutela dell’ambiente e delle colture agricole, armi e munizioni, interventi di primo soccorso., etica e deontologia venatoria.
(10/10/2011)
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