Il Parlamento europeo ha adottato nuove norme per il
controllo delle esportazioni di armi da fuoco a uso civile (tiratori sportivi e armi da caccia) sulla base di un testo gia' concordato in via informale con il Consiglio. Il Parlamento, si legge in una nota, ''vuole la
massima sicurezza possibile, ma anche garantire che i cacciatori e i tiratori sportivi che escono dall'Unione europea per un certo periodo,
non debbano subire inutili formalità''.
Il nuovo regolamento comunitario, presentato dal relatore Salvatore Iacolino (Ppe) e approvato con 624 voti a favore, 17 contrari e 2 astensioni, applica il
protocollo delle Nazioni Unite per armi da fuoco (Unfp) che mira a combattere la fabbricazione e il traffico illeciti di armi, grazie a un controllo più efficace delle esportazioni di armi a uso civile, come i fucili da caccia.
Gli e
sportatori europei dovranno quindi chiedere l'autorizzazione agli Stati membri per esportare armi da fuoco e munizioni in paesi al di fuori dell'Ue. Prima di rilasciare l'autorizzazione, le autorita' locali dovranno anche accertarsi che il paese di destinazione non faccia obiezioni all'importazione o al transito delle armi.
Nessuna autorizzazione è richiesta per i cacciatori e i tiratori sportivi, se giustificano il motivo del loro viaggio e rientrano nell'UE entro 24 mesi.
La lista delle armi che richiedono autorizzazione sarà aggiornata dalla Commissione, che ne informera' Parlamento e Consiglio. Le nuove regole Ue non si applicano alle armi disattivate o antiche, a quelle in uso alle forze armate e alle autorita' pubbliche degli Stati membri e alle transazioni Stato-Stato. (Asca)