Sono oltre 700 mila le armi certificate al Banco di Prova di Brescia nel 2011, segno che il settore non solo ha tenuto rispetto allo scorso anno, ma dimostrato di crescere. Merito dei grossi marchi ma anche di quelle miriadi di piccole medio imprese che lavorano nella produzione di componenti e dei pregiatissimi laboratori artigianali dove si eseguono incisioni altrove irriproducibili grazie alla decennale esperienza e all'abilità tramandata negli anni. Molto spesso si tratta di piccole botteghe a conduzione familiare che hanno caratteristiche diverse e quindi preziosissime sul mercato. Questo e molto altro è il segreto di un settore che ci vede ai primi posti assoluti nella produzione mondiale.
Lo dimostrano i numeri delle esportazioni: quasi il 90% del prodotto va all'estero generando una ricchezza di circa 239 milioni di euro l'anno. L'Italia copre circa il 70% dell'offerta di armi da caccia e tiro in tutta Europa ed è tuttora il primo paese per esportazioni nel mondo.