Non sono ancora una cacciatrice, ma lo diventerò presto, spero. Sono invece un perito balistico, consulente tecnico di balistica forense e istruttrice di tiro tattico operativo.
Ecco quindi la mia sfida. Raccontare ai lettori di Bighunter, che seguo da tempo, del mio mondo cercando di scegliere argomenti che possano essere interessanti ma soprattutto utili ai cacciatori e agli appassionati della materia.
Prima di scendere nell’arena con argomenti specifici, mi preme delimitare i confini della balistica, un mondo vasto, complesso e infinitamente interessante.
La balistica è quella scienza, anzi quell’insieme di scienze, che studia il moto dei proiettili.
Data la complessità della materia si è soliti suddividerla in 4 (5?) branche:
1) innanzitutto la balistica interna che studia tutto ciò che accade all’interno dell’arma dal momento in cui viene percosso l’innesco della cartuccia, fino al momento in cui il proiettile fuoriesce dal vivo di volata della canna. Questo ramo della balistica studia la pressione che si sviluppa all’interno della canna, la velocità di uscita del proiettile da quest’ultima e le modifiche che avvengono su questi parametri in base al tipo di arma e di munizionamento utilizzato. Questi dati sono ovviamente collegati a molti fattori, tra cui il tipo di arma utilizzata e di munizione, al tipo di polvere, alla lunghezza della canna, ecc.
2) Strettamente connessa con la balistica interna c’è la balistica intermedia che studia i fenomeni che vengono provocati dalla fuoriuscita dei gas e del proiettile, dal vivo di volata della canna, su quest’ ultimo e sul binomio arma/tiratore. Gli effetti che si generano nel primissimo tratto di volo sono tutti effetti di disturbo sul tiro poiché influiscono sul rinculo dell’arma, sulle vibrazioni della canna e sul moto del proiettile.
3) La balistica esterna potremmo dire che studia il “viaggio” del nostro proiettile, la sua traiettoria, la velocità lungo di essa, e di conseguenza il tempo di volo, e le forze che influenzano il movimento del proiettile fintanto che impatta sul nostro bersaglio.
4) Lo studio che riguarda la balistica terminale è rivolto principalmente ai materiali e alla loro resistenza in virtù della produzione di protezioni più efficaci, e specularmente munizioni più performanti, e quindi si occupa di studiare i fenomeni che si succedono dal momento in cui il proiettile impatta sul bersaglio a quando esaurisce tutta la sua energia cinetica.
Quando ad essere attinto non è una cosa ma un essere vivente entriamo nel campo della balistica lesionale, campo di primissimo interesse per gli amanti della caccia.
5) Un discorso a parte merita la balistica forense.
Il termine balistica in questo caso è utilizzato impropriamente, non si tratta infatti di balistica vera e propria quanto piuttosto di quella scienza che utilizza le altre scienze balistiche per fini forensi, studiando quanto accaduto sulla scena di un evento ove siano state utilizzate delle armi, al fine di ricostruire la dinamica di quanto accaduto e le modalità di realizzazione (es. incidente di caccia) e, nel caso di fatto illecito (es. omicidio), individuarne l’autore.
La balistica forense comprende innanzitutto l’analisi diretta delle armi, delle munizioni e dei reperti balistici rinvenuti al fine di verificarne la natura, l’efficienza e la provenienza.
E’ possibile, attraverso l’uso del microscopio comparatore, comparare i singoli reperti tra loro (per verificare ad es. se due proiettili siano stati sparati dalla stessa arma o da armi differenti), con reperti test ottenuti da prove balistiche, con altri reperti relativi a episodi differenti.
La balistica forense si occupa inoltre di ricostruire le traiettorie e di determinare le distanze di sparo, di analizzare gli eventuali residui di sparo (GSR) presenti nell’ambiente o sulle persone coinvolte, di effettuare test di balistica terminale sui simulanti, di effettuare test per l’esaltazione delle matricole abrase e test cromogenici, infine di studiare l’azione prodotta dall’impatto del proiettile sul bersaglio sia esso di natura animata o inanimata.