Logo Bighunter
  HomeCacciaCaniFuciliNatura
Archivio News | Eventi | Blog | Schede Fucili | Cartucce | Prove | Codice di sicurezza | Libri | Pallini d'acciaio |
 Cerca
Un po' di balistica
set28


28/09/2018 14.51 

Polvere lamellare
 
 
Per poter ragionare di armi, siano esse antiche o moderne, lunghe o corte, a canna liscia o a canna rigata, occorre conoscere il fenomeno esplosivo che è sempre alla base del loro funzionamento.

Un’arma da fuoco è infatti una macchina termo-balistica che sfruttando l’energia cinetica prodottasi con la combustione della carica di lancio, proietta a distanza il/i proiettile/i.

Cos’è un esplosivo? Semplificando al massimo possiamo dire che un esplosivo è una sostanza in grado di bruciare molto rapidamente senza ulteriori apporti di materia, per effetto di un’idonea causa esterna. Un’esplosione è quindi una reazione chimica rapidissima con formazione di prodotti gassosi ed effetti luminosi, meccanici e termici.

Affinché la combustione, o ossidazione, si realizzi occorre la contemporanea presenza di un comburente (aria, ossigeno), un combustibile (legno, zolfo, carbone, ecc) ed una causa iniziatrice.

Ma quali sono le idonee cause esterne? Una prima causa potrebbe essere il calore; anche l’urto provoca lo stesso effetto e può essere di due nature, meccanico o detonante; abbiamo poi delle altre cause complesse come la scintilla e lo sfregamento.

Quello che mi preme qui sottolineare è che una sostanza esplosiva contiene già al suo interno quella parte di ossidante (= comburente) necessaria alla reazione chimica pertanto sarà in grado di svolgere la propria azione anche confinata in un piccolo spazio come il nostro bossolo ed in assenza di apporto di ossigeno dall’esterno.

Gli esplosivi possono essere di due tipi ed avere due differenti effetti:
Esplosivi deflagranti che sono caratterizzati da uno sviluppo graduale e lento del calore e dei gas di reazione (lento per modo di dire…nel caso delle cariche di lancio per le armi da fuoco leggere possiamo misurarlo in termini di centesimi di secondo). Sono esplosivi dotati di potere propellente, generano quindi un effetto di spinta.


Polvere lamellare
   
Esplosivi detonanti che sono caratterizzati da uno sviluppo rapidissimo e violento del calore e dei gas di reazione. Sono dotati di potere dirompente.

A loro volta gli esplosivi detonanti si suddividono in primari, se detonano per semplice urto (es. gli inneschi per arma da fuoco), o secondari, se per esplodere richiedono l’intervento di un detonatore primario.

Il primo tipo di miscela esplosiva utilizzata per lanciare un proiettile fu la polvere nera o polvere pirica, un tipo di polvere da sparo che brucia alla velocità di 800 m/s circa, la cui formula (nitrato di potassio al 74,65%, carbone vegetale al 13,50% e zolfo al 11,85%), inventata dal monaco e scienziato Ruggero Bacone nel 1249, è arrivata praticamente immutata fino ai nostri giorni. Oggi le polveri nere vengono classificate in base alle dimensioni dei grani, che variano in media da 1mm a 14mm, e hanno caratteristiche differenti a seconda delle quantità dei singoli componenti miscelati. Vengono ancora utilizzate per le armi ad avancarica ed è possibile trovare in commercio polveri di qualità superiore, realizzate con pregiati carboni, caratterizzate da tenue fumo e scarsi residui. In passato invece la polvere nera presentava molti inconvenienti, produceva infatti densi fumi e molti residui solidi dopo l’utilizzo ed era fortemente igroscopica (sensibile all’umidità dell’aria).
 
Nei secoli scorsi si cercò di ovviare a queste problematiche e dalla fine dell’800, grazie al processo di gelatinizzazione della nitrocellulosa, furono inventate una serie di polveri da sparo, le cosiddette polveri infumi (la Poudre Blanche, la balistite, la solenite, la cordite) che producevano un effetto fino a tre volte maggiore senza le fastidiose score solide della polvere nera che causavano il frequente inceppamento delle armi.

Esistono ad oggi in commercio molti tipi di polveri infumi, che possiamo dividere in tre grandi famiglie.

Innanzitutto le monobasiche che hanno come unico componente attivo la nitrocellulosa, ossia derivati nitrici di varie cellulose vegetali estratti con procedimenti chimici/meccanici dal legno, e allo stato quasi puro dal fiocco di cotone, che vengono “gelatinizzate” con l’azione di solventi fino a trasformarsi in masse gelatinose lavorabili in fogli, così da ottenere grani di grandezza e forme diverse.


Polvere lamellare


A seguire abbiamo le bibasiche che hanno come componente oltre alla nitrocellulosa anche la nitroglicerina. Le polveri a doppia base hanno diversi vantaggi rispetto alle monobasiche tra cui quello di essere più economiche, produrre minori residui di combustione e fumi e possedere una minore igroscopicità, di contro provocano una maggiore erosione delle canne e necessitano di un’alta temperatura di fiamma.

Infine, ma le cito solo per completezza, esulando completamente dal nostro attuale interesse, abbiamo le polveri a tripla base che vengono utilizzate principalmente in artiglieria, il cui componente maggioritario è la nitro-guanidina.

Ma ne riparleremo...
 
 

 
 

Tags:

Tuo Nome:
Your email:
(Optional) Email used only to show Gravatar.
Your website:
Titolo:
Commento:


172.70.130.177
Aggiungi un commento  Annulla 

18 commenti finora...

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Non mi sono offesa affatto.. c'è sempre da imparare.

da Raffaella Sorropago  12/10/2018 22.59

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Grazie Raffaella per la tua risposta.
Peppe

da Peppe67  12/10/2018 19.57

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Coe mai l'Anigrina Lamellare è un polvere molto costosa rispetto alle altre ? Conviene caricarla con piombo 32-34gr o scendere a 28-30 gr. ( fucile calibro 12 ).

da jamesin  12/10/2018 13.15

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Buongiorno, le polveri a ciambelline della mia foto, altro non sono che Siem di produzione da stabilimenti diversi...ovvero, Pallerone (Ms), Montecatini Edison Orbetello, Montecatini edison Avigliana.
Sono un estimatore di questa "vecchia" solenite, cugina della piu conosciuta DN.
I 3 lotti di polvere in foto sono risultati nei miei test in canna manometrica identici nei valori.
Il suo range di caricamento in cal 12 con componentistica attuale oscilla tra i 32 e 34 g....oltre è possibile andare fino a circa 36 g. ma senza miglioramenti di balistica terminale rispetto alla 34 g...però con piu picco pressorio.

Autorizzo fin da ora la Redazione di WH ad usufruire delle mie foto che quasi giornalmente pubblico sul Blog di Ricarica.

In bocca al Lupo

da Lore64  12/10/2018 12.16

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Per Raffaella, senza offesa, ovviamente spero, per il mio intervento correttivo. La invito a frequentare il forum dedicato alla ricarica su WH.
una buona giornata
Alex

da Alex1999  12/10/2018 12.01

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Altra informazione, la polvere in basso, invece è l'eccellente Rekord T Profil, altra eccezionale polvere in uso nei caricamenti Maionchi del tempo che fu. Magari ad averne di queste due polveri, magari.
Cordiali saluti
Alex

da Alex1999  12/10/2018 11.59

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Buon giorno Raffaella, credo che lei si stia sbagliando, le tre polveri in questione, sono tutte e tre la stessa cosa. Si tratta di polvere SIEM in tre colorazioni diverse. La Cooppal è tutta un altra cosa e non ci somiglia neppure lontanamente. Per Peppe67, quella polvere ... non fare il furbino, si adatta bene a caricamenti attorno i 35-36 g nel calibro 12. Polvere di grandissimo rendimento e costanza.

da Alex1999  12/10/2018 11.55

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

X Beppe67: Molto ma molto bella quella polvere in foto a dischetti come delle ciambelline. Gentilissima Raffaella di che polvere da sparo di stratta? Si adatta a cariche pesanti e maggiorate di piombo? Mi servirebbe per caricarci 38-40 g per colombacci. Grazie, Peppe

Ciao Beppe,
direi che si tratta di 3 polveri differenti

quella rosa/arancio è una Siem (Montecatini) una vecchia polvere con accensione semivivace, quindi non consigliabile per l'uso che ne vorresti fare tu

quella nera è una DN, si tratta di una vecchia polvere, che aveva l'accensione un po' dura (a tal fine era fabbricata in dischetti da 2 mm con foro centrale da 0.8 mm)

la rossa dovrebbe essere un'altra vecchia polvere, la Cooppal Excelsior

Molto belle a vedersi ma inadatte allo scopo o "passate di moda"

Buona giornata

da Raffaella Sorropago  12/10/2018 10.24

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

X Jasemin :Cosa sta a significare la marcatura xx9 sulla bascula della mia doppietta ?

XX9 è una punzonatura che nel caso specifico ci permette di risalire all’anno di fabbricazione del fucile da caccia.

Nel periodo antecedente il 1953, la data veniva indicata per esteso con una punzonatura riportante l'anno completo.
A partire dal 1954 si è utilizzato un altro sistema con i numeri romani, partendo con la X.

Dal 1971 di nuovo si modificò il sistema di punzonatura utilizzando in parte numeri romani e in parte i numeri
arabi: così si opto’ per XX7 per il 1971, a cui fece seguito XX8 per il 1972 e XX9 per il 1973, per finire con XXX nel 1974.

Purtroppo nel 1975 si cambiò di nuovo, si abolirono i numeri romani e si decise di indicare l'anno con un codice di due lettere partendo dalla sigla: AA per il 1975, AB per indicare il 1976 e così via.

Quindi la sigla XX9 presente sulla bascula del suo fucila da caccia sta ad indicare che è stato prodotto nel 1973.

Se si tratta però di un fucile prodotto all'estero può essere la data dell'anno in cui è stato importato in Italia.

Buona giornata

da Raffaella Sorropago  12/10/2018 7.46

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Cosa sta a significare la marcatura xx9 sulla bascula della mia doppietta ? Pace e bene sorella.

da jamesin  11/10/2018 19.32

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Molto ma molto bella quella polvere in foto a dischetti come delle ciambelline. Gentilissima Raffaella di che polvere da sparo di stratta? Si adatta a cariche pesanti e maggiorate di piombo? Mi servirebbe per caricarci 38-40 g per colombacci. Grazie, Peppe

da Peppe67  11/10/2018 19.02

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

x Lore64: Buongiorno Raffaella, noto con piacere che ha utilizzato alcune mie foto.
X Jamesin Rimettete la foto o vi faccio causa per occultamento indebito !

Anche se non le avevo scelte io erano veramente delle belle foto.. dispiace anche a me che siano state sostituite..magari sarebbe sufficiente una liberatoria per l'utilizzo
R

da Raffaella Sorropago  11/10/2018 11.42

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Rimettete la foto o vi faccio causa per occultamento indebito !

da jamesin  10/10/2018 18.16

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Lore64 le abbiamo estratte noi da WeHunter ;)

da Redazione  09/10/2018 7.36

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Buongiorno Raffaella, noto con piacere che ha utilizzato alcune mie foto.

da Lore64  05/10/2018 12.11

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Esplosivi propellenti ed esplosivi detonanti: un chiarimento molto puntuale. Ringraziamenti per la chiarezza. Saluti

da ERMES74  04/10/2018 15.18

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

x Flagg "Sarebbe forse il caso di specificare che le poleveri moderne non sono affatto esplosivi ma propellenti in quanto non e' una cosa ovvia per tutti...."

Le moderne polveri infumi sono, come dicevo nell'articolo, esplosivi deflagranti.. ossia sostanze esplosive che grazie all'aggiunta, nelle loro composizione di additivi specifici, hanno un'azione propellente, ossia di spinta (quella a cui faceva riferimento lei) Non sono quindi esplosivi detonanti ossia con effetto dirompente ( es. esplosivi utilizzati per le demolizioni)
In conclusione, le moderne polveri utilizzate per la carica delle cartucce sono esplosivi con effetto propellente anche se, per abbreviare, le chiamiamo solo "propellenti".
Spero di aver chiarito i dubbi

da Raffaella Sorropago  01/10/2018 16.21

Re: Il fenomeno esplosivo: dalla polvere nera alle moderne polveri infumi

Sarebbe forse il caso di specificare che le poleveri moderne non sono affatto esplosivi ma propellenti in quanto non e' una cosa ovvia per tutti....

da Flagg  28/09/2018 17.00
 
Blog_List
 
New_Blog
Devi aver effettuato l'accesso ed avere il permesso per creare o modificare un blog.
 
Search_Blog
 
Blog_Archive
Archivio
<dicembre 2024>
lunmarmergiovensabdom
2526272829301
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
303112345
Mensile
dicembre 2024
novembre 2024
ottobre 2024
settembre 2024
agosto 2024
luglio 2024
giugno 2024
maggio 2024
aprile 2024
marzo 2024
febbraio 2024
gennaio 2024
dicembre 2023
novembre 2023
ottobre 2023
settembre 2023
agosto 2023
luglio 2023
giugno 2023
maggio 2023
aprile 2023
marzo 2023
febbraio 2023
gennaio 2023
dicembre 2022
novembre 2022
ottobre 2022
settembre 2022
agosto 2022
luglio 2022
giugno 2022
maggio 2022
aprile 2022
marzo 2022
febbraio 2022
gennaio 2022
dicembre 2021
novembre 2021
ottobre 2021
settembre 2021
agosto 2021
luglio 2021
giugno 2021
maggio 2021
aprile 2021
marzo 2021
febbraio 2021
gennaio 2021
dicembre 2020
novembre 2020
ottobre 2020
settembre 2020
agosto 2020
luglio 2020
giugno 2020
maggio 2020
aprile 2020
marzo 2020
febbraio 2020
gennaio 2020
dicembre 2019
novembre 2019
ottobre 2019
settembre 2019
agosto 2019
luglio 2019
giugno 2019
maggio 2019
aprile 2019
marzo 2019
febbraio 2019
gennaio 2019
dicembre 2018
novembre 2018
ottobre 2018
settembre 2018
agosto 2018
luglio 2018
giugno 2018
maggio 2018
aprile 2018
marzo 2018
febbraio 2018
gennaio 2018
dicembre 2017
novembre 2017
ottobre 2017
settembre 2017
agosto 2017
luglio 2017
giugno 2017
maggio 2017
aprile 2017
marzo 2017
febbraio 2017
gennaio 2017
dicembre 2016
novembre 2016
ottobre 2016
settembre 2016
agosto 2016
luglio 2016
giugno 2016
maggio 2016
aprile 2016
marzo 2016
febbraio 2016
gennaio 2016
dicembre 2015
novembre 2015
ottobre 2015
settembre 2015
agosto 2015
luglio 2015
giugno 2015
maggio 2015
aprile 2015
marzo 2015
febbraio 2015
gennaio 2015
dicembre 2014
novembre 2014
ottobre 2014
settembre 2014
agosto 2014
luglio 2014
giugno 2014
maggio 2014
aprile 2014
marzo 2014
febbraio 2014
gennaio 2014
dicembre 2013
novembre 2013
ottobre 2013
settembre 2013
agosto 2013
luglio 2013
giugno 2013
maggio 2013
aprile 2013
marzo 2013
febbraio 2013
gennaio 2013
dicembre 2012
novembre 2012
ottobre 2012
settembre 2012
agosto 2012
luglio 2012
giugno 2012
maggio 2012
aprile 2012
marzo 2012
febbraio 2012
gennaio 2012
dicembre 2011
novembre 2011
ottobre 2011
settembre 2011
agosto 2011
luglio 2011
giugno 2011
maggio 2011
aprile 2011
marzo 2011
febbraio 2011
gennaio 2011
dicembre 2010
novembre 2010
ottobre 2010
settembre 2010
agosto 2010
luglio 2010
giugno 2010
maggio 2010
aprile 2010
marzo 2010
febbraio 2010
gennaio 2010
dicembre 2009
novembre 2009
ottobre 2009
settembre 2009
agosto 2009
luglio 2009
giugno 2009
maggio 2009
aprile 2009
marzo 2009
febbraio 2009
gennaio 2009
dicembre 2008
novembre 2008
ottobre 2008
settembre 2008
agosto 2008
maggio 2008
aprile 2008
marzo 2008
febbraio 2008
gennaio 2008
dicembre 2007
novembre 2007
ottobre 2007
settembre 2007
agosto 2007
luglio 2007
giugno 2007