I pallini in piombo sono destinati ad essere proibiti in virtù dell’adesione della Repubblica Italiana all’accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici stipulati all’Aja il 15 agosto 1996. L’accordo, recepito con L. 6 febbraio 2006, N.66 sta progressivamente entrando in vigore e sarà quindi vietato cacciare con pallini in piombo nelle zone umide (aree di caccia marittime, paludi e acquitrini non bonificati, fiumi, canali, stagni, specchi d’acqua e risaie) e con gradualità anche nelle zone a protezione speciale (Z PS).
Già da alcuni anni anche nei paesi europei si è iniziato a cacciare con cartucce caricate a pallini in acciaio, recentemente la Francia si è adeguata alle nuove normative ed entro il 2010 tutte le restanti nazioni aderenti al patto dovranno adeguarsi a tale direttiva.
Naturalmente non è stato valutato solo l’acciaio come alternativa al piombo, ma anche una serie di metalli o leghe come lo zinco, il bismuto e il tungsteno, ma questi materiali pur essendo potenzialmente validi ed atti allo scopo, male si adattano ad un mercato di massa in quanto è abbastanza improponibile il rapporto prezzo-qualità rispetto all’acciaio.