Oltre ad essere semplicemente rivoluzionario dal punto di vista meccanico, il primigenio 121 SL80 Benelli è stato un fucile dalle linee armoniose, eleganti, compiute ed estremamente personalizzate, valorizzate dall’estrema cura costruttiva e dall’alta qualità dei materiali.
Con la nascita della chiusura Montefeltro Super 90 basata su otturatore rotante, oggi tanto copiata ed imitata, Benelli mise in campo una seconda rivoluzione della meccanica, che in breve, col Raffello, venne coniugata a quelle forme primigenie tanto apprezzate quanto uniche. Il passaggio al nuovo non significò certo un calo della qualità costruttiva che anzi, oggi come allora, Benelli ha sempre considerato un suo punto di forza affidandolo al meglio che la tecnologia metta a disposizione. Col tempo gli interventi umani sono andati sempre più diminuendo, ma i fucili che escono dalle linee di produzione Benelli, automatizzate ed apparentemente fredde, hanno dietro tutto il “calore” di un know-how e di una passione unici, e sono a tutti gli effetti finiti e curati come prodotti di alto artigianato. Ciò ha reso possibile offrire un prodotto unico quanto ad eleganza, prestazioni e qualità ed ha altresì consentito di realizzare, partendo dallo stesso impianto base (quello dello SL80 prima e del Raffaello dopo), sia prodotti destinati al grosso pubblico che allestimenti di particolare pregio nei quali il sottile fascino delle cose d’ élite, presente in tutta la produzione Benelli, viene ulteriormente esaltato.
La capacità di realizzare fucili impeccabili sia sul piano tecnologico che su quello estetico è sempre stata uno dei punti di forza di Benelli che oltre ad aver letteralmente inventato più modelli di fucile semiautomatico, ha anche saputo mettere a punto processi di fabbricazione in grado di coniugare al massimo grado prestazioni e caratteristiche dell’oggetto con la possibilità di replicarlo in grande serie, sempre rimanendo sul medesimo alto standard qualitativo. La realizzazione di serie speciali il cui particolare pregio esaltasse quel profumo di prodotto elitario tipico dei fucili Benelli poteva quindi trovarsi su più fucili made in Urbino, ma la nostra “ammiraglia” era ed è il Raffaello, che gode di una valore estetico universalmente apprezzato (detto semplicemente “è il più bello tra tutti i semiautomatici”) ed assolutamente caratteristico, ecco perché dopo quelle realizzate su base SL80, tutte le serie speciali Benelli sono state dipinte usando il Raffaello come tela. Era così col primo Raffaello, è così con quello attuale.
Nel realizzare un fucile di pregio non si può ovviamente prescindere dall’accuratezza delle lavorazioni e dalle finiture di alta classe, ma l’elemento formale che più distingue un modello di élite è senza dubbio l’incisione. Il progresso tecnologico ha fatto grossi passi avanti anche in un campo che tradizionalmente è dominio dell’uomo e dell’arte, e proprio il progresso tecnologico, guidato e “aiutato” dalla mente e dalla mano dell’artigiano, ha consentito di coniugare raffinatezza e qualità con costi che pur non essendo contenuti in assoluto, sono comunque alla portata di molte tasche. I fucili Benelli in serie speciale sono infatti prodotti di alto lignaggio destinati a un pubblico dal palato esigente e raffinato, ma vogliono essere anche più abbordabili rispetto al classico fucile fine e per questo si tratta di “fuoriserie” realizzati in… serie limitata, cosa che investe anche l’esecuzione dell’incisione. Questa prevede un intervento manuale dell’incisore, ma è anche frutto delle tecniche più moderne scelte tra quelle maggiormente nobili e in grado di garantire un risultato visivo non lontano da quello che si ha con la sola incisione manuale.
Ogni serie speciale si distingue per l’incisione, che comunque, trattandosi di fucili da caccia, mantiene sempre al centro soggetti legati all’attività venatoria. Scegliere un bozzetto per l’incisione non è facile né rapido e oltre alla necessità di non ripetersi sorge anche quella di non abbandonarsi sempre a temi classici, ma anzi trovare ogni volta tratti distintivi che identifichino a colpo d’occhio quella particolare serie speciale e magari portino qualche dettaglio in grado di far notare come l’incisione della serie speciale di oggi sia stata pensata dopo quelle delle serie speciali di ieri.
La nuova serie limitata su base Raffaello prende il nome di Arabesque perché ha come elemento decorativo di base l’arabesco, uno stile ornamentale apprezzato, ma che rende “bene” solo quando ideato e realizzato con grande attenzione e somma cura: solo in questo modo l’arabesco è veramente bello.
L'arabesco è uno stile ornamentale composto da elementi calligrafici (forme corsive delle consonanti arabe) e/o motivi geometrici o anche fitoformi (legate al mondo vegetale) che trasmettono all’osservatore una gradevole sensazione di serenità e di bellezza (altro motivo della scelta di questo stile per la serie limitata Arabesque), utilizzato nei modi e con i materiali più disparati, trova spesso impiego per decorare le superfici perimetrali e sul Raffello Arabesque delimita la parte centrale dell’incisione che è costituita da soggetti collegati all’attività venatoria: sul fianco destro troviamo infatti un cane in movimento e un ovale centrale dal fondo smaltato in blu cobalto su cui spicca una testa di setter dorata; a sinistra abbiamo tre anatre in volo e un ovale centrale (sempre col fondo smaltato in blu cobalto) al cui interno figurano due teste di anatra dorate parzialmente sovrapposte. Il Raffello Arabesque viene replicato in una tiratura limitata a soli 1000 esemplari cal. 12 nel mondo ciascuno dei quali è distinto dalla numerazione n/1000.
Un semiautomatico Benelli in serie speciale è anche un oggetto di grande contenuto tecnologico, ma non può prescindere dalla maestria dell’artigiano, dal gusto per il bello, dalla più spinta ricerca formale e dalla scelta dei materiali più rispondenti alla classe del fucile. Fra questi un posto di assoluto rilievo spetta ai legni di pregio, importanti sul piano funzionale ed essenziali su quello estetico.
Prima di essere lavorati i legni vengono stagionati in aria, e non in forno, anche se così si risparmierebbero mesi di tempo, perché questo è l’unico sistema che garantisce la stabilità dimensionale del legno nel tempo e minimizza la sua naturale sensibilità alle variazioni climatiche. Solo con legni lungamente stagionati il calcio mantiene nel tempo tutta la sua bellezza e il perfetto accoppiamento con le superfici metalliche. Lavorazioni e finiture hanno anche lo scopo di esaltare le caratteristiche tecniche e quelle formali della calciatura, che deve avere calcio e asta fra loro “sposati” in modo che colore e fiammatura siano identici e che una parte sembri l’ideale continuazione dell’altra.
Dopo la stagionatura, gli sbozzati in noce grado 4 (Fancy secondo la dizione statunitense) vengono lavorati a macchina per dare ai legni le forme definitive; il passo successivo è l’intaglio dello zigrino romboidale con cuspidi che sugli Arabesque hanno passo di mm 1,5. La finitura è a olio e cera e viene applicata in modo da esaltare le caratteristiche estetiche del legno, venatura in primis, e da proteggerlo così che anche a distanza di tempo mantenga le qualità estetiche possedute quando il fucile ha lasciato la fabbrica di Urbino. Una volta montati sulle carcasse i calci sono completati dai calcioli, anch’essi in noce grado 4, e l’ultimo “tocco” spetta al cliente che può sostituire la coccia della pistola (in plastica rossa) con la coccia in argento fornita insieme al fucile, coccia che può essere inviata in Benelli perché ci vengano incise le iniziali del proprietario. Questi può anche decidere di corredare il fucile con magliette portacinghia a sgancio rapido (fornite a corredo), basta montare sul calcio la relativa basetta (l’altra fa parte del “tappo” del serbatoio), che Benelli non monta di serie (è fornita insieme alle magliette) perché molti utenti non gradiscono magliette portacinghia su calci di pregio.
Meccanica e configurazione complessiva sono quelli tipici del Raffaello; il peso di scatto è compreso tra N 22 e N 28, gli Arabesque possono sparare qualsiasi cartuccia standard o magnum che eroghi almeno kgm 230 di Energia Cinetica a un metro dalla volata, le grammature minime sono di 28 grammi.
Il Raffello Arabesque è fornito con canne steel rated dotate di bindella ventilata con mirino fluorescente e strozzatori interni da cm 7 forniti a corredo nelle strozzature *, **, ***, ****, cyl. ( montato ****). I calci hanno lunghezza di mm 360 e pieghe di mm 38,5 (nasello) e mm 55 (tallone), sono corredati di kit variazione piega e vantaggio contenuto nella confezione in cartone. Insieme a questa viene consegnata una valigetta dedicata completa di morbidi contenitori in panno rosso una delle quali per la canna e l’altra per il gruppo carcassa calcio.
Per i Raffaello Arabesque del 12 sono disponibili canne da cm 61, 66, 71, 76. Ad arma scarica il Raffaello Arabesque con canna da cm 71 hanno un peso di kg 3,150 +/- 0,100 kg. I pesi sono quindi leggermente superiori a quelli dei corrispondenti modelli di grande serie con calcio in noce, ma un noce grado 4 ha una densità superiore.
SCHEDA TECNICA
Modello: Raffaello Arabesque
Produttore: Benelli Armi S.p.A.
Meccanica: fucile semiautomatico con chiusura geometrica a svincolo inerziale e otturatore rotante.
Calibro: 12 - spara tutte le cartucce con carica di piombo compresa tra 28 e 56 grammi,
camera: 76 Magnum
Canne: cm 61, 66, 71 e 76 con bindella ventilata dotata di mirino fluorescente
Strozzatori: strozzatori interni da 7 cm *,**,***,**** e cyl
Distanza calcio dal grilletto: 360 mm
Deviazione calcio: regolabile dx e sx
Piega al tallone: 55 mm regolabile a 50,60,64 con kit di spessori speciali
Piega al nasello: 38,5 mm
Mirino: Fluorescente rosso
Carcassa: in ergal nichelata con incisione su ovale centrale dal fondo smaltato in blu cobalto
Serbatoio: tubolare da 3 cartucce 12/76, 4 in 12/70; riduttore da 2 colpi; leva discesa cartuccia
Peso di scatto: compreso tra i 22 e i 28 N
Sicura: trasversale con avviso in rosso di arma pronta per lo sparo
Calcio e asta: in noce di grado 4, e disponibilità di coccia in argento personalizzabile
Calciolo: con calciolo in legno di grado superiore
Peso: kg. 3,150 con canna da 71 cm
|