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Franchi ha lanciato la sua nuova linea di sovrapposti, creando una nuova “famiglia” proposta per il momento nei calibri più piccoli: 28 e 410 ma che sarà la base per tutti i futuri sviluppi. La linea si chiama Feeling, che si traduce con: sentimento, sensibilità (anche in senso fisico), sensazione, impressione, coinvolgimento.
Scatti puliti e prevedibili, che “partono” mediamente con un peso di 1.600 grammi per la prima canna e 1.800 per la seconda (tolleranza sul peso di scatto +/- gr 75 per la prima canna e +/- gr 125 per la seconda). Tra le “caratteristiche generali” è importante ricordare che particolare attenzione è stata data agli ejectors, decisi e sicuri nel funzionamento e concepiti in modo da combattere al massimo il rischio, spesso presente nei sovrapposti, che con l’uso intenso e prolungato ci possano essere problemi col timing degli espulsori.
I Feeling hanno scatto monogrillo meccanico, dotato di sicura e selettore posto sulla codetta superiore della bascula e cani, ciascuno dei quali è spinto da molla elicoidale innestata su un guidamolla la cui testa carica il cane poco sopra al fulcro dello stesso. Si tratta di pochi pezzi, molto solidi e semplici, proprio come solido e semplice vuole essere il fucile.
La sicura/selettore è costituita da una “classica” slitta a movimento assiale che quando spinta in avanti porta il blocco di scatto a impegnare le leve di scatto; sulla slitta della sicura è innestata trasversalmente una seconda slitta il cui spostamento verso destra o verso sinistra fa corrispondere (a sicura disinserita) l’azione del blocco di scatto alla leva di scatto corrispondente.
La bascula è stata alleggerita esteticamente attraverso interventi sul suo disegno, ma la sua struttura mantiene sezioni generose, più generose ancora per le zone maggiormente sottoposte a stress (quali, ma non solo, perni di rotazione e chiusure); non sveliamo certo un segreto aggiungendo che tutto il progetto della bascula e le relative lavorazioni sono concepiti in modo da “rinforzare” le parti più sollecitate ed evitare che si creino “punti” nei quali possono innescarsi rotture.
Tanto le bascule in Ergal come quelle in acciaio, sono realizzate su macchine a controllo numerico di ultima generazione, partendo da stampati e sottoposte agli opportuni trattamenti termici e superficiali. Sono ovviamente presenti alcune differenze strutturali derivanti dai differenti materiali impiegati, ed il trattamento superficiale delle bascule è rispettivamente cromatura tipo argento vecchio su bascula in acciaio e ossidazione anodica grigia su bascula in alluminio.
Questi trattamenti protettivi superficiali massimizzano la resistenza agli agenti atmosferici, agli urti, all’abrasione e alla corrosione, richiedendo superfici ben tirate.
I Feeling 28 e 410 rispondono a tutti quegli utenti che sono molto sensibili al rinculo, cui possono abbinare la bascula in acciaio (kg 2,8 per il 28 con canna da cm 68). Se invece a far premio su tutto è la leggerezza estrema, si può optare per la bascula in Ergal che, sempre con canna da cm 68, pesano rispettivamente, kg 2,3 e kg 2,4. Tutte le canne sono corredate di mirino in fibra ottica, per aumentarne la visibilità in tutte le condizioni di luce, di strozzatori interni da cm 5 che di corredo prevedono **** sulla prima canna, *** sulla seconda canna e * nella valigetta in plastica di dotazione.
I calci dei Feeling hanno tutti la stessa lunghezza di mm 368 e sono tutti corredati di un calciolo in gomma a doppia ventilazione e hanno un configurazione tradizionale a fondo piatto. Se si vogliono calci più corti o più lunghi, basta sostituire il calciolo, nello stesso tempo il fondo piatto del calciolo rende facile anche un modesto accorciamento del legno, cosa che può essere richiesta da alcuni cacciatori.
Naturalmente anche il Feeling risponde così come l’Affinity alle regole di ergonomia risultanti dalla piattaforma Franchi XS (Exclusive Style). E’ sufficiente infatti che il cacciatore imbracci il fucile una sola volta per capire come le forme del calcio e dell’astina si fondono con la persona, tanto da far diventare il fucile l’estensione naturale del braccio del cacciatore.
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