Fra le varie versioni in cui Breda ha proposto il suo Xanthos, il semiauto inerziale frutto della matita felice dell’architetto Chiara Cervi e soprattutto del Breda System, come è stato ribrevettato il meccanismo frutto del genio dell’ingegner Bruno Civolani ecco ora il Classic,
che si contraddistingue per le due differenti finiture BHC della carcassa, bianca e grigia.
Bella la carcassa, con una incisione ad ornato profonda e ulteriormente messa in risalto da una speciale vernice nera che fa da battifondo, arricchita da una beccaccia incisa sull’otturatore nella versione Bianca e da un codone in quella Grigia. La finitura della carcassa è al nickel, cui viene aggiunto il trattamento Breda Hard Coating, un trattamento superficiale che conferisce al metallo una resistenza a eventi atmosferici, ossidazione e graffi altissima.
E restando alla carcassa, concludiamo dicendo che è realizzata in acciaio, robusta e strutturalmente rigida senza essere penalizzante per quanto concerne il peso.
L’otturatore dello Xanthos è un pezzo realizzato in ottimo acciaio. La sua massa notevole contribuisce a ridurre di molto la sensazione del rinculo generata al momento dello sparo, le cui forze servono a mettere in moto l’intero meccanismo.
La chiusura si basa su un tassello a movimento verticale inserito nell’otturatore con la parte inferiore che va a contrasto con la manetta di armamento. Una robusta molla è la «responsabile» del processo inerziale che porta al riarmo del fucile.
Di buona qualità e di bella resa estetica i legni impiegati per la calciatura, aiutati anche dalla applicazione di una pellicola che esalta e impreziosisce mettendole in rilievo le venature esistenti.
Calcio ovviamente a pistola, che termina con un morbido calciolo in gomma
Canna e bindella ventilata sono realizzate in acciaio. Unanimamente positivo il giudizio sulla resa balistica delle canne impiegate da Breda, che in ottemperanza alle attuali «tendenze» possono impiegare pallini d’acciaio e sono disponibili nella lunghezza di 61, 66, 70 e 76 cm con strozzatori da 75mm Breda-Choke, con camera standard o magnum.
Il mirino è in fibra ottica rossa, ben visibile in qualsiasi condizione di luce e comunque facilmente sostituibile se proprio se ne sente la necessità.
Il gruppo scatto è montato su un telaio sintetico che ingloba in un unico componente ponticello e guardia. Le componenti metalliche sono, ancora una volta in acciaio. Due spine metalliche assicurano la giunzione di questa parte al castello del semiautomatico.
Con lo Xanthos la Breda ha fissato un’altra pietra miliare di una lunga storia di fucili rimasti nel cuore – e in molte rastrelliere – dei cacciatori italiani. Anche in questo caso siamo di fronte ad un fucile estremamente ben costruito e affidabile, dalla resa sul campo e con qualsiasi cartuccia veramente a prova di incontentabile.
Anche se non leggerissimo, come le attuali tendenze vorrebbero, è comunque estremamente maneggevole e a cacci asseconda qualsiasi movimento per seguire il selvatico, sia nei tiri mirati che in quelli d’imbracciata.
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