In quella che è la più completa gamma di semiautomatici specifici del calibro 20 realizzata dalla Benelli per venire incontro – e anche invogliare – alle richieste di quei cacciatori che sempre più spesso vogliono confrontarsi in maniera più sportiva con i selvatici, abbiamo anche una versione espressamente dedicata al cinghiale.
L’uso del calibro 20 in questo tipo di caccia può sembrare ai più una forzatura, vista la vitalità, la capacità di incassatore e la robustezza del cinghiale capace spesso di portar via anche palle di carabina di buon calibro.
In realtà i moderni caricamenti del 20 non sono poi così inferiori come velocità del classico 12 ancora largamente utilizzato, e la minore energia è comunque sempre adeguata nella maggior parte dei casi, ovvero tiri a corta media distanza su selvatici di 50-60 chili.
D’altra parte a minor energia corrisponde minor rinculo e quindi la possibilità di rimanere più facilmente in mira e doppiare magari il colpo là dove con un calibro maggiore si sarebbe sparato una volta sola.
Come tutti gli altri «20» di casa Benelli, anche lo Slug è riprogettato ex novo con le misure riviste in funzione del calibro minore e non semplicemente riadattate. Ne traggono beneficio maneggevolezza ed equilibrio, ma anche la linea, che risulta filante ed elegante, come del resto in tutti i semiauto Benelli
La canna è una slug lunga 56 centimetri, sottoposta all’ormai famoso trattamento criogenico Benelli, volto ad ottenere un netto miglioramento delle caratteristiche dinamico-balistiche.
Le mire, particolare fondamentale tirando a palla, sono costituite da mirino in fibra ottica regolabile e da una bindella da battuta in fibra di carbonio. Quest’ultima può essere sostituita da una tacca di mira registrabile dotata di inserti in fibra ottica veramente bella ed efficace. Chi preferisce affidarsi ad un sistema di mira olografico o a punto rosso può farlo semplicemente, grazie ai fori filettati predisposti sul fodero per l’installazione di una basetta. Notare che le viti che fissano quest’ultima vanno a impegnare non solo il fodero, ma anche il prolungamento posteriore della canna. Si ottiene così un tutto unico a ulteriore vantaggio della precisione del tiro.
Particolare cura è stata posta anche nel disegno della calciatura, in noce scelto di qualità superiore con finitura ad olio. Il calcio è tipo Montecarlo, specifico per questo modello, con un guanciolo di nuovo disegno che migliora e favorisce l’imbracciatura e la posizione della testa. Anche l’astina è stata studiata per migliorare la presa, grazie anche a zigrini di nuovo disegno. Il calciolo in technogel assorbe benissimo il rinculo, migliorando comfort e mira.
Il funzionamento, affidato al collaudatissimo sistema di chiusura a svincolo inerziale con otturatore rotante, non ha bisogno di essere né spiegato né magnificato. Affidabilità, velocità di funzionamento e durata nel tempo sono ormai noti a tutti.
Il risultato è un fucile che riunisce doti di eleganza e robustezza, destinato a chi vuole sfidare il cinghiale con quel pizzico di sportività ed eleganza in più.
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