|
Dopo aver provato qualche tempo fa il semiautomatico Fabarm XLR 5Elite, presentiamo oggi la novità Composite, ovvero il modello con calciatura sintetica e finitura della carcassa nera. Un fucile che sin dalla prima occhiata si prefigura come adatto ad ambienti e condizioni difficili, come la caccia agli acquatici. E non è un caso infatti che fra le canne disponibili ce ne sia una supermagnum da 90 e, dove consentito dalla normativa, sia possibile montare un caricatore da 8 colpi.
Come ormai ben risaputo fra tutti i cacciatori e gli appassionati, uno dei principali punti di forza dei fucili Fabarm sono le canne. L’azienda di Travagliato infatti è stata una delle prime a porre la massima attenzione allo sviluppo di canne che rendessero al massimo con l’impiego dei nuovi munizionamenti non tradizionali, ovvero con pallini di acciaio e in generale non toxic.
La canna dell’XLR è caratterizzata da foratura Tribore HP e viene ricavata da barre di acciaio forgiato, forata con la massima attenzione e monta strozzatori interni speciali di tipo HP Innerchoke con profilo iperbolico, utilizzabili con i pallini duri di ferro oppure HD. La prova forzata con pallini in acciaio cui viene sottoposta quest’arma al BNP è di ben 1630 Bar.
Tutto questo consente di utilizzare con queste canne anche cartucce caricate con pallini di acciaio HP con strozzatori superiori al tre stelle e con lo strozzatore interno Xtreme 0,9 realizzato dalla stessa Fabarm.
Questo semiauto è estremamente ben bilanciato, stabile e al fuoco dimostra una notevole tendenza a rimanere in mira senza dare vita ad eccessivi impennamenti o altri movimenti anomali.
Il suo funzionamento si basa sulla sottrazione di gas attraverso un meccanismo denominato Pulse Piston, sistema autoregolante composto da un pistone in elastomero che in base alla grammatura della cartuccia impiegata e alla pressione dei gas da questa prodotti si espande all’interno di una valvola allo zirconio determinando un funzionamento fluido ed esente da eccessive sollecitazioni sugli organi meccanici in movimento e sulla ramponatura di chiusura dell’otturatore.
Il sistema è definito autopulente, cosa che se non la esclude del tutto certo rende minima la manutenzione e garantisce un funzionamento esente da malfunzionamenti causati dalla presenza di fecce nel gruppo di presa gas.
Tutto il gruppo presa gas è sottoposto ad uno speciale trattamento superficiale allo zirconio che gli conferisce una altissima resistenza all’usura e all’erosione e corrosione legati al passaggio dei gas propulsivi incandescenti tra i metalli.
La calciatura con finitura soft touch è estremamente comoda e dà una sensazione piacevole anche con temperature rigide e in condizioni di forte umidità. Il calcio presenta un inserto in gomma e un calciolo in gel ammortizzante che assorbono bene anche il rinculo generato da cartucce “pepate”.
La carcassa ha finitura nera, estremamente resistente, e offre la possibilità di installare ottiche e mirini olografici tramite attacchi Weaver.
Il mirino è molto luminoso e ben percepibile, realizzato in fibra ottica rossa, e si aggiunge un inserto verde luminescente che inserito all’inizio del castello rende ancora più immediata l’acquisizione della linea di mira.
Ottimo il funzionamento, con un ciclo di sparo, espulsione, riarmo velocissimo e impeccabile. Sui piattelli e alla placca il fucile ha mostrato una resa eccellente sia con cartucce tradizionali che di acciaio, dimostrandosi una valida scelta per chi si trova spesso a cacciare in zone ricadenti nel divieto di impiego di caricamenti tradizionali.
|