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Nel panorama armiero italiano sono molti i nomi storici, che possono far risalire la propria fondazione molto indietro nel tempo. Un patrimonio di tecnologia, cultura e conoscenza che è doveroso tutelare e gisuto, da parte degli interessati, far risaltare. Eppure, altre sono le aziende che senza poter vantare origini plurisecolari hanno però in pochi decenni raggiunto una fama e una livello qualitativo di alto livello. È il caso della Rizzini, azienda fondata nel 1966 e che grazie all’entusiasmo e all’impegno del fondatore, Battista Rizzini, e dei suoi figli ha saputo conquistarsi la fiducia di tiratori e cacciatori fra i più esigenti, rispondendo alle loro richieste con fucili che sono il frutto di una continua ricerca tecnologica applicata con i macchinari sempre all’avanguardia a materiali sempre di primissima scelta.
Due le linee che la Rizzini presenta nel suo catalogo, differenziate in base alle esigenze di tiratori e cacciatori, ma entrambe all’insegna della flessibilità offerta dalla intercambiabilità dei componenti. Così, niente di più facile che aggiungere un secondo paio di canne di calibro o di lunghezza diversa per avere un fucile sempre adatto al tipo di caccia che si intende fare quel giorno.
Ma la cura e l’attenzione si estende all’uso di specifici trattamenti dei materiali per garantire la massima resistenza agli agenti atmosferici, come il trattamento protettivo della bascula in PVD, eseguito in atmosfera controllata e sottoposta a test in nebbia salina che, oltre a prevenire l’ossidazione del metallo conferisce una piacevole tonalità.
Dal Catalogo Rizzini abbiamo scelto la doppietta modello BR550, che con le stesse caratteristiche è disponibile anche (BR552) con le cartelle lunghe.
Si tratta di un fucile molto interessante, perché caratterizzato da una altissima qualità. Bascula integrale ricavata da un blocco monolitico, con profilo rialzato, il meccanismo autoregolante della croce per mantenere inalterata nel tempo la giusta tensione della chiusura, il dispositivo di regolazione longitudinale e della corsa del grilletto, i sistemi di sicura integrati sono solo alcune delle altre peculiarità di questa doppietta. In tema sicurezza, ad esempio, i due sistemi di sicurezza tradizionali comuni a tutti i modelli e costituiti dalla sicura manuale e dal disimpegno temporaneo del bilanciere al momento dell’apertura del fucile sui modelli monogrillo, sono qui integrati da un terzo livello di sicurezza (brevettato) che, intercettando i cani prima che colpiscano i percussori, rende praticamente impossibile lo sparo accidentale. Naturalmente, a richiesta è disponibile anche la sicura automatica.
La doppietta BR550 – ecco, se proprio gli vogliamo trovare un difetto è questo nome tecnologico per un prodotto classico e da poeti come la doppietta – ha una bella linea filante e raffinata, che viene impreziosita da una bella incisione a motivi ornamentali, ancora più ricca ed elegante nella versione con le cartelle lunghe, dove si trasforma in una bella inglesina.
Si può scegliere fra monogrillo selettivo o, secondo noi molto più adatto al tipo di fucile, bigrillo.
Due le lunghezze classiche di canna, 67 e 71, cui si aggiungono le 74 e 76. Fisse, come si conviene ad una doppietta le strozzature ma anche qui, con una piccola concessione alla modernità e, ammettiamolo, alla praticità, con un piccolo supplemento si possono avere gli strozzatori intercambiabili interni.
Belli i legni, finiti a olio, con il classico calcio all’inglese e la sottile astina con sgancio a pompa.
In conclusione un bel fucile con tanta sostanza racchiusa in un aspetto classico e con un ottimo rapporto qualità/prezzo, che non mancherà di dare a chi lo sceglie anni e anni di soddisfazioni sui campi di caccia e, perché no, esposto in rastrelliera.
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