Il concetto di questo fucile sta in quella sigla Evo aggiunta al nome. Questo semiauto infatti si concretizza nell’essere una evoluzione del noto Crio.
Prima novità l’applicazione della finitura BMB, ovvero del «Benelli Multilayer Barrier», trattamento a più strati che comprende nichel chimico, nichel elettrolitico, flash di cromo e uno strato di carbonitruro depositato a caldo in fase gassosa che forma una barriera contro l’usura, i graffi, la corrosione e gli attacchi degli agenti esterni, aumentando la durezza superficiale delle superfici trattate e, in più, diminuendo l’attrito. Tutte le superfici metalliche dell’Evo, compreso l’otturatore, sono trattate con questa finitura, che dà anche vita a un effetto «cangiante» non privo di fascino. Dall’estetica alla sostanza: l’Evo è progettato per un uso senza alcun problema delle nuove munizioni con pallini d’acciaio, e ogni canna è testata al Banco Nazionale di Prova per questi specifici caricamenti e regolarmente punzonata con il «giglio».
Il CrioEvo si presenta con le linee inconfondibili ed eleganti del Raffaello, offrendo al cacciatore un semiautomatico raffinato e curato in ogni dettaglio, estetico e tecnico. Il nuovo trattamento BMB, Benelli Multilayer Barrier, gli conferisce un aspetto veramente unico, oltre a rappresentare una difesa estremamente efficace da usura e attacchi esterni.
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