Cristina Ceschel, 23 anni di Caneva (Pordenone) è nata cacciatrice. Da bambina non pensava ad altro: primo fucile giocattolo a 2 anni, sognava di poter andare a caccia col padre e fantasticava sui racconti venatori dei cacciatori adulti. Poi finalmente è arrivato il tempo della licenza e ora non si fa mancare nulla: caccia ai cinghiali e ai cervi in selezione, alla fauna stanziale con i cani da ferma, ma si dedica anche alla beccaccia, alle allodole e agli anatidi.
“Per me la caccia – dice Cristina alla nostra redazione - non è solo una forte passione ma è una parte fondamentale della mia vita”, tanto che per praticarla ha rinunciato a cercare un impiego nel settore della ristorazione e del turismo, ramo in cui si è specializzata, così da potersi dedicare alle uscite venatorie la domenica.