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Giusy Rampini

Giusy RampiniNasce a Gardone (BS) nel maggio del 1973 e fin da bambina dimostra una grande passione per la pittura, prediligendo la raffigurazione degli animali. Per sviluppare le sue capacità artistiche segue dapprima l'Istituto d'Arte e successivamente altre scuole di indirizzo artistico. Successivamente diventa allieva del pittore Adriano Grasso Caprioli, con il quale approfondisce le varie tecniche. Nella vita di bottega acquista la conoscenza della tecnica ad olio, della tempera, pastelli ed acrilico. Ancora giovane si avvicina al mondo della caccia, sia praticandola ma soprattutto cercando di catturare le emozioni che prova nella solitudine dei boschi e dei pascoli d'alta quota. Della caccia riesce a cogliere i momenti più intimi di un evento, sia esso la ferma di un cane come la morte di un selvatico, con un insieme di sfumature che il suo intuito femminile riesce a percepire.
La sua passione per la cinofilia le ha permesso di specializzarsi nel dipingere cani da caccia, con un'attenzione particolare alla loro morfologia; non paga di curare i particolari anatomici nelle pose plastiche di tipo classico, riesce ad esaltare ulteriormente nelle immagini in movimento la costruzione del soggetto ritratto, con una personalissima interpretazione. Le sue pennellate riescono a trasferire a chi osserva i suoi quadri i sentimenti provati dal cacciatore nel momento della ferma del proprio cane oppure nell'attimo dello scovo di un selvatico con un raffinato realismo.
Il vivere la caccia in tutti i suoi molteplici aspetti, la porta a collaborare con alcune riviste venatorie e cinofile che rendono merito al suo lavoro e la onorano riproducendo in copertina alcuni dei suoi quadri e pubblicando diverse sue tavole.
Ha tenuto diverse mostre personali, ottenendo un favorevole giudizio da parte della critica. In quest'ultimo periodo sta dedicando molto tempo allo studio degli ungulati ed alla fauna africana; il tempo dedicato all'osservazione della fauna le ha consentito di trasmettere anche nei nuovi soggetti dei suoi quadri la sua particolare visione della natura e i suoi sentimenti più profondi.