Non è cacciatrice ma la sua vita si trova da sempre sui binari della caccia. Figlia e nipote di cacciatori, Laura Tenuta a caccia ci è nata, letteralmente. Come ci racconta per la rubrica Amiche di BigHunter: “la sera prima che nascessi, il mio papà portò la mamma in una riserva dal terreno impervio e tortuoso, rincasarono alle due, alle otto venni alla luce”. Laureata in lettere moderne e antropologia, oggi lavora al Centro di documentazione del Parco Regionale di Veio, ma mantiene diverse collaborazioni con il mondo venatorio. In passato è stata in Ungheria, dove ha lavorato come interprete per gli italiani a caccia. Ha molti amici cacciatori e con loro trascorre diverse giornate ad ammirarli, ad osservare il lavoro dei cani e a passare bellissimi momenti in mezzo alla natura.
Laura sogna di riuscire a realizzare un giorno ubn progetto che possa attingere ai Fondi Strutturali 2014-2020, che abbia come protagonista la caccia”. Non è detto che non ce la possa fare, visto che ha già presentato diversi progetti in Italia e sta studiando da euro-progettista. . La caccia e la cultura venatoria Laura le vorrebbe addirittura nelle scuole, all’interno dei progetti didattici. In attesa dei quali si accontenterebbe di mezzi divulgativi più forti e più convincenti.
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