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Paola Diani Paola Diani vive a Grosseto, fa l'avvocato per un Ente pubblico, è sposata e ha due figli. Ma è anche una cacciatrice: un po’ per indole, un po’ per necessità pratica la caccia al cinghiale, in battuta, come tradizione nella sua terra (la Maremma). Ma non è sempre stato così ed il percorso che l'ha portata fino a qui è tutt'altro che scontato. “La mia storia venatoria è forse singolare” ci racconta. “Circondata in famiglia da cacciatori, fin da bambina ho condiviso con mio padre questa passione. Mi portava con sé , qualche volta anche senza cane per il piacere di andare. Cosi’ fino all’età adulta. Raggiunti i diciotto anni decisa a prendere il porto d’armi , rinunciai sconsigliata da mio padre stesso. Poi – spiega Paola - in età matura, in quella fase concitata della vita in cui si accavallano studio, famiglia, lavoro e figli il contatto con la caccia si è affievolito. Ma come spesso succede per ogni passione rimasta irrealizzata, è tornata più tardi a galla".
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