Sara Chiarlone è una giovane
cacciatrice, determinata e appassionatissima. Poco più che trentenne, Sara abita nella provincia di Savona, dove pratica la selezione al capriolo, la caccia al cinghiale e, più di rado, la caccia con il cane da ferma. Oltre che cacciatrice Sara è più che competente in materia, avendo anche conseguito una laurea specialistica in Scienze dei Sistemi Naturali. “La caccia può fare molto per la nostra terra! - sostiene -, i cacciatori frequentano i boschi, la montagna, le zone umide e molti altri tipi di ambiente durante tutto l’arco dell’anno. Lo fanno non solo allo scopo di cacciare, ma anche allo scopo di monitorare”. La caccia funziona benissimo anche come aggregatore sociale, spiega Sara. “Unisce persone che condividono uno stesso interesse e mantiene vive molte tradizioni locali, permettendo ai giovani di stare a contatto con le persone più anziane, che possono così insegnare loro la topografia dei luoghi, i vari dialetti, e tramandare racconti legati al territorio che altrimenti andrebbero persi. Credo, quindi, che la caccia svolga anche un’importantissima funzione sociale, che fa passare quasi in secondo piano quella ricreativa. Inoltre questa pratica consente di tenere monitorata la fauna selvatica e con questa il suo habitat”.