Silvia Radaelli vive e lavora come impiegata a Parma. Si è diplomata all'Accademia Belle Arti, ha due figli, orgogliosissimi della loro mamma cacciatrice e un compagno. E' arrivata alla caccia tramite amici, anche se la considera qualcosa che è sempre stata nel suo cuore. Pratica la stanziale con il cane da ferma e la caccia agli ungulati in selezione. Della caccia pensa che sia un passatempo fantastico, guidato da grandi tradizioni di immenso valore storico culturale, naturalistico e culinario.
Dei cacciatori pensa che dovrebbero fare uno sforzo per diventare sempre più attenti e rispettosi. Iniziando ad evitare ogni forma di omertà sugli atti di bracconaggio. “Si dovrebbe essere spinti da nobili principi e non da carnieri forzati. Lungo il mio percorso ho trovato persone responsabili e coerenti ma anche alcune piuttosto”leggere...” Fortunatamente, avendo la facoltà di scegliere, ho seguito persone splendide che mi hanno e mi stanno tutt’ora trasmettendo il loro sapere”.