Danilo Liboi, torinese di nascita, ha fatto della sua incommensurabile passione per la caccia non solo una delle sue ragioni di vita, ma anche una professione. Cacciatore da sempre, migratorista (grande appassionato di acquatici, fino a quando la stolta legge regionale piemontese non l’ha obbligato alla scelta fra CA e Atc), codaiolo per molti anni, quando con i suoi gordon inseguiva la cosiddetta tipica alpina sulle montagne piemontesi, ha cominciato l’avventura della caccia a palla in Slovenia, nei primi anni Ottanta, quando la caccia di selezione era un’attività quasi sconosciuta nel panorama venatorio del nostro Paese.
La passione fu tale che da quasi trent’anni si è fatto adottare dalle montagne dell’Alta Valle Susa, che sono la sua casa e il suo mondo, di cui ha raccontato prima sulle pagine di Sentieri di Caccia e poi di Cacciare a Palla, una sua idea concretizzata dalla CAFF Editrice che ha voluto fortemente la nascita della prima rivista in Italia dedicata alla caccia con la canna rigata.
E’ proprio per dare vita a questo progetto che Liboi ha lasciato la sua professione di odontotecnico per dedicarsi anima e corpo a Sentieri di Caccia e Cacciare a Palla, oggi le riviste leader del settore. La sua penna offre racconti suggestivi e coinvolgenti che, grazie alla sua competenza in materia venatoria, non mancano di contenuti tecnici di grande interesse.