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Francesco Lo Cascio

Lo CascioFrancesco Lo Cascio, 63 anni, Cacciatore e tiratore, sposato con Stefania, cinque figli: Giuseppina, Vincenzo, Umberto, Carmen e Claudio. Felicemente sposato e per otto volte nonno.
       
Inizia l'attività lavorativa nel settore delle industrie chimiche per conto della Salcim Brill di Milano con l'incarico di addetto alle  vendite; prosegue il suo iter professionale nel settore chimico farmaceutico con l’incarico di propagandista per la L. Manetti H; Roberts di Firenze fino a tutto il 1975. Nel 1976, approda felicemente nel settore commerciale della caccia con l'incarico di Ispettore alle vendite presso l'industria armieristica Luigi Franchi S.p.A. di Brescia. Dal 1989 al 2008,
prosegue la sua attività professionale nel settore vendite delle munizioni sportive e da caccia per conto della Maionchi S.p.A., e del gruppo Nobel Sport Italia di San Giuliano Terme dopo. Dal gennaio 2009, anticipa il periodo della pensione, per dedicare tutte le ore del giorno in difesa e mantenimento della caccia e dei cacciatori.   Per l'avvertita necessità, nel 1996, assieme alla quasi totalità degli Armieri ed alcuni Agenti di Commercio Siciliani, dà origine all'Associazione Siciliana Caccia e Natura assumendone la presidenza fin dalla sua costituzione.  Dal primo anno di vita, unitamente al direttivo dell’associazione, per il valore e gli sforzi prodotti, nel 1998, conduce l’associazione al riconoscimento in sede regionale. Le proposte dell’Associazione, ribadite nelle giuste sedi dal suo presidente, chiariscono meglio la figura e la validità del cacciatore nel contesto dell’eco sistema; l’amore per l’attività venatoria lo porta a collaborare con alcune forze politiche ed uomini politici illustrando l’arte venatoria, fornisce consulenza tecnica e tecnica venatoria, contribuendo con proprie proposte a migliorare l’attuale legge sulla caccia in Sicilia; propone il miglioramento di alcune regole di carattere burocratico semplificando per quello che è stato possibile fare gli adempimenti del cacciatore siciliano. In seguito al riconoscimento, nel maggio 2001, entra a far parte del Comitato Regionale Faunistico Venatorio (organo consultivo) presso l’Assessorato Regionale Agricoltura e le Foreste è, in quella sede, ha rappresentato e, continua in modo più incisivo e diretto, a difendere il mondo venatorio in generale.