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Marco Fabbri "Romagnolo purosangue, nasco come cacciatore migratorista , esperto per la caccia al campo soprattutto pavoncelle e pivieri. Dietro l’insegnamento di vecchi cacciatori , imparo a fischiare a quasi la totalità dei migratori ,eccetto le anatre . Sbarco , per caso , alla caccia a palla all’estero. Malattia alla quale rimango piacevolmente “incollato”. La mia passione per piume , corna e pellicce mi ha portato a spasso in svariati luoghi della nostra penisola e nel Mondo da quando avevo poco più di dieci anni con il babbo. Credo , senza falsa modestia, di essere un “viaggiatore” venatorio e non un turista. In Europa amo la Scozia che visito regolarmente anche più di una volta all’anno. Posseggo quattro cani. Tre cocker springer e un bassotto da traccia. In ogni caso, non mi ritengo un esperto cinofilo. Tordi , colombi e anatre , sono il mio chiodo fisso. Uccelli che inseguo in Italia e all’estero con grandi sacrifici. Tra gli ungulati sono affascinato dal capriolo e camoscio . Come tanti, ho conseguito quasi tutti i trofei europei ,molti africani e alcuni del Nord America. In ogni caso, non disdegno le cacce minori come le allodole e , dove consentito, anche i fringuelli. Perché no? Sicuramente, credo di essere, senza falsa modestia, un cacciatore a 360 gradi in grado di comprendere molte delle problematiche legate ai variegati mondi della canna liscia e rigata. Nella vita , oltre ad essere padre di due splendide figlie Martina e Matilde e compagno della paziente Cristina , figlia di un grande cacciatore, sono un export-manager nella nostra azienda familiare che vanta quasi 60 anni di storia. Questo lavoro mi ha portato e mi porta ancora in giro per il mondo. Al giornalismo sono arrivato alla fine degli anni ottanta per una rivista di pesca diretta dall’amico Antonio del Campana , scomparso in giovanissima età,che mi ha incoraggiato a intraprendere questa avventura. Nel 1990 sono diventato giornalista pubblicista iscritto all’ordine. Di quegli anni , ricordo le mie centinaia di pubblicazioni su itinerari di pesca a mosca , grandissima passione appresa in Scozia, trekking e alcuni di mountain bike. Dietro un grave lutto ho interrotto la mia attività giornalistica . L’amico Direttore di Caccia+ , Lorenzo Baldi, però mi aiutato a riprendere per mano carta e penna. Da allora collaboro attivamente alle due testate Weidmansheill e Caccia+ con grande entusiasmo, umiltà e passione. Scrivo di viaggi , itinerari, personaggi, tecniche , con molta semplicità ma competenza . Mi piace trascrivere sulla carta notizie e curiosità del nostro mondo".
Marco Fabbri
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