La caccia è istinto, qualcosa che ognuno di noi porta dentro di sé e che ci ricollega alla nostra naturale evoluzione, che fa battere il cuore e che lo riempie di emozioni indescrivibili. La pensa così Davide Di Giovanni, 30 anni, di Palermo, studente di farmacia a Bari. “Mi fa sentire parte della natura” spiega, “potrei usare l'aggettivo sublime per rendere l'idea di quanto profonda sia l'emozione che provo”. Davide ci racconta che proprio grazie alla sua passione, arrivata come una folgorazione grazie ad un amico che lo ha portato con sé a caccia alle quaglie in Calabria, il padre ha ripreso a cacciare dopo 27 anni di cessata attività, condividendo momenti indimenticabili con il figlio.
Ha iniziato con la pesca, che ha praticato in tutte le sue forme sin da piccolo, ha praticato, e pratica ancora, molte altre attività all'aria aperta, come l'equitazione e il running. Si interessa anche di vino, musica e scienza. Oltre alle uscite col padre, Davide ha condiviso alcune giornate a caccia anche con l'ex fidanzata, di origine lituana.