Francesco Crimi, 22 anni, di Salemi (TP), nutre un profondo amore per la caccia, attività che mette al primo posto tra i suoi diversi interessi, tra cui la pesca, la raccolta dei funghi, il cinema e il calcio. Studia Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio all’Università degli Studi di Palermo e con ogni probabilità sarà quindi un futuro tecnico del settore. Allo studio e agli hobbies si aggiunge l'impegno nel sociale che ha esercitato presso un’associazione che si occupa di ragazzi con pesanti problemi familiari. Pratica soprattutto la vagante a quaglie e va a beccacce con il suo setter inglese.
Come la maggior parte dei giovani che vorrebbero una caccia migliore e diversa si dichiara disponibile e disposto ad impegnarsi per difendere la categoria dei cacciatori e cercare di cambiare le cose anche se, sottolinea “quello che succede ogni anno in Sicilia (regolare sospensione del calendario venatorio..) mi ha portato ad essere abbastanza scettico nei confronti dell’attività delle associazioni venatorie, le quali, tranne alcune rare eccezioni, invece di far valere i diritti dei cacciatori fanno esclusivamente i loro interessi, l’unica cosa che vogliono realmente è non perdere la poltrona”.
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