Francesco Rustici è il nuovo Presidente di Arct (Associazione Regionale Cacciatori Toscani). Ma la giovinezza non è certo stata la sua sola carta vincente. Chi lo ha votato ha senz'altro tenuto conto del fatto che si è laureto alla prestigiosa Scuola Normale di Pisa, dove per altro sta prendendo il dottorato in Storia della lingua italiana.
Diviso tra Grosseto e Firenze, da buon toscano di campagna, si è avvicinato prestissimo alla caccia con la più comune delle trafile: “un bambino ammaliato e affascinato dai racconti e dalle storie che la domenica rimbalzavano, dette e ridette, intorno alla grande tavola da pranzo nella casa dei nonni” ci racconta. Francesco pensa che ogni tipo di caccia abbia il suo fascino. Personalmente, anche in linea con le tradizioni dei suoi luoghi, pratica però quasi esclusivamente due forme di caccia: quella con il cane da ferma “ho uno splendido spinone italiano che da anni mi insegna come fare”, e quella ai colombacci da appostamento fisso con richiami vivi “qui invece ho un babbo e due zii che un po' meno splendidamente mi insegnano come fare. Queste sono le mie due grandi passioni”.
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