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Omar Ciani Omar Ciani, classe 1990, della provincia di Urbino, è uno studente universitario e un lavoratore part-time, ma è anche un cacciatore come il padre e i fratelli. “Già dalle scuole medie – racconta - trascorrevo i miei pomeriggi lungo i corsi d’acqua o dentro i boschi alla ricerca di qualche animale da scoprire”, poi il primo cane, uno springer, la licenza a 18 anni (prima della patente di guida), così è cresciuta la sua passione. “Amo il lavoro del cane – spiega - e preferisco passare le giornate di caccia alla ricerca delle lepri e dei fagiani, ma nei periodi più freddi non rifiuto assolutamente la caccia alla migratoria lungo i corsi d’acqua o ai margini dei boschi sempre e solo in modo vagante accompagnato dalla mia Lola".
“La caccia – ci scrive - sta passando un brutto periodo per via di molti maleducati senza rispetto che gettano fango sulle nostre tradizioni. Nel mio piccolo personalmente ho reagito creando dal nulla un'occasione di incontro aperta alla popolazione”. E' venuta a lui infatti l'idea di istituire nel suo paese (San Costanzo) la 1° Festa del Cacciatore, insieme alla sua associazione, la locale Enalcaccia. “Sono riuscito a coinvolgere associazioni diverse che si occupano di cani, tiro con l'arco, agricoltura, falconeria, ma anche quelle per la promozione del territorio”. Ne è uscita una festa per tutti, capace di coinvolgere la popolazione anche digiuna di caccia. Omar ha investito tutte queste energie perché ha un sogno. “Volevo coinvolgere gli indifferenti – dice -. Ho solo ventiquattro anni e voglio far di tutto per far sopravvivere la nostra passione. Voglio che la gente capisca che questa nostra passione è cultura, e pretendo che la rispettino”.
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