Ebbene sì, lo ammetto, sono mancino dalla nascita. Devo vergognarmi per questo? Devo considerami un handicappato? E qualcuno saprebbe spiegarmi perché la parola “Sinistro” è sempre stata usata per indicare una cosa brutta, buia, oscura, arcana? Eppure, credetemi, i mancini non sono poi così cattivi, io ne conosco diversi ed a me sembra che siano delle persone abbastanza normali. Allora perché da bambino la maestra mi obbligava a scrivere con la destra, quando io avrei invece preferito farlo con la sinistra? E perché il parroco all’oratorio mi sgridava quando vedeva che calciavo con il piede sinistro o quando giocavo a pallavolo con la mano “del diavolo”?
Lo sapete cosa vuol dire essere un cacciatore ed un appassionato d’armi che deve andare a caccia con dei fucili progettati e costruiti per delle persone destre? In America un cacciatore su tre è mancino, in Italia due arcieri su cinque sono mancini e, strano ma vero, su cinque donne che sparano sportivo tre sono mancine. Ma allora, se le cose stanno così, come mai le grandi case costruttrici d’armi e d’accessori sono corse ai rimedi soltanto pochissimi anni fa?
Il 2006 verrà ricordato nella storia come l’anno della nascita della prima, e spero non ultima, carabina semiautomatica da caccia completamente mancina, con la finestra di espulsione dei bossoli posta sul lato sinistro del castello. Quell’arma è la splendida, meravigliosa, insuperabile Browning BAR Eclipse Gold LH. Io l’ho subito acquistata, così come hanno fatto tanti altri miei amici e visto che l’arma sta avendo un grande successo, mi piacerebbe sapere perchè il colosso Browning BWAA Spa ci ha messo così tanto prima di decidersi a costruirla. Negli anni settanta la Remington, chissà, forse mossa da compassione, oppure perché aveva capito che il mercato dei mancini poteva essere un buon affare, immise sul mercato la bella carabina modello 700 LH, Left Hand, la prima carabina completamente “sinistra”, con la manetta d’apertura dell’otturatore, l’espulsione del bossolo ed il poggiaguancia sul lato sinistro dell’arma. Fino ad allora nessun’altra casa costruttrice d’armi aveva mai osato tanto, ma guarda caso, qualche anno dopo quasi tutte le altre ditte seguirono il suo esempio. Oggigiorno, anche le europee come la Steyr Mannllicher, la Blaser, la CZ, la Sako, la Tikka, la Roessler ROWA, la Sabatti, la Zoli, ecc hanno in catalogo almeno un modello di carabina completamente mancina. E lo stesso discorso vale anche per i semiautomatici a canna liscia.
La prima a costruirli fu sempre la Remington con il modello 1100, ma è stata la Benelli con il Montefeltro e con il Super 90 M1-M2 quella che ha definitivamente risolto tutti i seri problemi che affliggevano i cacciatori - tiratori mancini nel mondo. Ma per capire bene come sono considerati i tiratori mancini, bisogna vedere qual è l’arma militare, il fucile d’assalto d’ordinanza del proprio paese di origine. Io ho fatto “l’assaltatore” a Verona e quando dovevo andare ad esercitarmi al poligono di Breno (BS), invece d’essere contento erano guai. Specialmente quando dovevo sparare a raffica con il mio FAL T.A., il tipo alpino con il calcio a gruccia pieghevole. I bossoli mi rimbalzavano sull’elmetto ed i residui incandescenti della combustione generata dallo sparo m’intossicavano. Ditemi voi se quella era o non era una cosa scandalosa! Purtroppo sono pochissime le nazioni che hanno risolto questo problema per i loro militari mancini. Le uniche che l’hanno fatto sono quelle che hanno in servizio delle armi Bull Pup, con il meccanismo di sparo posto dietro l’impugnatura posteriore, come l’SA 80 inglese, il FAMAS francese e il mitico Steyr AUG.
Quando nel lontano 1976 presi la licenza, non immaginavo minimamente che potessero esistere delle armi completamente dedicate ai mancini, come non sapevo che tutti i fucili in commercio avessero il vantaggio destro. Soltanto molto tempo dopo capii il perchè di tante inspiegabili padelle, in particolare di quelle che facevo quando sparavo “allo schizzo”, d’imbracciata con il mio bel semiautomatico a molla, a lungo rinculo della canna! Ma se volevo andare a caccia, purtroppo non c’era molto da scegliere. Così dovetti abituarmi presto al mio “ferro”, anche se era stato progettato per destri, e dovetti anche allenarmi parecchio a sparare e a ricordarmi di mirare bene gli animali per colpirli nel modo giusto. Non a caso le mie cacce preferite erano (e sono rimaste!) quelle dove occorre usare il mirino, la caccia ai fagiani (ai quali sparavo sotto la ferma dei cani mettendogli il mirino nel sedere!) e quella al cinghiale. Poi un bel giorno, un mio amico appassionato di tiro al volo mi portò da un abile calcista, che con pochi colpi di raspa riuscì finalmente a adattare il mio vecchio Breda alle mie esigenze “sinistre”. Inutile dire che da quel momento in poi le cose cambiarono drasticamente, ed i primi ad accorgersene furono tordi, merli e beccacce. Come spesso accade, parecchi dei miei articoli seguono (altre volte precedono) degli argomenti che ho già trattato in TV sul canale digitale Caccia & Pesca di SKY. Infatti, quando a Bruno proposi di organizzare un dibattito sui problemi che i tiratori mancini hanno dovuto affrontare e ancora affrontano da anni, lui angelicamente mi chiese: “Marco, ma come mai hai abbracciato questa causa?”. Fu uno shock per me sapere che dopo una vita che cacciavamo insieme il buon Modugno non si era mai accordo del mio “handicap”.
Una trasmissione di un’ora non è bastata per elencare i problemi dei cacciatori mancini, ed è scaturito che sul tema c’è ancora moltissimo da dire. Come ad esempio, quante persone non sanno di avere delle tendenze mancine pur sparando come destri? Quante persone sono destrorse, ma gli prevale l’occhio sinistro? Quanti cacciatori poco pratici usano da tantissimi anni armi destre perchè non sanno che è possibile modificarle e/o che esistono anche delle armi mancine? Non sbalorditevi di quel che dico, perché se c’è una cosa che ho imparato negli anni, è che non dobbiamo mai dare niente per scontato. Un fatto positivo è che ormai quasi tutti i semiautomatici sono venduti con un kit di piastrine e di accorgimenti necessari a modificare pieghe e vantaggi, anche quei modelli nati per utenti destri. Potrà sembrare curioso, invece, che io, dopo tantissimi anni che uso armi destre, ed in particolare le carabine Bolt Action ad otturatore, ormai non riesco a trovarmi a mio agio con le carabine sinistre. Figuratevi che in occasione di un mio compleanno, Carlo e Luciano Berti (i due fratelli titolari della famosa ditta Bignami di Ora), mi fecero fare “su misura” una carabina Steyr Mannlicher modello M, vecchio tipo con il caricatore rotante in materiale sintetico (Makrolon), con azione destra ma con il calcio sinistro. Ormai sono abituato a “smanettare” l’otturatore con la destra piuttosto che con la sinistra e nel male ho trovato il bene, perché azionando l’otturatore in questo modo la ripetizione del colpo è molto più veloce. Il tiratore rimane sempre in punteria con la mano sinistra pronta sul grilletto. Lo sapevate che anche Lee Osvald, il presunto attentatore del presidente Kennedy, era mancino? E si racconta che fosse un tiratore velocissimo con le carabine ad otturatore proprio per questo motivo!
Marco Benecchi