Una volta tanto l’essere mancino mi è stato d’aiuto. Infatti è stato grazie a questa mia caratteristica che sono finalmente riuscito a prendere, ed a un prezzo più che onesto, una carabina che desideravo possedere da una vita. Un’arma che tutti gli appassionati di caccia grossa nel mondo considerano come una tra le combinazioni più classiche ed affascinati che siano mai state costruite: una splendida carabina Weatherby–Sauer Mark V Custom DeLuxe in calibro 378 Weatherby Magnum. La mia, oltre ad essere ovviamente mancina, è corredata con un’ottica 1,5–6 x 36 e con il freno di bocca integrale Pendetlon con 66 fori ricavati direttamente sulla volata della canna! Un gioiello simile non poteva che procurarmelo il caro amico Alberto Imeri, il titolare della famosa armeria – salotto milanese Excalibur in via Modestino. Conosco Alberto da più di venticinque anni, da quando aveva ancora l’armeria in via Maestri e durante tutto questo tempo non ho mai perso un’occasione per andare a trovarlo o per salutarlo al telefono, ma soprattutto per sentire sempre se tra le collezioni che ritira ci fosse qualche pezzo particolarmente interessante. Io, cacciatore e appassionato d’armi come sono, una Weatherby – Sauer MK V mancina pre-catalogo non potevo certo lasciarmela scappare, neanche se fosse stata in calibro 460 WM, mentre il caro Alberto è riuscito a scovarmela praticamente intonsa, addirittura in calibro 378 WM. Un calibro che, anche se possiamo definirlo “spaventoso” sia come potenza e prestazioni, sia come rinculo, come Giorgio Barbero insegna (uno dei più grandi e famosi safaristi internazionali e “padre fondatore” del museo naturalistico di Prolormo nelle Langhe!), è possibile utilizzarlo con profitto contro moltissime specie selvatiche, grosse e pericolose che siano, anche a lunga distanza e in tutti gli angoli del globo.
Il 378 WM nasce ufficialmente come una splendida munizione finita nel 1953 e Roy Weatherby, il suo geniale ideatore, quando l’inventò si vantò di aver creato una munizione nuovissima, originale, sostenendo che nel farlo non si era ispirato a nessun altro calibro già esistente. Ma il buon Roy non fu del tutto sincero, perché la stretta somiglianza che c’era tra il suo “nuovo bossolo” e quello del vecchio 416 Rigby salta subito agli occhi. Ristringere il colletto del bossolo del Rigby da .416” (che può tranquillamente ospitare grosse quantità di polvere, ben superiori ai 100 grani!) a .375” e dotarlo di Belted (la cintura di rinforzo) non deve essere costata molta fatica al simpatico Guns Maker californiano. Il 378 WM fu immesso sul mercato in pieno “boom safaristico”, con l’intento di soddisfare una piccola schiera di cacciatori (tutti tassativamente americani!) che desideravano un calibro ultrapotente, ma tuttofare, con cui fosse possibile cacciare le grosse antilopi in terreno coperto, ma che all’occorrenza fosse in grado di destreggiarsi bene anche contro la selvaggina di grossa mole e pericolosa. A quei tempi la 375 Holland & Holland Magnum, affettuosamente definita come la “Regina d’Africa”, con le sue superbe caratteristiche balistiche (palla da 300 grani - 19,4 grammi spinta alla bella velocità di circa 750 – 760 metri al secondo, con relativi 5800 Joule di energia!), stava riscuotendo un grandissimo successo, ma lo scopo di Weatherby non fu quello di mettersi in concorrenza con lei. Roy non l’ha mai fatto, con nessuno dei calibri da lui creati. Il suo intento è sempre stato un altro, quello di progettare, per pura passione, delle munizioni che fossero al Top della categoria. Il 378 di Weatherby, infatti, riesce senza sforzo a far raggiungere alla stessa palla della 375 la mostruosa velocità di quasi 900 metri al secondo, con relativi 7700 joule!
La diffusione del 378, anche se non eccezionale, fu abbastanza buona, specialmente se si considera che, come tutti i calibri Weatherby, è una “Proprietary Cartridge”, cioè una cartuccia sviluppata e messa in commercio dalla Weatherby (prodotta su licenza dalla svedese Norma) espressamente ed esclusivamente per le sue armi. Il connubio carabina Weatherby Mark V (specialmente quelle costruite da Sauer) calibro 378 WM è sempre stato considerato come la massima espressione di versatilità e di potenza anche dai non amanti dei calibri esuberanti. Conosco tantissimi cacciatori sportivi che con solo tre calibri Weatherby come il 257, il 300 ed appunto il 378, hanno conseguito trofei importanti in tutto il mondo. L’uso del 378 WM fu molto condizionato dall’eccessivo costo sia delle armi che lo cameravano sia delle munizioni, ma anche dal suo rinculo particolarmente violento, che non tutti sono in grado di saper gestire. Anche se molti cacciatori si sono potuti permettere le bellissime e costose carabine dalla famosa casa Californiana, in pochi sono riusciti a tollerarlo. Questo è un calibro che deve assolutamente essere sparato in armi dotate di freno di bocca e di uno spesso e morbido calciolo antirinculo. I vecchi Mark V avevano il Pendetlon integrale o il Magn-A-Port, mentre i nuovi modelli adottano i KDF o similari con i manicotti forati amovibili. Ho elencato i “contro” del 378 WM, ma è mio dovere ricordare anche i “pro”, che sono le sue eccezionali caratteristiche balistiche di potenza, di penetrazione e di “stopping Power”, ma anche di costanza e di precisione. Ho testimonianze dirette di come con il 378 WM sono stati abbattuti elefanti, bufali, rinoceronti, leoni ed anche tantissime grosse e medie antilopi tirate a lunga distanza. Gira anche voce che un cacciatore abbia ucciso con un solo colpo di 378 con palla blindata due elefanti: un grosso maschio e la femmina che gli stava accanto. Purtroppo per il successo del calibro, ma per fortuna di noi cacciatori, la 375 H & H Magnum, oltre ad essere molto più moderata e tranquilla, consente di fare più o meno le stesse cose per cui è stato concepito il 378, quindi….a buon intenditore poche parole.
Attualmente la disponibilità di munizioni originali, anche se non eccezionale è sempre molto buona. Sia i caricamenti originali sia quelli A-Square sono ottimi e abbastanza facili da reperire. Il campo d’utilizzo di un calibro simile si limita alla caccia della grossa selvaggina africana a buona distanza, ma oggi, con l’uso di nuovi materiali e di nuove tecnologie, se ne ampliano notevolmente le capacità d’impiego. Potremmo utilizzare il 378 WM anche per grossi orsi, alci, cervi canadesi e bisonti europei impiegando palle più leggere, più dure e ricorrendo a caricamenti meno esasperati. Esistono proiettili in calibro .375” che vanno dai 200 grani (della francese Sologne e della Sierra) ai 350 grani (i soliti pesantissimi Barnes). Nel mezzo troviamo gli ottimi Barnes da 210, gli Hornady da 220, i Speer e i Barnes da 235, i Sierra e i Barnes da 250 e un’infinita gamma di palle sia espansive sia completamente camiciate da 270 e 300 grani, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza. Degni di nota sono i Nosler Partition, i Trophy Bonded Bear Claw, gli Swift A-Frame, gli RWS TUG, i Sako Powerhead, i Woodleigh, le Speer Grad Slam, i Barnes X-Bullet e la triade A-Square. Qualche esperto ritiene che le munizioni originali con palla da 270 grani sono un po’ troppo fragili, specialmente se in configurazioni Spitzer. Io non la penso così, perché quelle ogive sono state concepite per un impiego particolarmente gravoso e se sono ancora in commercio avranno sicuramente superato i dovuti test. Comunque, senza confrontarsi con chi sostiene questa tesi, per stare tranquilli non ci costerà nessuna fatica utilizzare le palle Round Nose da 300 grani, le mitiche Barnes TSX o le Monolitiche Solid.
Parlare di radenza e di traiettoria con un calibro da elefanti potrebbe sembrare ridicolo, ma nel nostro caso non le é poi tanto. Tarando un’arma a 200 yarde (182 metri) con una palla da 270 grani (SP o Barnes TSX), a 300 yarde (273 metri) si ha un calo di soli 16, 5 centimetri! Come abbiamo visto, il 378 WM è un calibro esuberante per quasi tutte le cacce europee, nord americane ed asiatiche, fatta eccezione per le gigantesche alci siberiane, per i grossi orsi, per i bufali (d’acqua, banteng e gaur). Il suo impiego d’elezione rimane la caccia alle grosse antilopi africane, quella ai bufali cafri equinoziali e nani, ai grossi felini, al rinoceronte e all’elefante. Anche se in qualche paese africano viene ancora imposto il .400 come calibro minimo per la caccia alle specie pericolose, molti cacciatori professionisti usano e consigliano ai loro clienti il 378 WM, sostenendo che è meglio una palla calibro 378 che colpisce il bersaglio di una in calibro maggiore che lo fallisce.
C’è un vecchio detto tra i sostenitori della creazione di Weatherby: “con qualsiasi palla tariamo l’arma, la precisione viene mantenuta anche cambiando tipo e peso del proiettile”. La mia Sauer l’ho tarata a 100 metri con le FMJ originali (tre colpi in una rosa di 3 cm) e spara precisamente nello stesso punto anche con le munizioni ricaricate con palla Hornady Round Node da 300 grani. Visto che le cartucce originali calibro 378 WM non sono certo a buon mercato, chi con la sua bella e potentissima carabina vuole (e deve) prenderci la necessaria confidenza senza spendere un capitale può prepararsi delle ottime ed economiche munizioni ricorrendo alla ricarica casalinga. Tutti i componenti sono facilmente reperibili, dalle palle alle polveri, molto progressive, necessarie a spingere palle pesanti a velocità elevatissime. Gli inneschi dovranno essere tassativamente i Federal 215. Questi inneschi, oltre ad essere considerati come i migliori per questo esuberantissimo calibro, c’è chi afferma addirittura che la Federal Cartridge & Company li abbia ideati proprio per questo calibro. Le dosi che elencherò sono da considerarsi come MASSIME e quindi devono essere raggiunte per gradi partendo da pesi inferiori di circa il 5%.
POLVERE DOSE (grani) PALLA (grani) VELOCITA’ (feet/sec)
Il 378 Weatherby Magnum non è “purtroppo” il mio punto d’arrivo, perché ho anche il 416 Rigby e il 470 Nitro Express. Ma nonostante ciò, non ho mai avuto molta simpatia per i “cannoni”. Però non nego che possederne qualcuno, indubbiamente fa piacere. Ma chi invece non può fare a meno, per simpatia, passione o vera esigenza di avere un calibro super potente, nel 378 Weatherby Magnum troverà senza dubbio la soluzione a tutti i suoi problemi.
Marco Benecchi