Il “DEA” della Fabbrica d’armi Fausti Stefano è un bellissimo Express a canne giustapposte. Un’arma destinata soprattutto ai cacciatori particolarmente esigenti che, pur rimanendo fedeli alla familiare imbracciatura della comune doppietta a canna liscia, vogliono provare il fascino (e che fascino!!) della caccia al “Re” della macchia con un’arma a canna rigata. Ecco quindi un Express destinato alla caccia in battuta in Europa, alle Cacciarelle maremmane e alle mondane Monterie spagnole. Ho avuto modo di provarlo camerato in un calibro classicissimo per tutte le cacce europee: l’8 x 57 JRS (non a caso la munizione più usata dalle cacciatrici che sempre più spesso abbiamo l’occasione d’incontrare nei boschi italiani!) e devo ammettere di essere rimasto favorevolmente impressionato. L’express ideato dalle belle e brave sorelle Fausti Elena, Giovanna e Barbara è un arma molto bella, specialmente per essere una “Anson”, senza finte cartelle, e s’imbraccia che è un amore. La ricca incisione, equilibrata ed elegante con dei piacevoli riporti dorati è eseguita a mano, ottima la pulizia delle linee e la sobrietà dell’insieme. Come tutta l’attuale produzione della Fausti, l’arma nasce “da caccia” e quindi punta all’essenziale, e la ditta presta molta attenzione ai dettagli in modo da poter offrire anche una buona serie di optional in funzione delle esigenze di ogni cliente. Grazie alle particolari finiture e all’accurata esecuzione, l’Express DEA si colloca in una fascia di mercato medio–alta, ma rimane pur sempre alla portata di quasi tutte le tasche.
Anche se la produzione di armi rigate è stata, fino ad ora, insolita per la nota ditta di Marcheno, già a prima vista s’intuisce immediatamente con quanta esperienza e con quanta passione il costruttore si è dedicato alla nuova impresa. La Fausti, dopo tanti anni ai vertici nella fabbricazione di pregiati fucili basculanti lisci da caccia e da collezione, ha voluto affrontare la sfida di cimentarsi anche nella costruzione del più impegnativo tra i fucili da caccia, l’Express, e credo proprio che ne sia uscita a testa alta. Lo si capisce subito soppesando l’arma, apprezzandone la maneggevolezza, il brandeggio, la giusta impostazione e l’ottimo bilanciamento. Curatissimo l’accoppiamento tra meccanica e calciatura, che, per un’arma di serie, è stato magistralmente eseguito con precisione e competenza, sicuramente ricorrendo a non pochi ritocchi manuali.
Per la meccanica, la premiata ditta Fausti ha deciso di adottare la supercollaudata bascula con duplice chiusura tipo Anson & Deeley perfezionata, denominata Box-lock. E’ in acciaio trilegato al Ni-Cr-Mo ad altissima resistenza, ed è stata espressamente progettata per sopportare le notevoli sollecitazioni generate dalle cartucce metalliche di medio e grosso calibro. Gli estrattori sono automatici ed il meccanismo di scatto è bigrillo, come imposto dalla tipologia dell’arma. Gli scatti sono netti e puliti, senza grattamenti. Purtroppo per chi ha l’indice abituato alla carabina, questi risultano abbastanza duri, ma pur sempre nella media della categoria. Le canne, lunghe 600 mm, sono realizzate in acciaio al nichel cromo, bonificato mediante rotomartellatura a freddo, con un ottimo grado di finitura sia interna sia esterna e la perfezione geometrica delle rigature conseguibili con questo procedimento conferiscono ai tubi un’ottima precisione di tiro. L’unione delle canne è eseguita in monoblocco con le semi-bindelle saldate a stagno. Il calcio, a pistola con poggia guancia alla bavarese ad un foglio, è provvisto di un calciolo sottile in gomma di colore rosso scuro, ma ventilato per mitigare i rinculi sostenuti (dall’8 x 57 JRS in su).
L’astina a coda di castoro è abbellita con un piacevole becco d’oca ed ha lo sgancio classico a pistoncino sulla sommità. I legni sono in noce europeo di ottima qualità finiti ad olio con una tonalità calda e scura, mentre lo zigrino è di tipo scozzese a passo fino eseguito completamente a mano. Deviazioni e pieghe particolari possono essere richieste su misura dal cliente al momento dell’ordine. Essendo un’arma destinata principalmente alla caccia al cinghiale in battuta, dove spesso si spara a brevissima distanza e nel fitto della vegetazione, l’Express DEA è dotato di una tacca di mira abbattibile di tipo aperto, regolabile soltanto in deriva mediante incastro a coda di rondine ed è tarata sui classici 50. Il mirino a pallino in ottone, montato sopra una valida rampa, non è molto visibile in condizioni di luce precarie, ma alla Fausti ci hanno garantito che i prossimi modelli dovrebbero essere provvisti di un mirino in fibra ottica di colore rosso acceso, molto più adeguato allo scopo e forse avremmo preferito anche una tacca più robusta e fissa, che non corra il rischio di farsi trovare inavvertitamente “abbattuta” proprio nell’attimo cruciale.
L’Express DEA è un’arma che deve e che saprà dare il meglio di sé in una tipo di caccia molto impegnativa che di solito non concede troppe chance e che due colpi, essendo pochi, devono essere decisivi. Come già accennato, proprio in funzione delle sue caratteristiche meccaniche, balistiche ed estetiche, vedrei il nuovo DEA come un’arma da battuta precisa, affidabile e molto funzionale, ma anche di una certa classe, che potrebbe essere impugnata indipendentemente sia dal rude “cinghialaio” sia una gentile rappresentante del gentil sesso. Non per niente l’arma fa parte della prestigiosa famiglia DEA! Per quanto abbia ammirato con occhio critico l’Express Fausti in tutti i suoi particolari, sono riuscito a trovargli soltanto tanti pregi e pochissimi, irrilevanti difetti. Capisco che quando una fabbrica vanta un nome famoso, vuole anche poterlo esibire in ogni occasione! A voler essere proprio pignolo, oltre alle scritte (ben eseguite) “Fausti–DEA Express”, avrei forse gradito anche la possibilità di avere, magari su richiesta, un’incisione più “venatoria”, come una bella testa di cinghiale riprodotta sul petto di basculla e qualcosa di simile anche sui fianchi. Allo stesso modo avrei anche lasciato sul paragrilletti un ovale per le iniziali del cacciatore ed una chiave d’apertura traforata sarebbe stata ben accetta come la ciliegina sulla torta. Ma state tranquilli che l’Express DEA della Fausti Stefano è un’arma che spicca nitida tra le poche concorrenti e che non sfigurerà mai né quando verrà portata in spalla in giro per i boschi europei, né quando riposerà in rastrelliera. Alla prima occasione spero di provarla a caccia e poi vi farò sapere.
SCHEDA TECNICA DELL’ARMA
COSTRUTTORE: Fabbrica d’ Armi FAUSTI STEFANO - Marcheno (BS)
MODELLO: DEA EXPRESS
TIPO: Fucile a doppie canne rigate giustapposte tipo EXPRESS.
IMPIEGO PRATICO: Arma specifica per la Caccia al cinghiale in battuta e/o Monterie.
CALIBRI: 7 x 65 R, 30 R Blaser, 8 x 57 JRS, 9,3 x 74 R, 444 Marlin
SISTEMA BATTERIE: Box-Lock Anson Deeley modificato.
ESTRATTORI: Automatici.
SCATTO: Bigrillo senza selettore.
CANNE: Sono lunghe 600 millimetri e sono realizzate in acciaio al nichel cromo bonificato mediante rotomartellatura a freddo.
CONGEGNI DI PUNTAMENTO: Mirino a pallino su rampa. Tacca di mira aperta abbattibile montata su mezza bindella. Su richiesta è possibile montare anche un mirino in fibra ottica di colore rosso e l’arma è predisposta anche per il montaggio degli attacchi per l’ottica
CALCIO ED ASTA: Il calcio è a pistola con poggia guancia tipo bavarese ad un foglio, in noce europeo con calciolo ventilato antirinculo in gomma. L’astina è a coda di castoro di tipo avvolgente con becco d’oca e con lo sgancio a pistoncino. Il zigrino è scozzese a passo fine eseguito a mano.
FINITURE: La basculla è impreziosita con ornato e riporti in oro, completamente eseguiti a mano. La brunitura delle canne è lucida ed i legni sono finiti ad olio.
PESO: Circa 3.300 grammi.
LUNGHEZZA: 1.030 mm, con canne da 600 mm.
MATERIALI: Bascula in acciaio trilegato al NI-CR-MO
ACCESSORI: Valigetta ed altri accessori a richiesta
Marco Benecchi