Voglio descrivere la mia esperienza in una caccia specifica, che molti reputano semplice, ma non lo è. La caccia alle allodole spesso, soprattutto dai "novellini" è considerata facile e accessibile con poche attrezzature, nulla di più sbagliato. Vado a caccia di allodole sin da bambino seguendo mio padre prima e il mio compianto nonno poi, sempre e solo con fischietto ma da quest'anno ho avuto la dimostrazione che si possono fare carnieri ben più ampi con dei giusti accorgimenti.
Da quando ho preso il porto d'armi, continuando con gli insegnamenti appresi da mio nonno e mio padre ho sempre e solo fischiato alle allodole, devo dire con belle soddisfazioni, ma da quando Maria Lucia, la donna che mi sopporta mi ha regalato per l'anniversario del nostro fidanzamento una bella giostra con degli stampi, presa proprio su Bighunter, ho fatto un passo in avanti, notando una grande differenza. Il potere adescante della giostra, combinata all'antico e mitico fischietto è strepitosa: non scendono più solo due o tre allodole, ma branchetti interi, l'esempio più lampante è quella che dalle mie parti, in provincia di Frosinone, chiamiamo "la punta di mezzogiorno", si perché durante il passo poco prima o poco dopo le dodici giornaliere passa quel branchetto che nei giorni di sole riesce ad oscurare il cielo creando un'atmosfera indescrivibile e da quando ho la giostra sono riuscito a farle atterrare tutte.
Un effetto molto rilevante è dato anche dalla mimetizzazzione che non deve essere minima, anzi, deve essere la più totale possibile; sorprendente è che appena apro il capanno, il mio fedele breton Ringo entra prima di me al suo interno, pregustando il riporto e successivamente il premio, ed infatti sono anche due anni che sto spingendo il mio amico di caccia Mattia a comperarsi un cappello sperando che per ottobre lo abbia. Un consiglio quindi a tutti i ragazzi che hanno la volontà di addentrarsi in questo tipo di caccia: bisogna avere pazienza, attrezzatura e molta molta accortezza nel curare i minimi particolari, perché come affermavo all'inizio, questa attività venatoria non è semplice come può sembrare, fin dal tiro, che è uno dei tiri più belli che si possano effettuare: come diceva mio nonno, bisogna premere il grilletto quando si vedono le gambette del selvatico, dato che molte volte sembrano vicine, ma non lo sono. Per concludere, non posso esimermi anche nell'affermare che a livello culinario il sapore dell'allodola è veramente molto buono. Insomma buona fortuna a tutti, spero che il mio racconto a qualcuno serva, o sia servito, ad appassionarsi a questo tipo di caccia.
Vittorio Venditti