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mar1 01/03/2023
Casualmente ho appreso che per venerdi 3 marzo p.v. , alle ore 18.00 in remoto, è stata convocata la prima riunione del Comitato di Gestione provvisoria del Parco Nazionale di Portofino.
Che triste giornata! Si preparerà il patibolo per tantissimi cittadini onesti. Poche persone decideranno sul futuro di migliaia privandole di attività, di speranze, di sogni solo perché oggi comanda la PARCOMANIA, diffondere cioè un nuovo credo contro la libertà, contro una corretta gestione dei diritti e dei doveri.
PARCO è cultura o coltura del DIVIETO?
Tutto è vietato, poi con i regolamenti si vedrà.
Tutto è espropriato, comanda solo il Comitato di Gestione , una quindicina di persone arrivate dall’alto come una devastante meteorite.
Tante promesse, tante parole, tante sentenze; risultato: PARCO NAZIONALE SI, ma di parco (aggettivo) non c’è e non ci sarà nulla; arriverà solo ricchezza! Evviva!
Spero almeno che i PARCOMANI non mi vietino anche di ricordare il passato.
Nel famoso vaso di Pandora era rimasta solo la speranza, ma anche questa oggi non c’è più come non c’è più la ricerca della giustizia e della libertà contro le forze dell’oppressore e della tirannia. Troppi stanno zitti e accettano.
“Buona caccia” al Comitato di Gestione da parte di un vecchio cacciatore convinto di non avere nulla di disonorevole da nascondere, sicuro ormai che è difficile riportare i parcomani sulla retta via, ma che non abbandonerà mai la difesa della sua dignità e coerenza (e di tutti i cacciatori onesti!).
Pino Lanata
Tags:11 commenti finora...
Re: Parco è cultura o coltura del divieto? questi funiucchi di sx da Dino
18/11/2024
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Re: Parco è cultura o coltura del divieto? Purtroppo in Italia vale solo x inParchi la cultura del Divieto x ignoranza, ignavia, pigrizia, incapacità a gestir il territorio da parte di chi ne propone ideologicamente la chiusura. Sono enti ormai politici e finanziari che danno poltrone e prebende a qualcuno, magari e spesso accantonato da altri incarichi politici più importanti, come mero contentino pecuniario e incarico da biglietto da visita ….. senza contare nulla de facto. Noi avevamo la Valle della Canna qua a Ravenna gestita da cacciatori che gestivano ricambi e livelli acqua, sfacciavano, pulivano botole e manutenevano chiuse, ecc.: con la chiusura la cacca ormai non c’è più (a discapito del nome stesso della Valle!!!!), gli animali come presenze si sono fortemente ridotti malgrado la zona sia chiusa da decenni ormai, è scoppiata la bomba del botulismo con migliaia di anatidi morti alcuni anni fa che ….. i cacciatori hanno provveduto in gran parte a recuperare insieme alle ggvv e Cfs, e che ….. nel silenzio si è riproposto in misura minore quest’anno ….. imponendo di dover seccare la valle e poi recentemente ridare acqua pulito dal Lamone in queste settimane. Ma le anatre sono molto ridotte e si sono spostate, o,tre al fatto che hanno avuto problemi seri di riproduzione. Un covo di nutrie, serpi, rapaci, cormorani, ecc. e poi c’è gente che è felice di vedere i fenicotteri rosa e i cigni in valle …… o gli ibis bianchi ed eremita o spatole nella Baiona ….. dove si caccia !! Senza gestione fattiva del territorio da parte di personale esperto è interessato i Parchi diventano foreste impenetrabili e paludi putride ….. con le conseguenze antitetiche a quello x cui i Parchi dovrebbero invece favorire. Mai visti Verdi lavorare nel fango e con le barche ….. scappa da ridere o meglio piangere quando si parla di questa gente incapace di vedere e negare l’evidenza solo x ideologia malata. I Verdi tedeschi, favorevoli da sempre alla caccia, come molti di quelli francesi sono proattivi e sono capaci di dialogare con i legittimi distinguo di idee, ma hanno obiettivi e lottano talvolta insieme ai Cacciatori contro inquinamento, antropizzazione, speculatori immobiliaristi, dilagare agricolo in zone a bassa produttività, espansioni produttive ad alto impatto ambientale, ecc.. Purtroppo in Italia ….. .bye da Giuseppe
01/10/2024
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Re: Parco è cultura o coltura del divieto? una sola domanda, nelle zone contigue di questi parchi, che sono sempre di più, possono cacciare solo i residenti del parco e della zona contigua mi sembra di aver capito, quello che non mi è chiaro si intende la residenza anagrafica o la residenza venatoria? da AL-CA
17/08/2024
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Re: Parco è cultura o coltura del divieto? La maggior parte dei parchi italiani è in mano ad animalisti e politicanti da strapazzo, un'accozzaglia di ignoranti in materia ambientale da far paura. Basta leggere sul blog sotto della Wilderness cosa combinano nei parchi Abruzzesi. Quanto al parco di Portofino, l'unico con un minimo di senso potrebbe essere quello marino, a condizione che non potessero accedervi le barche a motore. Per il resto non ha senso, è un territorio fortemente antropizzato che non ha nessuna ragione di essere parco, fra l'altro di vincoli ce ne sono già parecchi, tutti ovviamente calati dall'alto, fortemente antidemocratici per limitativi della proprietà e della libertà individuale. I parchi di cui parla Mike sono ben altra cosa e soprattutto sono di proprietà dello stato. Ma parliamo di gente più seria almeno in materia ambientale da MarioP
23/03/2023
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Re: Parco è cultura o coltura del divieto? Bravo Mike! L' Italia non e' nemmeno piu' il paese con la piu' alta evasione fiscale in Europa. Ci hanno superato tutti gli altri big anche in quello, solo che lo fanno in maniera molto meno evidente contando sul fatto che la gente crede ancora alle favole. PEr quanto riguarda i Parchi, basterebbe cambiare la legge. Ci eravamo andati vicini pochi anni fa.....vale la pena ricominciare da li. da Flagg
23/03/2023
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Re: Parco è cultura o coltura del divieto? È quel Lanata dell'armeria di Chiavari ? da Davide
22/03/2023
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Re: Parco è cultura o coltura del divieto? Come mai alcuni cacciatori da diversi anni fanno a gomitate per diventare presidenti di qualche parco o della stessa Federparchi, peraltro riuscendo varie volte nell'intento ? da Pinuccio
22/03/2023
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Re: Parco è cultura o coltura del divieto? LUCA, vorresti forse dire che gli animal/ambientalisti sostenitori dei parchi sono in combutta coi cinghialai cicciaroli ? Può essere ? da Frank 44
20/03/2023
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Re: Parco è cultura o coltura del divieto? Parco uguale . : UNO SCHIFO!!!!! solo dementi possono continuare con nuovi parchi , vogliono distruggere la natura e ben vi sta!!!! godooooo quando un cinghiale o un lupo fara andare fuori strada vostro figlioooo godoooooooooo!!!! da Godot
03/03/2023
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Re: Parco è cultura o coltura del divieto? Il parco di Veio e' pieno di lupi cinghiali vipere e volpi,e' sparito tutto il resto,fino al 1997 circa quando eraibero ai cacciatori era uno spettacolo ricchissimo di selvaggina adesso se mangiano tutto i lupi da Giani
03/03/2023
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Re: Parco è cultura o coltura del divieto? il parco serve per far cassa ai partiti che infilano il politico di turno. Direttori incapaci , faziosi e non preparati. Abbiamo dei parchi che fanno schifo , dove tutto è un problema , dove tutto è gestito dal pressopochismo degli incapaci , Parchi che non creano ricchezza ma SOLO SPESE per il contribuente. Lo scrivo da americano che vive in Italia ( per me il paese pià bello del Mondo - se sei ricco) nei nostri parchi negli USA è tutto permesso pesca, caccia, attività commerciali, guide, sport invernali ed estivi, campeggio libero, qui in Italia TUTTO VIETATO..... cosi è più facile... da Mike
02/03/2023
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