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29/05/2023 8.56 

 
 
Il 3 aprile 2023 la mia vita ha avuto una svolta meravigliosa: sono diventato..nonno! Mio figlio Giuliano e la sua compagna Lydia mi hanno fatto il regalo più bello che un uomo maturo di sessant’anni possa mai ricevere: Ellie. Una splendida bambina, oserei dire quasi unica, perchè figlia di un padre  Maremmano e di una madre vichinga! La nascita di una nuova splendida vita mi ha trasmesso una tale felicità, una  tale euforia che dovevo pur sfogarle in qualche modo. Ed io di modi per potermi sfogare davvero ne conosco soltanto uno: andando a caccia!

Un evento così importante doveva essere festeggiato per bene. Così, mentre mia moglie Nadia surriscaldava il cellulare per telefonare alle amiche, alle colleghe e ai parenti e per inviare album interi di foto della nostra prima nipotina, io misi la sveglia molto presto per il mattino seguente e cominciai a preparare l’attrezzatura. Nella caccia in generale, ed in particolare in quella a palla,  più che l’esperienza è l’istinto del cacciatore ad essere determinante.
 

Ogni mia uscita di caccia è sempre condizionata dalla conformazione del territorio e dalle condizioni meteorologiche, con la direzione del vento che ha sempre l’ultima parola. Nonostante fossimo già in primavera inoltrata faceva davvero molto freddo e un forte vento di Tramontana non mi lasciò tante scelte su dove andare a caccia, sulla strategia da adottare e dove appostarmi per cercare di abbattere un buon cinghiale al rientro mattutino. La caccia di selezione al cinghiale sarebbe molto più facile e proficua praticarla la sera all’imbrunire, con i selvatici che escono dal bosco affamati e poco vigili, ma siccome caccio sempre da solo, preferisco andare incontro alla luce del sole per potermi organizzare meglio per un ipotetico recupero e per ogni evenienza, perché i cinghiali non sono certo come i caprioli che per portarli alla macchina puoi infilarli nello zaino!

Arrivai sul posto che era notte fonda e, dopo aver parcheggiato la macchina, silenzioso come può esserlo soltanto un vecchio veterano della caccia alla cerca, m’inoltrai nel bosco. Procedetti comodo e veloce perché il vento mi soffiava talmente forte in faccia che nessun selvatico avrebbe potuto percepire il mio odore. Nel cielo tersissimo c’era ancora un grosso spicchio di luna così la visibilità era decisamente buona nei campi antistanti.

Presi a binoculare col mio Leica Geovid 8 x 42 HD, ma di sagome “irsute”  purtroppo non ne vidi neanche l’ombra. Da dove ero avevo un campo di tiro perfetto, fin oltre duecento metri, così rinunciai ad avanzare ulteriormente  e adagiai in terra la mia Bergara B 14 Green Hunter calibro 308 Winchester equipaggiata con ottica Delta Titanium 2,5 – 15 x 56 HD e di cartucce ricaricate con palla Nosler Ballistic Tip da 165 grani.

Mentre ad est il sole cominciava a rischiarare un immenso campo seminato ad erbaio, a ridosso di un divieto di caccia, notoriamente ricchissimo di selvaggina, mi posizionai in attesa. Il mio intento sarebbe stato quello di riuscire ad intercettare uno o più animali che ne volessero rientrare, ma col fieno alto e i grani che cominciavano a crescere rigogliosi sarebbe stato tutt’altro che facile. Assistere al sorgere del  sole avvolti dalla natura selvaggia, ridente e canora, oltre ad essere una delle più belle sensazioni del mondo, spesso mi fa sempre ripensare all’Ungheria, ai tanti momenti felici trascorsi nella pianura magiara a correre dietro ai caprioli con l’amico Laszlo.

Ma quel gelido mattino il mio pensiero era solo per Ellie, un esserino di appena tre chilogrammi di peso che di cognome faceva “Benecchi”, che nelle sue minuscole vene scorreva il mio stesso sangue. Giuliano e Lydia vivono in Olanda, quindi fremevo di poter abbracciare, coccolare, baciare quel prodigio  della natura roseo e profumato. Come spessissimo accade nelle elucubrazioni mentali di ogni cacciatore, fantasticai sul possibile animale che avrei potuto avvistare e magari abbattere quel mattino e per la prima volta nella mia vita decisi che semmai avessi preso qualcosa l’avrei dedicato a Ellie, alla mia nipotina. Purtroppo lo sferzare del vento mi riportò presto alla realtà. Dovevo cercare di sfruttare al massimo la luce lunare prima ancora di quella naturale, vista l’ora e l’aria particolarmente tersa.

Avvistare un cinghiale in precarie condizioni di luce, in un erbaio, non è come farlo in una stoppia estiva, dove un animale nero spicca quasi come se fosse sulla neve; nell’erba alta devi sforzarti, specialmente se non è di grossa mole. Da dove mi trovavo avevo una buona visuale perché ero posizionato leggermente più in alto del campo, in poche parole..lo dominavo quasi del tutto. La carabina era adagiata sull’immancabile  bipede Harris con la volata libera e la linea di mira pulita. Dato che faceva molto freddo, nonostante non prevedessi di fare una lunga attesa, ero coperto pesantemente, e questo limitava di molto i miei movimenti. Così decisi di mettermi già in punteria imbracciato, per non farmi cogliere impreparato dall’avvicinarsi di qualche animale troppo desideroso di rientrare nel divieto. Mi sdraiai dietro il ruvido calcio sintetico della B 14, impugnai di nuovo il Leica e, appena ripresi a perlustrare il campo mi sembrò di intravedere una grossa sagoma scura che si muoveva quasi impercettibilmente, come se ondeggiasse. Li per lì mi sembrò un grosso cespuglio mosso dal forte vento, poi mi venne un dubbio, perché quel cespuglietto non l’avevo già visto prima?

I cinghiali, specialmente quelli che si attardano in pastura più del previsto,  sono sempre piuttosto lesti durante la fase di rientro. Non dico che arrivano di corsa come se fossero inseguiti da una muta famelica di cani, ma tengono sempre un’andatura piuttosto veloce. Quella sagoma invece era quasi immobile, mi disorientava. Decisi di fare un’ imbracciatura di prova, con l’arma puntata in quella direzione per sfruttare anche i maggiori ingrandimenti del cannocchiale Delta Titanium. Nel frattempo stava albeggiando, di luce cominciava ad essercene a sufficienza per tentare il tiro, così decisi di considerare quella sagoma un cinghiale e di attendere la conferma già pronto allo sparo. 
 
Ed ecco che accadde quel che speravo accadesse, l’ombra nera cominciò a muoversi più velocemente e mentre lo faceva… scodinzolava! Senza pensarci un attimo, imbracciai bene la Bergara e cercai di inquadrarlo nel cannocchiale per prepararmi al tiro. L’animale mi si presentava di punta quasi di tre quarti, così, vista la distanza, sui  centotrenta – centoquaranta metri posizionai il reticolo tra testa e collo e quando fui soddisfatto dell’appoggio e della respirazione, strinsi deciso il grilletto. Il tonfo della palla che colpiva qualcosa di solido mi arrivò distintissimo, ma dopo lo sparo il grosso solengo sparì come volatilizzato. Ricaricai veloce e rimasi in punteria, ma non vidi più niente, neanche qualche filo d’erba ondeggiare. Era come se quel mare verde avesse inghiottito ogni cosa. A quel punto mi rilassai, perché ormai il danno, se così possiamo definirlo, era  fatto. Raccolsi il bossolo sparato, rimpiazzai la cartuccia esplosa,  mi feci coraggio ed andai a vedere. La prima cosa che mi colpì quando raggiunsi la zona dove pensavo dovesse trovarsi il cinghiale morto, fu che, nonostante l’erbaio fosse molto rigoglioso e alto, non era riuscito a coprire la sagoma  scura perché era davvero grossa, ma molto grossa e dall’enorme testone spiccavano due meravigliose difese scintillanti.
 
 
 
Quando l’osservai da vicino m’impressionarono più i canini superiori, le coti, che le zanne vere e proprie. Era un enorme solengo dal trofeo meraviglioso, un animale splendido, ma…. praticamente impossibile da smacchiare da solo, a meno che un uomo non abbia dei poteri particolari o una forza erculea! Credo che il limite massimo in fatto di “recuperi individuali” di un cinghiale sia la soglia degli ottanta chilogrammi, da  eviscerare comunque sul posto. Oltre non è umanamente possibile procedere con il recupero da soli. Ed è proprio per questo che esistono gli amici, quelli veri, con la A maiuscola. Così chiamai Felice, che nonostante fossero appena le sei e mezza del mattino, era già sveglio a fare colazione. Rispose dopo pochi squilli e non mi disse né buongiorno né mi chiese come stavo, no…semplicemente esordì così:  “E’ grosso?” “Tanto, davvero tanto” gli risposi. “Ok, arrivo, dammi il tempo di vestirmi bene che fuori fa freddo. Ti porto anche un cappuccino decaffeinato e un cornetto con la crema”. Fu così che il buon Felice venne in mio aiuto con suo fratello Marco e Antonio, un altro nostro amico che abbiamo comune. In quattro  girammo e rigirammo il grosso solengo per controllare dove l’avevo colpito e  il lavoro svolto dalla potente Ballistic Tip da 165 grani, una palla ad espansione controllata sempre risolutiva, specialmente quando colpisce in zona collo - cranio! Trovammo il foro di entrata vino all’occhio, motivo per cui l’abbattimento era stato non fulmineo ma istantaneo. Devo ammettere che non avevo mirato proprio in quel punto ma sicuramente era andata meglio così.  Quello che seguì fu gioia pura. I riti teutonici non sono molto usati in Maremma…., specialmente dove le SS hanno lasciato il segno durante la Grande Guerra. Tra noi bischeri ci si limita alle solite cose, come le pacche sulle spalle, un po’ di sano sfottò e appezzamenti sul fondoschiena. Scattammo diverse foto coi cellulari, perché un animale simile doveva essere immortalato a come si deve poi, man mano che l’adrenalina andava affievolendosi, raccontai a tutti i presenti, (ma anche a me stesso!) i momenti salienti di quella incredibile avventura.
 
Da quando ero arrivato nella zona di caccia al momento in cui avevo espresso il desiderio di festeggiare  la nascita della mia nipotina Ellie con l’abbattimento di un bellissimo cinghiale. Ho sempre sospettato che: “Lassù qualcuno mi ama!”, e deve averlo fatto anche quel giorno,  perché nonostante l’arrivo di Ellie fosse stato davvero un evento  eccezionale, di certo non avrei mai preteso che anche il cinghiale che speravo di dedicargli fosse un mostro altrettanto eccezionale… Per problemi puramente logistici – organizzativi non abbiamo potuto pesarlo per intero, peccato. Ma posso garantirvi, secondo la mia modesta esperienza, che doveva essere  molto vicino ai centocinquanta chilogrammi. E si, il Solengo di Ellie fu davvero un bell’esemplare di cinghiale Maremmano! 
                      
                                          

Marco  Benecchi   
 
 
 
 

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32 commenti finora...

Re: Il solengo di ... Ellie!

Un abbraccio a tutti i familiari del grandissimo presidente SILVIO BERLUSCONI!!!! ALTRO CHE QUESTI 4 STRTONZI COMUNISTI PAPPONI, W SILVIO BERLUSCONI!!!!!!!!!!!!!!

da Salvatore  13/06/2023 21.43

Re: Il solengo di ... Ellie!

CONDOGLIANZE alla famiglia di SILVIO berklusconei

da Salvatore  12/06/2023 12.18

Re: Il solengo di ... Ellie!

bellissima foto. Bravo !

da Rino  12/06/2023 7.27

Re: Il solengo di ... Ellie!

Essendo nel 2023 la caccia non e' piu' fonte di sostentamento per l' uomo. E' ANCHE un fonte di cibo ma e' diventata soprattutto una maniera di gestire la natura, vista la forte antropizzazione dei territori. I cacciatori troppo vecchi e/o legati al passato non lo riescono/vogliono a capire come non lo capiscono gli animalisti malati di mente. Chi batte su linee estremiste o antiquate e' destinato a forti delusioni. La realta' non si puo' cambiare.
Se uno fa qualche foto non c'e' nulla di male. E' questione personale e se non piace basta non guardare o non leggere. Invece proibire qualcosa che non arreca nessun danno di alcun tipo e' roba da fascisiti!

da In giro c'e' troppa gente stolta  11/06/2023 13.11

Re: Il solengo di ... Ellie!

La caccia sostentamento dell'uomo ridotta a foto da copertina con visi buffi

da Renzo  10/06/2023 23.10

Re: Il solengo di ... Ellie!

però, le ottiche termiche sarebbero da usare per lupi e orsi , il cinghiale esce ad ore piu decenti.,

da Mauro  08/06/2023 14.12

Re: Il solengo di ... Ellie!

@Chief orso buffone sarai te che blateri a casaccio. Giocare alla pari vuol dire che ognuno usa i propri pregi. Basta osservare la natura come funziona. Evidentemente sei un incapace e questo spiega anche perche' non potrai mai essere un cacciatore. Ti ha manca il requisito piu' importante: l' intelligenza.

da Flagg  08/06/2023 10.34

Re: Il solengo di ... Ellie!

Grazie Flagg

da Andrea  07/06/2023 12.45

Re: Il solengo di ... Ellie!

@Andrea, se vai su youtubbe c'e' la recensione dello Zeiss di Salimbeni appena pubblicata. Digita "
Salimbeni - binoculars and optics reviews" + " ZEISS DTI 6. VISORE TERMICO". Mi sembra un' ottima base per saperne di piu' per poi magari andare a vederlo e vederci dentro in persona.....

da Flagg  06/06/2023 18.47

Re: Il solengo di ... Ellie!

ah ah ah ha ha ha ah ha ah h aha poveri fessacchiotti voi e la tecnologia! io mi sento il migliore vado all'antica e piglio e come piglio con palla gualandi e mirino metallico

da Antico  06/06/2023 15.27

Re: Il solengo di ... Ellie!

@Massy Il visore da osservazione non e' utilizzabile sulla carabina. Il clip-on o il cannocchiale notturno da puntamento sono diversi. Il problema non e' chi lo usa. In quei paesi dove i governi hanno deciso di non autorizzarli non sono proprio disponibili sul mercato. Quella e' la soluzione il resto sono chiacchiere ed opnioni.....

da Flagg  05/06/2023 9.22

Re: Il solengo di ... Ellie!

Qualcuno dalle mie parti ci ha già battuto il capo con il visore notturno....

Vaglielo a dire poi a chi dovrà rilasciarti il PDA che serviva per "guardare" gli animali ....

da Massy  05/06/2023 8.14

Re: Il solengo di ... Ellie!

I visori notturni non sono per tirare ad animali a grande distanza. E' gia' esagerato andare oltre i 200 metri in assenza di luce. Un conto e' individuare animali, un conto e' sparare. A scrivere certe cose anche solo per fare una battuta e' indice di stupidita' ed incoscienza.

da per il kulattone qui sotto  04/06/2023 11.51

Re: Il solengo di ... Ellie!

cHI INTERESSATO ho un superfucile che piglia li cinghiali a 6 km. ,spara anche bombette atomiche e dotato di televisore

da Kulu  03/06/2023 17.14

Re: Il solengo di ... Ellie!

P.S.
A fine Luglio andro' al Game Fair 2023 in Warwickshire e spero di trovarci il Pulsar Telos visto che Pulsar e' anche uno degli sponsor principali dell' evento. Ci sara' ufficilamente anche HIkmicro. Le altre probabilmente solo tramite rivenditori/distributori.

da Flagg  02/06/2023 16.56

Re: Il solengo di ... Ellie!

@Andrea, Leica fa 3 aggeggi: il Calonox View (solo per osservazione con zoom ottico fisso 2.5x al quale si puo' aggiungere uno zoom 4x digitale per un totale di 10x), il Calonox Sight Clip-on com zoom 1x ed il Calonox Sight SE che e' una versione semplificata e un po' piu' abbordabile del Sight normale (meno utility). Lo Zeiss ancora non l' ho visto. Swaro fa solo un aggeggio che e' clip-on ma per l' osservazione ha anche lo zoom 4x ed e' piu' leggero. Propenderei piu' per questo per il doppio uso. Per l' osservazione il Calonox che ha una lente piu' grande da 42 ed in generale una marcia in piu'. Il nuovissimo Pulsar Telos arriva 20x e penso che il prezzo sara' in linea col Leica.
Tra Infiray ed Hikmicro ti posso solo dire riguardo alle termocamere da ossevazione. Io preferisco il secondo, in linea di massima, paragonando oggetti migliori che fanno l' immagine del Hik ha un po' piu' definizione. Ma comuqnue non ci sono grandi differenze. Di Hikmicro mi e' piaciuto parecchio il cannocchiale giorno/notte Alpen 50T con la lampada da 850 nm che si rimuove facilmente ed il cannochiale ha l' apparenza classica. E' ottimo anche in condizioni di poca luce e piu' luminoso della maggioranza dei cannocchiali normali. Con la lampada di serie, di notte, e' buono sicuramente fino a ben oltre 100 metri con range di indivuazione fino a 600 metri. Volendo ce ne puoi mettere una piu' potente....Costo accessibile, puo' fare un buon numero di cose ed hanno appena aggiornato il firmware nel 2023. Percio', nel caso, occhio a quale versione e'....

da Flagg  02/06/2023 16.42

Re: Il solengo di ... Ellie!

Ciao Flag,
Leica fa solo clip on e Zeiss lo stesso.
In verità io non li preferisco.
Sarei orientato sui visori fissi e stavo vedendo o Infiray o Hikmicro.
Ma è un campo veramente molto particolare che necessità di pratica e studio.
Se hai qualche considerazione ulteriore, spero tu voglia condividerla.
Grazie

da Andrea  02/06/2023 11.11

Re: Il solengo di ... Ellie!

@Antico, il mondo cambia. Fino alla fine del XIII secolo non avevano nemmeno il concetto di arma da fuoco e comunque andavano a caccia anche senza. Arrivati ad una certa eta' determinati cambiamenti vengono ignorati per vari motivi o non accolti volentieri. E' stato sempre cosi' e cosi' sara'....

da Flagg  02/06/2023 9.43

Re: Il solengo di ... Ellie!

Tutta esta tecnologia , ma' io carabina e coltello porto a casa carne per tutto il paese.

da Antico  02/06/2023 7.53

Re: Il solengo di ... Ellie!

Le termocamere migliori costano un botto ed il problema e' che invecchiano rapidamente, come tutte le tecnologie basate sull'elettronica digitale. Un cannochiale tradizionale di qualita' puo' tranquillamente durare una vita, con questa roba digitale si parla di qualche anno! L' unica eccezione, che secondo me presto diventera' la norma, e' il Pulsar Telos che e' sia aggiornabile con nuovi sensori, software etc. di ultima generazione e sia migliorabile (cioe' comprandolo in versione base e poi aggiungendo accessori per diluire la spesa o perche' sono cambiate le esigenze). Pero' bisogna sempre sganciare piu' grana! :-)) Ne' piu' ne' meno la stessa storia dei computer, cellulari etc. anche se ormai a ritmo un po' piu' lento.
Le termocamere top da osservazione hanno uno zoom discretamente alto (fino a 20X) che e' sfruttabile ( a differenza delle termocaremere piu' economiche che diventano penose quando si e' gia' arrivati a meta' corsa...) e non sono utili solo di notte! Per la caccia dinamica secondo me soppianteranno presto ottiche da ossevazione ingombranti e pesanti, come il lungo o cannochiali pensatucci per esempio, e relegandole solo a circostanze diverse dalla caccia (monitoraggio, censimento, semplice osservazione).....
Le ditte leader mondiali che producono la teconologia delle termocamere sono praticamente 3: Pulsar, InfiRay e FLIR. Ad esempio, InfiRay produce il sensore custom per Leica. Tuttavia quando si passa al visore completo da caccia Leica, Swaro e Zeiss sono un' altra cosa. Solo Pulsar puo' competere, essendo miglirata moltissimo nell' ultimo decennio, mentre InfiRay e FLIR sono piu' orientate su altri mercati e quello che vendono per uso caccia, pur costando meno, secondo me e' di livello chiaramnete inferiore. Pero' si parla sempre di almeno un paio di migliaia di euro o piu'....
Comprare una termocamera con il risparmio in mente, secondo me, ha poco senso. Tanto vale comprare gli aggeggi a lampadina infrarossa, inclusi quelli cinesi!
I clip-on di Leica e Swaro (Zeiss ancora non l' ho visto in prima persona) funzionano bene. Montandoli e smontandoli (sempre nello stesso modo ma non bisogna stare li con il calibro) per il doppio uso non si perde taratura e la deviazione del colpo e' praticamente pari allo scostamento che si ha tra due colpi quando si fanno rosate molto buone. Lo Swaro e' di circa un anno piu' giovane ed ha qualcosina in piu', appunto quello che devo all' inizio.....

da Flagg  02/06/2023 1.34

Re: Il solengo di ... Ellie!

Ciao Andrea,
Una buona termocamera deve essere scelta tra le marche più note.
Punto!
Quindi senza stare a fare troppi nomi, Leica, Pulsar, Pard, Hikmicro, Flyr, etc...
Per l'osservazione.
Per quanto riguarda la caccia "dove consentito" ci vogliono i cannocchiali completi, quelli dedicati
diffiderei dei clip on..
Saluti
Marco

da Marco B x Andrea  01/06/2023 16.31

Re: Il solengo di ... Ellie!

ha ah ah ah va cercanno lo visore termico ha ah ah ma vattennafffangulu

da ha h ah ahaha ah ha  01/06/2023 12.09

Re: Il solengo di ... Ellie!

Ma perche' non accenni un bel focarone? cosi ce vedi pure de notte e te riscalli. h aah ah ah

da Marcozzu  01/06/2023 10.23

Re: Il solengo di ... Ellie!

Ciao Marco,
hai qualche esperienza sui visori termici (non visori notturni) da raccontare e/o qualche suggerimento utile?
Io vorrei comprarne uno da osservazione e da "uso eventuale - ove consentito" sui cinghiali.
Un abbraccio
Andrea

da Andrea  01/06/2023 8.02

Re: Il solengo di ... Ellie!

Ippopotamo o no e' GROSSO come il fegato degli animal-nazisti! :-))

da Flagg  31/05/2023 18.42

Re: Il solengo di ... Ellie!

Se te metti ancora piu' indietro diventa un ippopotamo quel cignale

da Fà er serio  31/05/2023 17.05

Re: Il solengo di ... Ellie!

uNA BESTIOLA INNOCENTE UCCISA PER DIVERTIMENTO

da Pietro  31/05/2023 16.06

Re: Il solengo di ... Ellie!

Il povero cinghiale non diventera' mai piu' nonno.

da Chief  30/05/2023 19.26

Re: Il solengo di ... Ellie!

Auguri al nonno.

da Flagg  30/05/2023 14.52

Re: Il solengo di ... Ellie!

Condoglianze ala famiglia del cinghiale

da Sante  30/05/2023 13.10

Re: Il solengo di ... Ellie!

GRAZIE!

da Marco B x Lupo 69  29/05/2023 14.46

Re: Il solengo di ... Ellie!

Che dire, bel racconto ma soprattutto auguri Nonno Marco....

da lupo69  29/05/2023 12.55
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