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set20 20/09/2023
1. Ipocrisia animalista. È notorio che se si parla di animali, ogni animale è degno di essere rispettato. Peccato che, di fatto, gli animalisti si lascino influenzare dal loro sentire e, quindi, dalla vicinanza fisiologica o meno alla specie uomo. Per cui, grande interesse per i mammiferi, un poco meno per gli uccelli, meno ancora per i rettili, quasi ignorati i pesci, poco per gli insetti (si salvano solo le api, perché egoisticamente producono miele che piace tanto agli uomini!) e assolutamente NESSUNO per quelli ancora più inferiori (specie in dimensioni e lontana dai mammiferi!). E si sentono coerenti! E invece non lo sono per niente, anzi sono decisamente incoerenti, al punto tale di fregarsene della coerenza: è così perché così deve essere! Prendiamo l’esempio recente di un quotidiano che pubblica nella stessa pagina, e fianco a fianco, due pezzi: da una parte riportando la critica all’apertura della caccia e, quindi, alle uccisioni previste per legge (quindi legittime); dall’altra addirittura una dettagliata spiegazione del come uccidere i calabroni – anche con metodi affatto “compassionevoli”! –, anzi, decisamente riprovevole: la moria per inedia in bottiglie di plastica, dove sono attratti subdolamente! Ecco, questo è un esempio dell’ipocrita posizione animalista di tante persone e di tanti media! Sappiano, allora, che esasperando il loro pensiero, che ritengono giusto, corretto, democratico e compassionevole, c’è un unico modo per chi la pensa come loro per essere coerenti: SUICIDARSI, visto che nel grande ciclo della vita stabilito dal Creatore, non esiste essere vivente che non viva sulle spoglie o per morte di altri esseri viventi! E tutti uccidono per necessità, e nel farlo godono del loro atto (divertimento, lo chiamiamo noi)!
2. Sono state formalmente presentate, o, meglio, ripresentate, tre nuove proposte per settori di Aree Wilderness in Piemonte. Due riguardano quella che è forse la zona più selvaggia rimasta nel Roero, dove la benemerita associazione Canale Ecologia da anni sta procedendo nell’acquisto di terreni da sottoporre a protezione integrale (anche sottoposta a divieto di caccia in quanto da anni fatta dichiarare Oasi Faunistica in accordo con il mondo della caccia). Si tratta del burrone e Oasi più noto come “Rocche di San Nicolao”, dove i terreni acquistati dalla suddetta associazione sono anche stati designati in Area Wilderness mediante una convenzione con l’AIW. Questa proposta riguarda i due Comuni che si suddividono quasi equamente il burrone: quello di Canale e quello di Montà (Cuneo), per un estensione complessiva di circa 100 ettari. La terza proposta riguarda il Comune limitrofo di Cisterna d’Asti (Asti), dove la suddetta associazione ha in corso una lodevole campagna di acquisto di altri terreni per la stesa finalità conservativa integrale. Qui la proposta comprende due valli laterali del Monferrato che per le loro caratteristiche geo-morfologiche sono state unitariamente inserite in una proposta di Area Wilderness da denominarsi “Fosse Monferresi”, per un totale di circa 300 ettari. In questo caso l’Area Wilderness sarebbe percorsa da alcune piste agresti motorizzabili, ma che per le loro modeste caratteristiche, sono state ritenuto non contrastanti col criterio Wilderness; inoltre anche la caccia non vi sarebbe proibita. La presentazione formale dei tre studi propositivi è stata fatta dall’associazione Canale Ecologia quale tramite locale e collaborativo con l’AIW.
3. Le Tre Cime di Lavaredo, forse le più famose delle Dolomiti, sono prese d’assalto da migliaia di escursionisti, e sono “quasi un’icona mondiale” come ha scritto La Stampa in un recente reportage giornalistico, dove viene citato uno studio secondo il quale le tre cime “hanno raggiunto picchi di oltre 13.400 persone al giorno, mentre si stima che la capacità limite non debba superare le 3.000 unità”! Ecco siamo, per assurdo, in un Parco Naturale! E l’accesso e/o avvicinamento è consentito sia a piedi che in biciclette da montagna. Il giornalista poi conclude con una retorica domanda: “si può superare la conservazione passiva di un sito patrimonio dell’umanità in favore di una responsabilità ambientale condivisa e salvaguardare l’identità del luogo e del paesaggio? Nell’arte e nella cultura di tutto il mondo la montagna rappresenta un momento di contatto con la spiritualità. è il luogo sacro dove gli dei abitano nascosti tra le nuvole, dove il silenzio regna, l’uomo ritrova la sua intimità e coglie il contatto con la propria esistenza. La salvaguardia di questo magia è un giuramento dell’umanità che unisce cielo e terra a protezione del futuro e dell’anima dei luoghi”. Giusto, diciamo noi, e ci sono esempi al mondo dove quanto sopra non è consentito ed anzi vi è espressamente proibito e/o contingentato: sono le Aree Wilderness americane. Basterebbe ispirarsi ad esse, che proprio per impedire quanto accada alle Tre Cime di Lavaredo, anche nei loro Parchi, luoghi come questi sono inseriti in Aree Wilderness dove la contingentazione è obbligatoria, il numero dei visitatori limitato (non con un ticket, che è un escamotage più per avere altre entrate che non per ridurre il numero dei visitatori, come avviene da noi – es. nel Parco Nazionale d’Abruzzo!) e le biciclette da montagna proibite!
4. Palo Forconi, uno dei tanti zoologi che si occupano dell’Orso marsicano (forse nessuno con un passato, almeno infantile, di rapporto diretto col mondo naturale e rurale, ma solo con aule universitarie: leggasi teoria!) ha diffuso su facebook un proprio commento sulla situazione dei due cuccioli di Amarena, l’orsa uccisa qualche tempo fa da un allevatore a San Benedetto dei Marsi. Non dice cose inesatte quando confuta i comunicati delle autorità del Parco Nazionale d’Abruzzo che hanno annunciato che i due cuccioli sono “in sicurezza”, lasciando magari credere che si siano spostati ben entro i confini del Parco; ma sbaglia poi nel vedere nel fatto che frequentino zone fuori Parco e anche prossime ai centri abitati (come la loro mamma gli aveva insegnato), a sottolineare che sono a rischio di essere uccisi dai cacciatori con l’apertura della caccia (appunto, in quanto fuori Parco). Peccato che la caccia in quelle zone non sia ancora aperta e che il vero pericolo che i due orsacchiotti corrono è di essere predati dai branchi di lupi che letteralmente infestano il Parco e tutte le are esterne! Ecco, non è mistificando i fatti che si contribuisce a salvare i due cuccioli. I quali, anzi, vengono utilizzati per condurre la solita campagna anticaccia (perché la critica alle autorità è che non sia intervenuta per richiedere il solito divieto di caccia: il sogno nel cassetto degli animalisti!), quando la caccia non è per nulla tra I VERI pericoli che minacciano l’orso marsicano! E anche alla luce del fatto che chi ha sparato all’orso è un cacciatore, visto che lo sparo lo ha fatto mentre non praticava alcuna attività venatoria: quindi si è trattato di un cittadino che ha commesso un crimine come qualsia altro crimine (omicidio, furto, abigeato, uccisione di animali protetti, violenza carnale, ecc. ecc.). In quanto al pericolo che corrono i due cuccioli si può condividere i dubbi che senza la loro mamma siano a rischio, ma non certo di essere uccisi dai cacciatori. Caso mai per la tendenza a stare nei pressi dei paesi (educazione materna!) o per la difficoltà di alimentarsi o di trovarsi una tana che sia idonea per lo svernamento, o anche di essere uccisi da qualche maschio di orso o… da qualche branco di lupi. Ecco, quando non si dicono tutte le verità, si mistifica,… ma si offende anche lo stesso concetto di VERITÀ!
5. Allora c’è almeno uno scienziato, Premio Nobel, che ha dei dubbi? Come mai ce lo hanno tenuto nascosto fino ad oggi? È John F. Clauser, il quale sostiene, sembra a ragion di logica, che gira che ti rigira di prove VERE che tutto questo caso della CO2 e delle responsabilità dell’uomo nel surriscaldamento del pianeta, pare che non ce ne siano: solo algoritmi, trascuratezza verso altre spiegazioni, grafici discutibili e disinformazioni per interessi politici! Ma intanto per fermare i disastri dell’uomo (perché i disastri, almeno quelli, ci sono certamente) giù miliardi di dollari in progetti “ecologici”. Se poi si dovesse scoprire che non serviva a nulla, fa niente. Il business è stato fatto, e questo conta per la politica! Per il resto… rivolgiamoci al Padre Eterno o Creatore che dir si voglia. Perché in fondo è a lui che dobbiamo se esiste questo “Pianeta azzurro”, e se esiste, avrà pure le sue paturnie ogni tanto, come stanno a dimostrare i tanti studi della sua storia geologica e formazione della vita sulla sua crosta!
6. “Bisogna ridurre le emissioni e adattarci a una nuova realtà climatica” ha scritto un quotidiano. Ecco, appunto, buona la seconda, che peraltro sconfessa la prima. Perché, se nonostante la riduzione delle emissioni, tutto prosegue come prima, allora vuole dire che forse l’uomo non c’entra per niente in questa storia! E poi: “Ci hanno insegnato per tanti anni che i ghiacciai fossero eterni. Non lo sono più” (parole di Annibale Salsa, ex Presidente del CAI). Ma chi lo ha mai detto? Per quanto noto si è sempre saputo che i ghiaccia si stavano ritirando anno dopo anno. Caso mai ora si stanno ritirando più velocemente, ma allora è questo che andrebbe detto, non sostenere che ci avevano illuso che non si sarebbero mai sciolti. Ecco, quando le cose non si raccontano giuste, e allora che aumentano i sospetti che forse non ce la raccontano tutta giusta sulle responsabilità umane. E poi ancora: “Bisogna accelerare con le rinnovabili” (ovvio, a dirlo è Giuseppe Argirò amministratore delegato C.V.A., che vuole dire “azienda energetica”, e dire azienda energetica vuole dire PROFITTO!). E allora i dubbi aumentano: che debba essere colpa dell’uomo a tutti i costi, che sia provato o meno?
7. “Il più bistrattato dei santuari, il Santuario dei Cetacei, potrebbe ormai essere ribattezzato il Santuario dei Rigassificatori”. Lo ha detto il rappresentante di Greenpeace. Peccato che fino ad oggi non si sia accorto che sono anni che andrebbe ribattezzato il Santuario delle linee commerciali (avete presente il porto di Genova?), delle linee turistiche (dice nulla la Costa Crociera al Giglio?) e dei traghetti (dice nulla il porto di Vado?), delle linee militari (dice nulla il Porto di La Spezia?), della pesca marittima in tutto il golfo ligure (anche a specie e con metodi discutibili), dei porti per scaricare petrolio (dice nulla quello di Vado?); ovvero, per tutto quanto in ogni angolo del mondo si fa nei mari prossimi alle coste urbanizzate e non dichiarati Santuari! Ah, scusate, non ci si cacciano le balene (scese dai freddi mari del nord al caldo Mediterraneo, per ragioni che solo loro sanno!)… ma ce le avevano mai cacciate prima? Un po’ come dire che Milano e Roma sono due Santuari faunistici, visto che non vi si può praticare la caccia!
8. Savona. “42mila cinghiali da abbattere. Sarano usati anche droni e termocamere”, e poi, voce animalista, “sarebbe molto più etico e meno costoso usare mangimi con gli anticoncezionali”. Peccato che non ci venga spiegato per quale ragione i costi sarebbero inferiori, facendoci i conti della serva ovviamente e non già sparando dichiarazioni. E tutto questo solo perché all’inizio del problema non si è voluto… sparare! A questo punto, non dicono, ma pensano, i cacciatori: che se lo risolvano da soli il problema cinghiai e della peste suina! rivolgendosi ai politici e agli anticaccia! E fanno bene (anche se poi a pagare saremo tutti)!
Franco Zunino Tags:4 commenti finora...
Re: Ipocrisia animalista Flagg non ci sono studi che evidenzino una mutazione dei cicli solari in corso, è stato riscontrato invece che la CO2 emessa dall’uomo (composta interamente da 12C dato che si tratta di composti organici che non sono a contatto con l’atmosfera da milioni di anni) sta modificando il rapporto 12C/13C presente in atmosfera. Quindi io nostro impatto è tutt’altro che limitato. Commento dopo lunghissimo tempo solo perché mi sono imbattuto casualmente nell’articolo. da Fabe
03/04/2024
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Re: Ipocrisia animalista questi suini che si sposano uomo con uomo sono dei suini malati da Nonno
26/09/2023
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Re: Ipocrisia animalista La questione del clima purtroppo e' diventata piu' politica che scientifica. Si e' sempre saputo che il sole e' il principale fattore a determinare il clima sulla terra. Tanto e' vero che ci sono modelli basati sulle macchie solari che consentono di prevedere il meteo stagionale in maniera piu' accurata che con altri. Quello che molti ignorano, ma che e' ben noto a chi studia il sole (ai miei tempi all' Universita' costituiva un corso vero e proprio denominato appunto Fisica Solare), e' che il Sole e' una stella soggetta a cambiamenti sia sul lungo periodo (migliaia di anni) che sul breve periodo (poche decine di anni). E' inoltre noto che determinate variazioni dell' attivita' solare possono avere una forte influenza sul clima terrestre sia come temperatura che sul CO2. L' attivita' dell' uomo sicuramente contribuisce ma e' assolutamente mooolto secondario. Contribuisce molto di piu' al consumo del suolo, alla perdita di habitat e biodiversita' ed infine, ma non ultimo, all' estemizzazione di alcuni fenomeni atmosferici (dato che l' inquinamento cambia la densita' delle nubi). Inquinare meno? Sicuramente. Vivere in maniera piu' ecologica? Sicuramente. Tuttavia, non bisogna farsi illusioni e non bisognacredere alla solita propaganda.... da Flagg
25/09/2023
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Re: Ipocrisia animalista Anche l’immenso Einstein, parlando con Bohr sull’interpretazione di Born della natura probabilistica della meccanica quantistica, a cui egli era fortemente contrario, disse la celebre frase “dio non gioca a dadi con l’universo”. Eppure la legge di Born è universalmente accettata, provata e controprovata, da tutta la comunità scientifica della fisica quantistica e teorica, anche se continua ad esistere qualche interpretazione parallela, come giusto che sia. da Fabe
22/09/2023
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