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gen10 10/01/2024 11.23
Possiamo chiamarle Battute, Cacciarelle, Braccate, Girate, Guidate, Contenimenti, etc.. Il nome vuol dire poco, ma un cosa è certa, tutte le forme di caccia al cinghiale in gruppo, indipendentemente che si svolgano in Maremma, sull’Appennino, nelle Isole, nell’Oltre Po pavese, nel Salento o sulla Sila si somigliano un po’ tutte perchè l’azione venatoria è pressoché la stessa. Vengono sempre impegnati molti cacciatori tra poste e braccaioli e un gran numero di cani. Di solito la braccata si svolge in un territorio molto esteso, spesso addirittura di centinaia e centinaia di ettari e a volte, infatti, i partecipanti sono impegnati per tutto l’arco della giornata, dall’alba al tramonto. Durante quelle bellissime e coreografiche megabattute può capitare che, mentre in una zona infervorano le canizze e si susseguono gli abbattimenti, in un’altra non si senta niente, neanche gli spari degli scaccini. Ma chi pratica la caccia al cinghiale in battuta ben sa che deve stare sempre all’erta e con il fucile imbracciato se non vuole farsi cogliere impreparato, sin da quando il suono del corno decreta l’inizio della battuta e sino a quando ne segnala la fine. Ultimamente però stiamo assistendo ad un fenomeno strano, decisamente inusuale per come eravamo abituati noi in Maremma a concepire una battuta: le poste si mettono “alla tonda”, praticamente si circonda tutta la zona da battere, con le bracche che liberano le mute dei cani tra i piedi delle poste. Ai tempi di mio padre e ancor prima di mio nonno, questo era impensabile! Le poste normalmente vengono assegnate per anzianità, per meriti o per sorteggio. Quelle per anzianità spettano ai vecchi cacciatori o a chi, per un motivo o per un altro, non può camminare molto. Quelle per merito si assegnano di solito nelle piccole squadre a quei cacciatori che hanno dimostrato la loro abilità con un’alta media di abbattimenti e che negli anni si sono guadagnati la fiducia di tutti gli altri componenti della squadra. Le poste per sorteggio si assegnano ovviamente nelle grosse squadre o durante le grandi battute organizzate tramite biglietti o palline numerate o per semplice conta, con lo scopo di non penalizzare, di non fare favoritismi e per evitare spiacevoli disguidi e malcontenti. Dove e come piazzarle lo decide il Capocaccia a suo insindacabile giudizio, ma SEMPRE dopo avere verificato con esattezza la direzione del vento, nel momento di decidere dove piazzarle e durante l’arco della giornata perché, nonostante le previsioni del tempo, un buon Capocaccia conosce la Rosa dei Venti e come “girano” nelle sue zone. Nella disposizione delle poste bisogna considerare sempre i venti, perché i cinghiali non muoiono mai “a vento cattivo”, cioè quando il vento ha una direzione che va dalle spalle del cacciatore di posta verso l’interno della cacciata. In queste condizioni di brezza il cinghiale percepisce la presenza delle poste anche da distanze considerevoli e non si avvicina ai cacciatori. Cercare di fare le cose diversamente comporterà risultati modesti e aumenteranno di molto i rischi che correranno i cani. Piazzare le poste è una responsabilità molto seria per due motivi, prima di tutto per il fattore sicurezza. E’ superfluo sottolineare e ricordare che in battuta si caccia in tanti e che si usano armi potenti. Un calibro medio da carabina ha una gittata di qualche chilometro, mentre le normali palle asciutte in piombo calibro dodici, se colpiscono un tronco, un sasso o uno specchio d’acqua con una determinata angolazione, hanno dei rimbalzi imprevedibili. Quindi, prima di tirare il grilletto, bisogna stare molto attenti a DOVE e a che COSA si spara, perché nel bosco non ci sono soltanto i cinghiali, ma anche uomini, cani ed altri selvatici, magari protetti, come daini e caprioli. Anche per questo motivo una volta le poste si schieravano su un fronte piuttosto limitato, il famoso 7, l’angolo, l’imbuto, dove la bracca con gli strilloni paratori e tanta maestria riuscivano a spingere i cinghiali in fuga. Una volta si cacciava in pochi e, se volevi catturare un solo cinghiale, dovevi tribolare parecchio per batterlo in astuzia. Oggi le squadre sono composte da decine e decine di persone, addirittura da centinaia (conosco una riserva nella Maremma Laziale dove fanno delle battute con 200 poste e non meno di 30 canai) e quelli devi pur metterli da qualche parte. Ti ritrovi così ad avere un manipolo di poste a vento buono, che gli soffia in faccia, e tutti gli altri a …. fare più o meno le comparse. No, questo non è, o almeno non era, il modo giusto di armare una battuta. Possiamo disporre di un tale assortimento di attrezzature da fare invidia a Guerre Stellari! Armi super prestanti, ottiche, punti rossi, collari satellitari, App sugli I phon, radioline con auricolari Wi-Fi, etc etc.., ma se il cacciatore appostato (anche quando caccia in regime di Selezione!) non controlla bene la direzione del vento, di possibilità di sparare un colpo alla Bestia Nera ne avrà ben poche. Se ci s’impegna a partecipare ad una battuta collettiva lo si deve fare con serietà e con passione, cercando di mantenere un comportamento eticamente corretto e non tralasciando qualsiasi accorgimento utile al buon esito della battuta stessa. Il cinghiale possiede un olfatto prodigioso che gli permette di individuare facilmente e con precisione la nostra presenza. Come dicono sempre i cacciatori anziani, “prima o poi ad un cinghiale gli tirano tutti”, è vero, ma oltre ad avere tanta pazienza senza mai abbassare la guardia, occorre fare in modo che le condizioni siano ideali. Quindi, ricapitolando, dobbiamo, curare le nostre attrezzature, concentrarci sui punti dove dovrebbe arrivare il cinghiale, tenere d’occhio anche le poste vicine e soprattutto verificare la direzione del vento. E non state a credere alle favole, a chi dice che il cinghiale passa dove vuole, dove gli capita, senza farsi troppi problemi, niente di più sbagliato, il Re dei boschi italiani è il selvatico più furbo e diffidente che ci sia e per sorprenderlo, almeno i pochi attimi necessari per poter tirargli un colpo, dobbiamo avere il vento più che favorevole.
Marco Benecchi Tags:35 commenti finora...
Re: Via col vento! stai attento a fare battute che noi ti troviamo e dopo sono guai--- da Israele
31/01/2024 16.44
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Re: Via col vento! israeliano ??' h aha ah ah ah ah ah da israeliano sei un demente trolll
30/01/2024 15.12
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Re: Via col vento! Ma ancora non hai capito che israeliano e' un troll? da Remo
30/01/2024 14.25
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Re: Via col vento! Buongiorno Amico, Hai tutta la mia solidarietà e comprensione Un caro saluto Marco da Marco Benecchi x Israele
30/01/2024 13.29
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Re: Via col vento! La guerra e' sbagliata e basta. E' un orrore, un' aberrazione della societa' CIVILE. Nessuno ha avuto, ha ed avra' MAI ragione. da Flagg
29/01/2024 19.36
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Re: Via col vento! Na leccata de qua na leccata de la e l'omo campa, a bon intenditore poche parole
da biscuttine
27/01/2024 13.19
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Re: Via col vento! Onyenti voi contenti utti da Bo
26/01/2024 14.05
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Re: Via col vento! Quì non si tratta ne di fare paragoni ne di trovare chi ce l'ha più lungo.. Quì si tratta di sparare colpire con precisione e affidabilità e abbattere STOP Se poi lo fa un arma da 300 euro e una da 300.000 non cambia nulla stessa cosa se io dovessi andare oggi a Roma (50 km) con una Ferrari o con la mia vecchia e scassata Fusion, Con la quale vado tranquillissimo e forse con meno problemi (rumore, autovelox, paura che me la danneggino, costi di gestione, etc etc.)
Devi fartene unaragione
Fai così.. Compra una Bergara facci una stagione poi mi saprai dire pregi e difetti... Visto che x TE il costo è irrisorio.. Vai.. da Marco B x El Risonte
26/01/2024 12.55
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Re: Via col vento! @El Risonte, gli Americani hanno fatto proprio quel paragone e, nonostante un' immancabile dose di nazionalismo, alla fine ha vinto il buon senso e la convenienza personale. Comprano Bergara! Ti consiglio di andare a toccare con mano il Bergara Wilderness SIERRA e magari sparaci qualche colpo invece di continuare ad obiettare senza la piu' pallida idea di cosa critichi. Ancor di piu' per la Tikka. Per ogni nuova carabina che viene fuori qual' e' il termine di paragone? Risposta: Tikka T3X. Questo non significa che T3X e' meglio in tutto e per tutto, anzi e' migliorabile (il calcio) ma a che prezzo e con quali benefici? Gia' hanno quasi risolto con il calcio roughtech senza DI FATTO aumentare il prezzo. A breve arriveranno i nuovi modelli per 2024 e sara' ancor piu' difficile avvicinarla. La T3X e' l' unica carabina di serie ed accessibile dove basta cambiare il calcio e magari la canna (in base alla disciplina) e' si ottiene un' arma custom per davvero senza bisogno di un armaiolo ad eccezione dell' innesto di una eventuale nouva canna.
da Flagg
26/01/2024 12.11
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Re: Via col vento! A si??? haah ah paragonare una dacia ad una range rover h aha da ridere, come paragonare una weaterby bolt a una bergara ah ah ah da EL risonte
26/01/2024 11.03
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Re: Via col vento! BERGARA E' AL TOP! per caso hai provato il modello in carbonio? sai come va? quanto pesa? ciao marco... forse mi ha confuso?? comunque io ho il Ranger Rover sport e la Dacia e devo dirti che ho avuto più problemi con lo sport che non con la Dacia ... poi quando vai a fare un tagliando...ti puoi comperare una Bergara !! mentre con la Dacia una Diana 52 ..saluti da Paolo
26/01/2024 10.22
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Re: Via col vento! @Ma andiamo, non devono mica chiudere? Il punto e' che per QUALUNQUE oggetto, quando si arriva ad un certo punto di sviluppo ed ottimizzazione, un piccolo miglioramento comporta un incremento di prezzo via via sempre piu' esponenziale. Sta quindi a chi lo vende stabilire la fascia di mercato dove inserirsi e valutare se conviene oppure no. Infati proprio Sako fa coppia con Tikka, che facendo parte del gruppo Beretta, hanno cataloghi fatti a posta per non pestarsi i piedi. Chissa' perche' Beretta fa solo una straight pull???...Quindi non significa che devono chiudere perche' ci sara' sempre chi comprera' anche solo per SFIZIO. Invece fare una carabina con tutti i crismi per andare a caccia ha poco a che fare con il prezzo. C'e' un minimo come gia' spiegato ma oltre quello nle due cose non sono piu' correlate. Sono sorpreso che queste cose talmente evidenti sfuggono a molta gente..... da Flagg
26/01/2024 10.06
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Re: Via col vento! Di Bergara ne ho provate diverse e mi hanno TUTTE soddisfatto Meno quelle Tactical e/o da tiro perchè non amo le armi da CACCIA troppo pesanti
costano poco? E allora pagatele di più, quando l'armiere vi chiede 1000 euro Voi dategliene 3000 così sarete più soddisfatti E problema risolto Mi sembra di rivivere il primo spot della DACIA DUSTER che ì'acquirente non la voleva perchè costava troppo poco quando oggi è una delle macchine più vendute in Europa. Io non ce l'ho ma ho portata quella di un mio amico e non gli ha mai creato NESSUN problema Mentre ne conosco un altro che ha una Ranger Rover che sta più dal meccanico che nel suo garage!!!
da Marco B x Paolo
25/01/2024 20.02
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Re: Via col vento! Ho 7 Steyr Mannlicher 3 Mauser Europa 4 Weatherby Mark V e NON Vanguard 257 -. 270 - 300 - 378 3 Remington BDL 243 - 270 - 7 mm RM 2 Roessler Browning in quantità Ho anche una Benelli, Una Sabatti etc etc
Ah dimenticavo ho anche una Blaser R 93 con 3 canne e tre Kipplauf
Però caccio con una BERGARA B 14.... PUNTO E BASTA! Perchè? PERCHE' MI CI TROVO MEGLIO DI TUTTE LE ALTRE... Strano ma vero
Se volete ve lo giuro davanti ad un Notaio amico mio....
Saluti MB
da Marco B x MA ANDIAMO!
25/01/2024 19.55
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Re: Via col vento! E allora sako benelli weaterby remington chiudessero , tanto ti fai una bergara che come qualita' e' alla pari e paghi solo massimo dico tanto mille euro! da Ma andiamo!!!!
25/01/2024 16.27
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Re: Via col vento! @Risone informati meglio. L' acciaio e' sicuramente di ottima qualita' ed il sintetico non di qualita' inferiore agli altri e di sicuro ha i requisiti necessari e cioe' rigidezza, leggerezza e resistenza ai vari agenti. Come gia' detto altrte volte, Bergara nasce come produttore di canne per conto terzi, tra cui ci potrebbe essere anche il costruttore delle tue carabine preferite....dopodoche' ha preso l' azione ultra-collaudata della Remington 700, con risparmio enorme in ricerca e sviluppo, l' ha modificata solo dove aveva qualche pecca e voila'. Poi l' enorma mercato Americano, dove vendono le proprie carabine come noccioline, fa il resto sul prezzo cosi' basso. Il ricarico sul prezzo e' molto inferiore rispetto ad altri che vedono solo una frazione e costano il triplo. Come altro esempio, c'e' la TiKKa T3X che in America costo solo 850 dollari! Purtroppo in Europa non hanno abbassato i prezzi nel momento in cuin Tikka ha spopolato negli States. Bergara e Tikka sono prmai i padroni assoluti del mercato Americano che e' il piu' importante (per numbri) al mondo. Adesso e' andata anche Beretta con la BRX1 e spazzera via anche le Straight Pull troppo costose o piu' exonomiche ma di disegno e funzionalita' inferiore. da Flagg
25/01/2024 10.11
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Re: Via col vento! Bisogna vedere anche i materiali ,non credo proprio che su una da 850 euro venga utilizzato acciaio viti molle e tutto quanto come su una carabina non dico tanto.. da 3000 euro. Allora comprerebbero tutti la bergara.Oppure sono scemi per aquistarne una con le stesse caratteristiche a 3000 da Risonte
25/01/2024 9.28
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Re: Via col vento! @Risonte, il tuo modo di ragionare e' esattamente quello di una persona insicura. I padellatori della canna liscia disquisiscono dell' acciaio delle canne, l' umidita' dell' aria e nella polvere, le ricariche al millessimo di grammo etc...ed i padellatori della carabina obiettano sul prezzo perche' non c'e' molto da obiettare visto che il tiro a palla e' decisamente meno imporvvisato ed una carabina deve semplicemente avere una buona ergonomia, un ottimo scatto e buona precisione. L' ottica e' molto piu' importante perche' si riesce a sparar tanto bene quanto bene si riesce a vedere ed infine, la cosa piu importante: il MANICO. Con questi "semplici" ingredienti si colpisce il bersaglio anche ad un km. Puoi avere anche una carabina da diecimila euro ma se non sai sparare, non prendi una cippa ed il tuo aggeggio costoso e' buono solo per ammirarlo in vetrina e vale zero perche' oggetto inutile! da Flagg
25/01/2024 4.53
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Re: Via col vento! Se costa 900 euro una bergara vale 900 euro cosa pretendete???? da Risonte
24/01/2024 18.30
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Re: Via col vento! Eppure non date l'idea di morti di fame , una bergara da 1000 euro vale come una carabina da 5mila euro??????????? . ah ah h ah aah da Risonte
24/01/2024 18.29
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Re: Via col vento! La Bergara B14 al quadrato Crest e' ben fatta ed il prezzo e' sempre molto vantaggioso per un carabina in carbonio pero', a parte la leggerezza, non offre nulla di piu' della Wilderness SIERRA che anzi ha il poggiaguancia regolabile in altezza e la lunghezza del calcio regolabile con spessori forniti di serie. Poi ognuno e' libero di spendere i propri soldi come gli pare. da Flagg
24/01/2024 10.32
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Re: Via col vento! Dove c'e' risparmio un c'e'' guadagno! da Cacciate i soldi e compratevi una bella carabina ,
24/01/2024 10.32
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Re: Via col vento! BERGARA E' AL TOP! per caso hai provato il modello in carbonio? sai come va? quanto pesa? ciao marco da Paolo
24/01/2024 6.48
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Re: Via col vento! Via col vento e vai col tangooooo da Ole'
23/01/2024 21.42
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Re: Via col vento! Pigliatavelllllngulll da Gennareniello
23/01/2024 17.38
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Re: Via col vento! Caro Roby, credo che dovrò correggerti... Le BERGARA non sono ottime, ma OTTIMISSIME Io, che non sono nessuno, ma il mio comioncino di ungulati l'anno lo faccio ancora CACCIO ESCLUSIVAMENTE CON UNA CARABINA BERGARA B 14 di serie.. Cal. 308... Che non cambierei diciamo x .... due R8
in anni di caccia INTENSISSIMA non sono ancora riuscito a trovargli un solo difetto, O forse uno . che la sicura non blocca l'otturatore in chiusura. Lo ammetto
Saluti
MB
Caccia a palla: “Uno scontro..alla pari!” BLASER R 93 VS BERGARA B 14
Dopo un vita intera dedicata alla caccia a palla, allo studio delle varie tecniche venatorie ed ai collaudi, spesso anche estremi, di armi e munizioni, sono giunto alla conclusione che una buona carabina da caccia deve avere poche, ma fondamentali caratteristiche tecnico – balistiche. Compreso il prezzo, che secondo me è molto importante, specialmente in un momento come quello che stiamo vivendo. Ricordate quella famosa pubblicità di un fuoristrada che una ragazza non la voleva acquistare perché costava poco? Credetemi, non è detto che se un prodotto costa poco deve per forza essere danneggiato, poco funzionale e inaffidabile. Nel campo delle armi da caccia non è cosi! Proprio per questo motivo ho deciso di “confrontare” due belle e funzionali carabine da caccia che sono decisamente “agli antipodi” come caratteristiche, ma soprattutto come prezzo: la Blaser R 93 (ma il discorso è più o meno valido anche per l’ultimo modello R 8) e la Bergara B 14 Green Hunter, tenendo presente che la prima costa più di quattro volte della seconda! Esiste davvero un valido motivo che giustifichi questo enorme divario di prezzi? Cominciamo dall’inizio, dalle caratteristiche di base delle due armi a confronto. La Blaser R 93 è notoriamente un’arma molto famosa e diffusissima in tutto mondo. Il suo sistema di chiusura vanta un otturatore geniale, più robusto, più preciso e più veloce da maneggiare di tutte le altre concorrenti denominato “Straight Pull”, con movimento solo rettilineo e non scorrevole – girevole, con un sistema di chiusura ad espansione basato sul principio dei normali tasselli da “muro”. Quando fu presentata alla stampa specializzata, venne denominata “la nuova carabina con otturatore ad espansione radiale”, l’unica con la testina otturatrice in grado di lavorare contemporaneamente su tutti i 360° del diametro interno della culatta. Questa caratteristica, applicata ad una maneggevolissima carabina da caccia, è stata sotto ogni punto di vista un vero capolavoro di meccanica applicata alla balistica. L’azione lineare, la ripetizione morbida e leggera e una sicurezza a tutta prova sono i suoi pregi migliori. Sulla scia di quella rivoluzionaria idea, è nata una serie di carabine da caccia e da tiro tra le più complete in assoluto. Infatti, oggi le R 93 possono essere scelte tra una moltitudine di configurazioni, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza e capaci di sopportare le prove venatorie più impegnative in tutti gli angoli del globo. L’arma è priva della tradizionale sicura, perché inserita nel congegno d’armamento stesso. Un po’ come avveniva una volta nelle normalissime doppiette a cani esterni e nelle carabine a leva. Se il cursore d’armamento è in fase avanzata, ricaricando l’arma la molla motrice si attiva automaticamente e altrettanto agevolmente può essere disarmato il percussore, facendo semplicemente arretrare il cursore in modo inverso. L’uso della Blaser R93 è facilitato se il cursore di armamento si trova già in posizione arretrata, con la molla cinetica disattivata e l’otturatore che rimane bloccato contro l’apertura involontaria. In questo modo la carabina può essere portata a tracolla in tutta sicurezza, sempre pronta all’uso con il colpo in canna, ma con il percussore disarmato. Per sbloccare l’otturatore bisogna premere leggermente sul cursore di armamento e in questo modo è possibile scaricare o ricaricare l’arma senza pericolo. In fase di sparo è possibile ricaricare con rapidità fulminea, mantenendo la carabina in posizione di mira, grazie al movimento rettilineo che facilita l'uso dell'arma. E’ più semplice da usare e richiede un minore allenamento; anche in caso d’imbrattamento e/o formazione di ghiaccio è sempre garantita la massima sicurezza di funzionamento. Il caricatore è costruito in materiale plastico ad alta resistenza. Anch’esso è stato concepito per svolgere impeccabilmente il proprio lavoro. Le ogive delle cartucce contenute nel suo interno sono protette dalla particolare conformazione dell’elevatore che nella fase di ricarica è sollevato portando la cartuccia in posizione precisissima davanti alla camera di scoppio, assicurando una ricarica sicura. I colpi disponibili possono variare da due a quattro secondo il calibro scelto. Ovviamente, anche il pacchetto – caricatore può essere facilmente sostituito all’interno della carcassa. Il meccanismo di chiusura brevettato ad alette multiple radiali espandibili, è ovviamente dotato di un estrattore robusto e stabile. Di serie le R 93 hanno lo scatto fisso non regolabile, ma è possibile avere uno scatto regolabile "Bix'n Andy", che invece di astine e leve usa delle bigliette da cuscinetto, al modico prezzo di € 504, che sinceramente non mi sembra un buon affare! Mi sembra di non aver tralasciato nulla e quindi posso passare all’altra concorrente del confronto, alla nuova Bergara Green Hunter B14. La calciatura in materiale sintetico Green è bella ed onesta, resistente agli sbalzi di temperatura, alla pioggia, alla polvere, al caldo, al gelo, agli urti e ai graffi. Le parti metalliche sono in acciaio brunito satinato, antiriflesso, quindi pressoché inattaccabile dagli agenti atmosferici. Questo tipo di finitura, oltre ad avere una buona e collaudata resistenza sia contro gli urti meccanici sia contro le corrosioni, è anche di facilissima manutenzione. La B 14 Green Hunter è un’arma da caccia e lo si capisce a prima vista. Vanta una precisione intrinseca straordinaria, degna di una carabina custom, che invece è stata costruita in serie e venduta ad un prezzo competitivo molto al disotto dei fatidici 1000 euro. L’azione è ricavata interamente per microfusione, utilizzando le più avanzate tecnologie e ottimi acciai bonificati ad alta resistenza, nel nostro caso in AISI 420. La microfusione è un tipo di lavorazione abbastanza diffusa, che riscuote critiche, ma anche parecchi consensi. Questo procedimento, se ben eseguito, permette di costruire ottime armi, mantenendo contenuti, e quindi competitivi, i costi di produzione. Non dimentichiamo, poi, che nella produzione a controllo numerico, il grado di sicurezza dei prodotti finiti è elevatissimo. Inoltre i moderni controlli non distruttivi (liquidi penetranti per le fusioni e ultrasuoni, raggi x e gamma per le successive fasi di lavorazioni), permettono di rilevare immediatamente qualsiasi piccola imperfezione e di lavorare con tolleranze molto ristrette. L’otturatore deriva dal classico Mauser opportunamente modificato, ma sempre con i classici due tenoni di chiusura posti anteriormente a 180 gradi tra loro. E’in acciaio speciale AISI 420, bonificato in modo da mantenere una notevolissima resistenza superficiale abbinata ad un’ottima resilienza totale. Scorre piacevolmente nella sua sede senza eccessivo gioco e senza nessuna incertezza. L’estrazione e l’espulsione del bossolo sono garantiti da un efficiente estrattore ad unghia laterale, abbinato ad un pistoncino espulsore posto sulla testa dell’otturatore. Lo scatto è diretto senza stecher, ma regolabile a “rottura di cristallo”. Funziona molto bene senza retroscatto, incertezze e/o grattamenti. La B 14 è predisposta per il montaggio di un sistema di mira tradizionale ottico o elettronico. Sul castello sono presenti quattro fori filettati (6/48”UHS) per il montaggio degli attacchi, con una dima simile a quelli Remington, Weatherby, Sabatti, BSA etc. In questo modo avremo soltanto l’imbarazzo della scelta su quali attacchi montare: di ogni tipo, di ogni origine e per ogni tasca. Il “fiore all’occhiello” della ditta Bergara sono senz’altro le canne…quella della B14 Green è in acciaio AISI 4140, bonificato e trattato termicamente. La tecnica usata per la foratura è la rotomartellatura a freddo (hammer forged). La carabina in oggetto in calibro 308 W ne monta una lunga 560 mm, che presenta quattro rigature ad andamento destrorso con un passo (twist) di 1 giro in 12”, ottimo per stabilizzare palle di peso medio - leggero. Ha un profilo leggermente conico ed è provvista di apice filettato per facilitare il montaggio di un freno di bocca o di un soppressore di suono dove consentito. Vista come un prodotto industriale costruito in serie, possiamo ritenere molto buona l’esecuzione del vivo di volata. La finitura “Matte Blued” è satinata nero opaco, in modo da rendere l’acciaio molto resistente agli agenti atmosferici e meccanici e per essere anche antiriflettente. Più vado avanti con gli anni, più mi convinco che il futuro delle calciature da caccia è nel materiale sintetico. Come già accennato, la calciatura della B14 è molto simile a quella adottata nelle armi americane Custom, robusta e ben costruita. Anche senza poggiaguancia è molto confortevole nel tiro mirato. Nella coccia c’è il logo della ditta ed un zigrino a passo fine crimpabilissimo completa il tutto. Non poteva mancare un provvidenziale calciolo Crush-Zone in gomma morbida, vero toccasana quando si usano cartucce caricate abbastanza potenti con palle di buon peso. Il caricatore è di tipo amovibile, monofilare e contenente 3 colpi. E’ in materiale plastico ad alta resistenza, tecnicamente affidabile e molto ben fatto. Si è scelto di montarne uno così per mantenere basso lo spessore totale dell’arma e può avere una capienza variabile da 2 a 4 colpi sempre in funzione del calibro. Lo sgancio avviene agendo su una comoda leva incassata anteriormente al caricatore vicino all’alloggiamento della vite allen di accoppiamento della calciatura. La sicura è quella tradizionale a due posizioni, purtroppo senza blocco dell’otturatore. Si trova sul lato destro del castello ed è facilmente azionabile dall’arma che impugna, pratica e silenziosa. Una carabina in acciaio brunito satinato con il calcio in materiale sintetico è un’arma prettamente da caccia che mira all’essenziale, costruita per praticare la caccia a palla con qualsiasi condizioni atmosferiche e ad ogni latitudine. Soltanto l’occhio più attento riesce a vedere qualche segno di lavorazione; le viti Allen che tengono unita l’azione alla calciatura sono ben proporzionate. Come abbiamo visto, sia la Blaser sia la Bergara, seppur molto diverse per estetica e concezione meccanica, sono delle ottime armi destinate alla caccia, quindi discretamente belle come estetica ma soprattutto affidabili, maneggevoli e precise (negli esemplari da me confrontati la B 14 è risultata la più performante, forse grazie anche alla cameratura in 308 W!), solo che hanno un costo decisamente differente. Questo divario è giustificato? Cerchiamo di confrontare obbiettivamente i pro e i contro delle due armi Blaser R 93 I PRO: 1) Arma di concezione moderna con otturatore “Straight Pull”, con movimento solo rettilineo e non scorrevole – girevole, con un sistema di chiusura ad espansione basato sul principio dei normali tasselli da “muro”. Velocità di ripetizione superiore ad una normale Bolt Action tradizionale, ma mai veloce come può esserlo una semiauto, quindi…. 2) Arma compatta e maneggevole, sicuramente qualche centimetro più corta di una simile pari calibro. 3) Il vero punto di forza delle Blaser è la grande facilità di smontaggio, e quindi della sostituzione, della canna. Fattore utile a quei cacciatori che con un solo fucile vogliono proprio farci tutte le cacce del mondo. Utilissima per chi deve viaggiare molto in aereo. Perché una cosa è muoversi negli aeroporti con una valigetta di 80 cm ed un’altra con una da 135. Blaser R 93 I CONTRO: 1) Ovvio il prezzo, decisamente non è un’arma per tutte le tasche. 2) Troppo uso di lega leggera e di materiali sintetici. Capiamo il bisogno “di contenere i costi di produzione” e i pesi, ma non si possono ammettere dei sistemi di mira in materiale plastico in una arma destinata alla caccia grossa da quasi 4000 euro. Il caricatore, in particolare, è alquanto delicato, molto soggetto ad usura, specialmente se si usa l’arma frequentemente. 3) Le Blaser usano degli attacchi originali dedicati che costano quanto una carabina economica. Ora se ne trovano anche ideati dai Fratelli Contessa di Marcheno, decisamente meno cari, ma altrettanto validi e affidabili. Ma fino a qualche tempo fa, se si voleva accessoriare l’arma con una buona ottica occorreva acquistare solo l’attacco originale, tutt’altro che economico. 4) Il sistema di otturazione è meno affidabile e più delicato di un classico Bolt di derivazione K 98 o similare, infatti non se ne vedono molte di R 93 impugnate da PH africani dove polvere, fango e sporcizia può arrivare dappertutto. 5) Il sistema di armamento non è molto pratico, specialmente d’inverno, se s’indossano i guanti, oppure d’estate con le mani sudate e scivolose. Avremmo preferito una più comoda e rapida sicura tradizionale. 6) Lo scatto è diretto senza possibilità di essere modificato a nostro piacimento, ma è possibile avere uno regolabile "Bix'n Andy", che invece di astine e leve usa delle bigliette da cuscinetto, al modico prezzo di € 504, che sinceramente non mi sembra un buon affare! 7) Impossibile lo svuotamento rapido del caricatore interno. Una volta riempito per svuotarlo occorre scarrellare, camerare le cartucce una ad una ed espellerle azionando l’otturatore. Bergara B 14 I PRO 1) Il prezzo è molto contenuto, con un rapporto qualità – prezzo davvero eccezionale 2) Arma molto compatta, ben fatta e onestamente rifinita. La Green Hunter è sprovvista di organi di mira, ma se li avesse avuti sarebbero stati di metallo. 3) Caricatore monofilare amovibile e quindi intercambiabile 4) Scatto regolabile secondo esigenza 5) Calciatura sobria, robusta e decisamente molto ergonomica 6) Precisione davvero eccezionale, specialmente in calibro 308 W 7) Possibilità di montarci una serie di attacchi l'ottica davvero infinita. Anche da 50 euro, ma sempre molto affidabili Bergara B 14 I CONTRO 1)Forse costando troppo poco non ispira molta fiducia? Altri difetti proprio non riesco a trovargliene, anzi forse uno si. Personalmente credo sia un difetto in un arma Bolt Action, che quando è in sicura permette l’apertura dell’otturatore. Chissà, per altri potrebbe invece essere considerato anche un pregio perché permette di rimuovere la cartuccia in canna con più sicurezza…. Per concludere vorrei dire che quello che fai con una Blaser R 93 (R8) lo fai con una Bergara B 14 e similari, forse con meno problemi, perché se si dovesse rompere una B14 (non vedo comunque come) la rottami e ne comperi una nuova, ma se dovessi avere dei piccoli problemi con una Blaser il discorso sarebbe molto diverso. Perché solo per una testina otturatrice di ricambio mi hanno chiesto quasi 400 euro!. Ammetto che il mio articolo è un pochino provocatorio, ma l’ho scritto proprio per suscitare un confronto SERIO, EDUCATO E OBIETTIVO con tutti i miei colleghi cacciatori che, come me, amano le armi belle, ma soprattutto ben fatte e funzionali… Faccio notare che IO le due armi in oggetto le posseggo ambedue e sono molto soddisfatto, sia dell’una sia dell’altra, ma mi da un po’ fastidio vedere delle povere persone, dei modesti operai costretti a fare dei sacrifici in casa pur di comperare una Blaser per seguire la moda che spesso gli viene impostata dagli amici, per evitare di essere derisi, presi in giro se non addirittura emarginati. E’ ovvio che poi, come in tutti i campi, le possibilità economiche, il gusto e le scelte personali prevalgono sempre, ma per piacere non facciamoci dei pregiudizi e non critichiamo chi non la pensa come noi, ricordiamoci sempre che ognuno è libero di fare, comperare ed usare quello che vuole!
Marco Benecchi
da Marco Benecchi x Robertino
21/01/2024 17.16
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Re: Via col vento! hah ah aha ah ahahha bergara h ahahaah si si ottima ah ahahhahahaahah da Robertino
20/01/2024 1.41
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Re: Via col vento! @Benecchi, dai un' occhiata alla nuovissima Bergara Wilderness SIERRA. Io l' ho appena avuta in mano per diversi minuti e penso di comprarla. E' un bel upgrade del modello Hunter con parecchie cosette in piu' (calcio fatto ancora meglio e regolabile, scatto uguale a quello dei modelli superiori, canna piu' spessa con freno di bocca ben integrato e scanalata, otturatore scanalato ed azione meglio rifinita). Prezzo 990 euro a listino. Praticamente imbattibile. La fanno anche mancina. Purtroppo la scelta dei calibri e' limitata nella versione mancina. Per me o .308 o 6.5 PRC. L' avrei preferita in .270. da Flagg
19/01/2024 22.46
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Re: Via col vento! La battuta inizia dalle ore o9 prima non dovete romperca' zzzzo! da Loca
12/01/2024 14.20
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Re: Via col vento! Cicciaroli della domenica oleeeeeeee''' ciaccamentuccia da Loca
12/01/2024 14.19
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Re: Via col vento! Fate finta vi sta bene h ehehehe, purtroppo e' la verita' che non piace a nessuno. da h eh eh heheheheh
12/01/2024 14.18
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Re: Via col vento! Ma davvero esistono squadre che circondano una zona e i cani vengono slegati con alle SPALLE alcune poste? Ma chi sono i FESSI che restano a queste poste con i cinghiali che si ALLONTANANO???? Io resterei a nanna, al calduccio!! da Dario
11/01/2024 21.15
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Re: Via col vento! ...mi è piaciuto questo sunto costruttivo . Si capisce chi di caccia ne capisce .
Bravo Marco
ps: sorvoliamo sulle cazzate, perchè cosi' bisogna chiamarle , dei soliti o meno soliti guastatori da tastiera.
da Massy
10/01/2024 15.19
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Re: Via col vento! La maggior parte dei cinghiali si nutre di immondizia e oramai decine di volte mentre sono a caccia i cinghiali si avvicinano come cagnolini .e' tutto finito la caccia e' finita. la carne di tordi beccacce e cinghiali puzza di pesce . si salva un po' il colombaccio , le anatre puzzano di popo'. da Clark
10/01/2024 13.12
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Re: Via col vento! Bellissima descrizione purtroppo la poesia della caccia e' finita da tempo ,la carne puzza di fognatura e i canai sparano i cignali fregandosene delle poste. da Clark gable
10/01/2024 12.22
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