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17/07/2024 8.22 

 
Dopo quasi mezzo secolo di caccia, quando ormai credevi di aver visto tutto, ecco che ti capita di assistere ad una scena che ti fa ricredere su molte cose in fatto di attività venatoria, ma soprattutto in materia di.. ..balistica! Ma come al solito, per potervi raccontare fedelmente la cronostoria della mia avventura, dovrò partire dall’inizio. “Di veri amici ne ho pochi, ma quei pochi che ho me li tengo stretti!”. 


Questo proverbio, permettetemi di dirlo, credo di averlo inventato io, perché non mi è mai capitato né di sentirlo né di leggerlo in nessun’ altra occasione. Uno dei miei più cari amici si chiama Mauro. Entrambi siamo accomunati da una fortissima passione per la caccia, Mauro, in particolare, per quella al cinghiale in battuta. Il mio amico però ha fatto uno dei più grandi sbagli che possa mai fare un cacciatore: mettersi a ristrutturare casa in piena stagione di caccia! Purtroppo una serie di circostanze particolari l’hanno costretto a iniziare i lavori quando meno avrebbe voluto, ed io, che ho dovuto assistere “quasi impotente” alla sua sofferenza, un bel giorno ho deciso che doveva fare uno stop, che aveva davvero bisogno di svagarsi. 


Così lo spronai a lasciar perdere tutto, muratori, idraulici, pittori, etc. per un pomeriggio, e di andarcene a fare una bella posta serale al Re della Maremma. Nonostante non abbia mai amato appostare i grossi selvatici di sera all’imbrunire, preferendo l’alba mattutina, organizzai una cacciata in una zona abbastanza ricca di selvatici. La caccia di selezione in quel periodo era aperta a caprioli, daini e cinghiali, quindi ero ottimista sul fatto che saremmo riusciti a vedere qualcosa. Da qualche anno sto usando prevalentemente una sola arma per la caccia di Selezione, dal capriolo al cinghiale: la bella, onestissima carabina Bergara B 14 Green Hunter cal. 308 Winchester, dotata di ottica Delta Titanium 2.5 – 15 x 56 HD, con reticolo illuminato e corredata di cartucce ricaricate con palla Nosler Ballistic Tip da 165 grani. 
 
 



Nello zaino misi il mio binocolo 8 x 42 HD, un paio guanti in neoprene, i miei soliti due coltelli e qualche metro di robusta corda di nylon. Non faceva assolutamente freddo, così come abbigliamento optai per un completo mimetico giacca- pantaloni leggeri ma confortevoli. Con Mauro decidemmo di aspettare che il sole “abbrustolisse”, come dicono i toscani, stando appostati in una provvidenziale larga all’interno di un bosco fittissimo! Dato che conoscevo molto bene il territorio, trovai subito il posto ideale da dove avremmo potuto avere un ottimo campo visivo e un appoggio stabile da cui per poter sparare. 


Caricai la Bergara, l’adagiai sul bipiede e ci mettemmo in paziente attesa. Se si fosse presentato l’animale giusto avremmo deciso in armonia chi avrebbe avuto la voglia e il piacere di tirare. Conosco Mauro da sempre. Lo considero come il fratello minore che non ho avuto e sono convinto che anche lui ricambi i miei stessi sentimenti. Andiamo a caccia insieme da almeno trent’anni senza aver mai avuto un battibecco o uno screzio..mai, neanche una volta. E’ proprio il caso di dire che eravamo la coppia giusta, nel posto giusto al momento giusto. Pian piano che la luce si affievoliva ne approfittai per godermi estasiato i colori del tramonto mediterraneo. Con l’aria resa tersa dalla brezza serale lo spettacolo era davvero idilliaco. Non so a voi, ma a me il tempo al tramonto sembra essere un pochino accelerato. Ad ogni minuto che passava ci si vedeva sempre meno e con lo scemare della luce si affievolivano anche le nostre speranze di poter fare carniere. 


 
Dopo tantissimi anni di caccia a palla sono convinto di due cose: non disperare mai e, finché col cannocchiale della carabina si riescono a distinguere bene le sagome nel campo, c’è sempre speranza. Quella sera ad aiutarci fu il numero dei cinghiali che, quasi di corsa, entrarono alla spicciolata nel prato. Saranno stati una quindicina, ce n’erano di tutte le misure. Ma la luce era davvero ridotta al minimo, avremmo potuto contare su due tre minuti al massimo, così non perdemmo tempo. Sussurrai a Mauro di prepararsi al tiro ma viste le condizioni di luce e che l’arma che non era la sua, mi passò volentieri il testimone, non prima di avermi dato un piccolo, quanto superfluo consiglio: “ Non fare l’ingordo a cercare il più grosso che poi ce lo dobbiamo incollare, spara a quello che ti si mette meglio!”. E pensare che quelle cose gliele ho insegnate tutte io al mio allievo prediletto! Gli animali si trovavano a non più di un centinaio di metri, forse anche meno. Non ebbi modo di telemetrare la distanza perché il binocolo ce l’aveva al collo Mauro e non volevo perdere tempo a chiederglielo. Non gli dissi nulla, imbracciai subito la Bergara, mi misi in punteria e nel nitidissimo del reticolo del mio bel Delta Titanium 2,5 – 15 x 56 HD inquadrai subito una sagoma famigliare. Era perfetto a cartolina e della mole giusta così, come mia abitudine, misi il reticolo sul collo, subito dopo l’attaccatura con la testa, controllai che tutto fosse come avrebbe dovuto essere, poi .. strinsi il grilletto. Di notte non vedi mai dove va a finire il colpo, ma se hai le orecchie buone e non usi un freno di bocca, puoi affidarti al rumore che provoca la palla quando colpisce l’animale per conoscere l’esito del tiro. E’ un rumore inconfondibile, non ti puoi sbagliare. Infatti, il tanto sperato “wonk” mi arrivò distintamente, seguito un attimo dopo da Mauro, che col binocolo agli occhi aveva seguito tutta la scena: “Preso. E’ caduto”. Perfetto, era fatta, anche stavolta eravamo riusciti a concludere bene l’azione di caccia.
 
 
 
La nostra passione è infinita, e su questo non ci sono dubbi, ma anche il tepore del focolare domestico ha sempre il suo atavico richiamo. Quindi, per non perdere tempo e cercare di far ritorno a casa per la cena, scaricai la Bergara, la riposi nel fodero, raccogliemmo tutte le nostre cose e andammo a recuperare il cinghiale abbattuto. Ma come arrivammo sul posto trovammo una sorpresa.. il cinghiale non c’era più, almeno non sull’Anshuss dove aveva ricevuto il colpo. Quasi all’unisono Mauro ed io esclamammo: “ E ora dov’è andato?” Sbagliare un selvatico è umano e ammesso, ma lasciarlo ferito nel bosco non rientra nel mio modo di vedere la caccia. Accesi la mia potente torcia tascabile Fenix e feci una rapida panoramica della zona individuando, subito l’animale ritto sulle zampe guardingo ad una decina di metri da noi. Capii immediatamente che dovevo averlo preso troppo alto, alla apofisi, e che il colpo era tutt’altro che mortale. Se fossi stato armato avrei avuto tutto il tempo per replicare il tiro e abbatterlo definitivamente, ma per non averla d’intralcio durante il recupero (oltretutto in salita!) avevo lasciato la Bergara nel suo bel fodero addirittura nel punto dove eravamo stati appostati. Il cinghiale era fermo, immobile, evidentemente indeciso sul da farsi, abbagliato dalla potente luce, così sussurrai a Mauro di tentare di aggirarlo e poi cercare di finirlo col pugnale. Cosa fattibile ma di certo non facile, specialmente con un animale adrenalinizzato di circa una settantina di chili. Mauro, calmissimo, mi rispose: “ Tranquillo, tienigli il faro addosso che ci penso io”. Non ebbi neanche il tempo di ipotizzare che possibile soluzione avesse deciso di adottare che vidi una grossa pietra volare verso il cinghiale e centrarlo perfettamente sulla fronte… fulminandolo!! Corsi subito verso il selvatico per “accorarlo” col coltello, ma da come scalciava credo che fosse già bel e morto. In tantissimi anni di caccia non mi era mai capitato di assistere ad una scena simile, ad un abbattimento così istantaneo con una pietra lanciata da una certa distanza. Non sapevo che Mauro avesse anche quelle straordinarie capacità, nonostante fosse noto che gli Allumieraschi (così si chiamano i nativi di Allumiere, il paesino laziale arroccato in mezzo ai monti della Tolfa noto per le sue cave di allume!), fossero tutti burberi e rudi. Mi venne da pensare che Davide dovesse aver fatto più o meno alo stesso modo con Golia! Roba da matti. Comunque, come dice il proverbio, tutto è bene quel che finisce bene, e mentre trascinavamo il cinghiale verso la macchina ridemmo e scherzammo come solo due carissimi amici fraterni sanno fare. L’ultima battuta che feci credo fosse la più simpatica… “Perché quest’anno, quando verrai a Cacciarella, invece della BAR calibro 308, non ti porti uno zaino pieno di sassi?”


Marco Benecchi
 
 
 
 


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24 commenti finora...

Re: Come Davide contro Golia!

Avete ragione "più o meno" tutti e due...
Rambocchio e 300 WM...

E la grandissima gamma di calibri esistente ne è la dimostrazione...
Altrimenti perchè servirebbero calibri più potenti di altri..?

Innanzi tutto c'è da sottolineare la netta differenza che c'è tra in cervo "italico" da uno del Centro Europa..
A volte può essere anche di oltre un quintale di peso...
Poi c'è da considerare anche le distanze di tiro...
Etc etc..

Il discorso SECONDO ME è invece un altro...
La scelta del calibro in funzione del selvatico da cacciare..
Quando decido di andare a caccia di cervi ci vado col 300 WM, col 300 Weath o meglio con l'8 x 68 Shuler.....

Ma se avessi in casa SOLO una carabina calibro 308 ci andrei ugualmente..
Facendo MOLTA attenzione alla distanza di tiro, al tipo e peso di palla e all'accuratezza del colpo...

E' ovvio che se un cacciatore decidesse di acquistare una carabina per cacciare prevalentemente il cervo la prenderebbe dal 7 mm RM in su....

Saluti
M

da Marco B  22/07/2024 6.03

Re: Come Davide contro Golia!

Col 308 w ne ho contati presi e stecchiti in vita mia di cervi circa 80 ,sempre recuperati ,come fai a sbagliare con queste ottiche che abbiamo a disposizione devi essere proprio handicappato per non piazzare la palla su di un cervo.

da Rambocchio  21/07/2024 22.26

Re: Come Davide contro Golia!

un cervo con il 308 può cadere ma se piazzi la palla male ADDIO ! un cervo ferito è capace di fare chilometri io non rischierei meglio un 300WM OPPURE un bel Weatherby 300 ! Quando gli arriva la palla 180 /200 dove arriva arriva lo spezzi! Parlo di maschi da trofeo al bramito in selezione è un'altra cosa, sono cacce diverse. per le femmine e piccoli il 308 va benissimo ma perchè rischiare???

da 300WM  21/07/2024 18.31

Re: Come Davide contro Golia!

Di DELTA Titanium 2,5 - 15 x 56 HD ne ho 4...
Con ambedue i reticoli..4AS e il 4ASB..
Sulla Bergara308 ho il "normale" 4 AS...
E mi ci trovo benissimo.
Saluti
M

da Marco B x Filippo  21/07/2024 5.15

Re: Come Davide contro Golia!

Marco che reticolo hai sul Delta ?

da Filippo  20/07/2024 18.38

Re: Come Davide contro Golia!

Si Marco grande blog tutto perfetto ma purtroppo anche quaì invaso colonizzato da maschi che lo prendono nel c ulo e sarebbero da rinchiudere alla asl

da Antico  20/07/2024 12.04

Re: Come Davide contro Golia!

LA MELONA sembra scema

da dini  20/07/2024 10.19

Re: Come Davide contro Golia!

Sono anche un poco porcedduzzu recchiuluzzu

da massy  19/07/2024 16.57

Re: Come Davide contro Golia!

No possiamo incontrarci dal vivo vorrei tanto ciuccciare qualche bel pesellun

da massy  19/07/2024 16.55

Re: Come Davide contro Golia!

Per tutti gli amanti della CACCIA e non per i provocatori....
Per Ritornare ai calibri per la caccia al Cervo..
Il buon Filippo sa BENE che qualcuno li ha atterrati anche con il 5.6 x 50 R Magnum
Come io SONO TESTIMONE DIRETTO di abbattimenti puliti con il 25.06 e il "tranquillo" 6,5 x 57 R.
Il diametro del proiettile come la potenza della munizione contano molto, ma i due fattori principali sono
1) Dove si piazza il colpo
2) per me ancora più importante La TIPOLOGIA DELLA PALLA!

Salutoni
M

da Marco B x TUTTI  19/07/2024 12.50

Re: Come Davide contro Golia!

Non sono io quello che critica di continuo senza motivi validi, evidertemente siete voi quelle che non hanno nulla da dire. Massy e Dao Banh siete due teste vuote. L' invidia e' una brutta bestia!

da Flagg  19/07/2024 8.18

Re: Come Davide contro Golia!

In effetti abbastanza arrogante e saccente !

Ma come si suol dire : me ne sbatto altamente le palle

Con individui del genere è la miglior medicina ....

da massy  19/07/2024 7.44

Re: Come Davide contro Golia!

Flagg tu di caccia ci capisci poco. E pure il modo di rapportarti agli altri è arrogante e maleducato. Dovresti essere internato in un campo di rieducazione cinese.

da Dao Banh  18/07/2024 20.25

Re: Come Davide contro Golia!

Non mi devi spiegare nulla. Punti di vista! Io, ho ricordi bellissimi da bambino della settimana tra Capodanno e la Befana, quando si ammazzava il maiale. Evidentemente siamo di estrazione diversa. Mio nonno materno era ed e' sempre stato il mio esempio: un contadino vecchio stile fino al midollo che conosceva latino e greco, avendo studiato in seminario per poi smettere. Saggio, onesto e lavoratore. Il resto e fuffa.

da Flagg  18/07/2024 18.55

Re: Come Davide contro Golia!

Torno al 308 per il cervo. Personalmente non ho esperienza; ma sono testimone di un abbattimento di un magnifico cervo danubiano (eravamo nel Transdanubio ungherese) che un collega cacciatore austriaco ottenne con un modesto (si fa per dire...) 270 winchester. Il cervo sulla bascula ha fatto registrare 202 Kg, ma era stato eviscerato, privato del collo - testa e relativo trofeo (sedici punte) e dei garretti. Immagino che il peso vivo non fosse lontano dai tre quintali... Se non ricordo male mi pare avesse utilizzato una RWS Kegeslspitz. Con questo voglio dire che conta il piazzamento, un 308 basta e avanza!

da Filippo 53  18/07/2024 18.01

Re: Come Davide contro Golia!

No Flagg , non sono diventato suscettibile.

Solo che scindo , forse errando , un 'azione di caccia con la soppressione di un animale in un castro o poco più.
E i dettagli di quest'ultima azione non mi entusiasmano .
Il perchè non ho bisogno di spiegartelo..credo !

da massy  18/07/2024 17.25

Re: Come Davide contro Golia!

Perche'? Sei diventato suscettibile come gli ani-malati? Anche la storia raccontata da Benecchi va nei dettagli. Devo presumere che non ti piace?
Beh, per quanto mi riguarda, i dettagli invece sono importanti per evidenziare una buona pratica (perche' non c'e sofferenza e non si rovina l'animale) volta al sostentamento proprio e famigliare. L' unica dfferenza e' che al cinghiale prima sparano e poi lo prendono a sassate, il maiale comincia con una tranvata in fronte e finisce con il coltello.

da Flagg  18/07/2024 14.41

Re: Come Davide contro Golia!

ma puoi anche evitare di entrare nei dettagli....

da massy  18/07/2024 13.52

Re: Come Davide contro Golia!

Avete mai visto come i contadini usavano (e forse usano ancora) ammazzare il maiale nel Nord-Est europeo? Lo attirano con un po' di cibo all' aperto dove vogliono che caschi curandosi di farlo restare tranquillo, una bella mazzolata in fronte mentre e' intento a sgranocchiare e poi lo scannano mentre e' completamente privo di sensi. Bastano due persone.

da Flagg  18/07/2024 13.36

Re: Come Davide contro Golia!

Grazie del complimento...

Il NOSTRO Blog è nato tantissimi anni fa per fare incontrare appassionati di Caccia, Armi, Munizioni e anche di cani....
Poi magari, "ogni tanto", ci ritroviamo anche qualche Simpaticone che (beato Lui!) non sa come passare meglio il tempo...
Ma tutto sommato, per la maggior parte, è frequentato da persone perbene vai..
Un caro saluto
M

da Marco B x Antico  18/07/2024 5.35

Re: Come Davide contro Golia!

Grande Marco grande blog interessantissimo .

da Antico  17/07/2024 18.39

Re: Come Davide contro Golia!

Un cinghiale a sassate!!! O accorci il pesce o fo una strage!!

da Carlo C.  17/07/2024 17.13

Re: Come Davide contro Golia!

Userei il 308 per il cervo?
Certo che si, tranquillamente!
Anche per cacciare i cervi pannonici ungheresi di oltre 2 quintali abbondanti di peso..
Se ti dovesse capitare di andare su you tube digita:
Marco Benecchi Caccia al cervo in Ungheria con palle Hasler...
Dove un caro amico usa delle munizioni 308 preparate da me con palla Hasler monolitica
Io, che sono un povero vecchio nostalgico - tradizionalista....,
magari avrei usato delle classiche Nosler Partition da165 grani se non addirittura da180....
Pesi di palla specifici per forti penetrazioni...
Oppure delle RWS TUG - Uni Classic, KS, SPEER Gran Slam, Swift A-Frame o similari!
L'avrò scritto un centinaio di volte....
Ricordi la foto del precedente articolo con il Tableau di cinghiali e alci?
Bhe il mio vicino di posta, un arzillo vecchietto estone, fulminò una grossa alce femmina col suo vetusissimo Tikka in calibro 308 W con palla SP Sellier & Bellot (credo una delle munizioni più economiche sul mercato).. da 180 grani!
Tranquillo che fino a200 mt lo abbatti pulitamente..
A patto di saper piazzare la palla in modo soddisfacente in zona cardio polmonare!
Salutoni Marco

da Marco B x Andrea  17/07/2024 15.41

Re: Come Davide contro Golia!

Ciao Marco useresti il 308 win per sparare al cervo? Con quale munizione e fino a quale distanza?
Un sincero saluto
Con stima

da Andrea  17/07/2024 12.02
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