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ago23 23/08/2024 8.35
Prima di iniziare un discorso sull’uso delle famose Torrette Balistiche - ormai onnipresenti su quasi tutti i moderni cannocchiali in commercio - che attualmente fanno moltissimi cacciatori a palla italiani, vorrei farvi leggere una delle ultime lettere che mi ha scritto il mio carissimo amico Emanuele Tabasso, purtroppo scomparso da poco: Buongiorno Marco,
ho letto solo l’altro giorno l’articolo che mi hai mandato e non posso esimermi da un ideale, vigoroso abbraccio per quanto hai scritto. Forse qualche produttore di ottiche ti guarderà un po’ di storto, ma io sono perfettamente d’accordo con te: smanettare sulle torrette, anche se di Schmidt & Bender, Zeiss, Swarovski, Leica oppure Leupold e Night Force può andar bene per giocare al poligono, ma a caccia proprio no. L’impiego poi di ingrandimenti sopra i 15x mi pare che stravolga il senso della caccia. Pensa che fino a una diecina di anni fa ho sempre impiegato su una Sauer 80 in 7 mm Rem. Mag. con sopra un Nickel 6x42 con reticolo 4 e barrette spessotte, alla tedesca, e i camosci a 300 m erano alla portata, in qualche caso anche a 350. Poi, causa calo di vista, son passato a una Mauser 94, stesso calibro, con uno S. & B. 2,5-10x56. Ho avuto belle soddisfazioni da una Winchester 70 Classic Sporter nell’ottimo e desueto .264 Win. Mag. con qualche scorno a causa dell’ottica che ho montato: una vecchia Weaver 4-12x50, ottima per la meccanica che metti a punto e poi non tocchi più, ma carente nei vetri ottici con riflessi e altre magagne che ora non sono più ammesse, specie dal mio occhio. Oggi tali entità fanno sorridere, ma son contento di esser vissuto in quei periodi in cui ci si affidava a cartucce con traiettoria tesa come la 6,5x68 Shuler, la 7x66 Vom Hofe e poi la 7 mm Rem. Mag. calcolando a occhio la distanza e usando le due barrette orizzontali del reticolo quale rudimentale telemetro, mirando poi un po’ più su o un po’ più giù nella sagoma del selvatico, tenendo conto della quota e dell’angolo di sito, solitamente favorevoli nei tiri più lunghi. La mia regola rimane di dividere mentalmente il fianco dell’animale in tre fasce e mettere la croce in una di queste: con i fattori sopra citati anche a 300/330 m non son mai andato a mirare a filo schiena. Le ricariche dell’amico Carlo con palla Nosler Ballistic Tip da 140 gr escono a 1028 m/sec con il freddo e ben a 1040 con il caldo, quindi ti lascio immaginare quanto sia piatta la traiettoria. Oggi nel Mauser 94 mi ricarica le Hornady A-Max da 162, altro bel missile con grande tensione: sì, la palla è da tiro, ma basta non farlo sapere ai camosci e quando ci dai dentro vengono giù senza sofferenze. Spero di incontrati presto. Un cordiale saluto e sempre in bocca al lupo
Emanuele.
Non me la sento di commentare cosa mi ha confidato il carissimo e insostituibile Emanuele, perché sarebbe quasi sacrilego. La sua è stata una lettera molto intima, dove ha espresso i suoi gusti in fatto di armi, di calibri e soprattutto di ottiche e di tiri a lunga distanza. E’ stato un piacevolissimo dialogo epistolare tra due vecchi cacciatori dai capelli bianchi, ma che avevano insieme oltre un secolo di esperienze balistico – venatorie sulle spalle! Io, dopo aver praticato una infinità di sport ed esercitato quasi tutte le cacce del mondo, quasi senza accorgermene mi sono ritrovato….Blogger, chissà, forse anche Influencer! Curioso vero? Ammetto che è stata, e lo è tuttora, una bella esperienza poter raccontare le mie opinioni personali e confrontarle con quelle degli altri. A volte in armonia, altre volte un pochino meno, perché si sa, c’è sempre qualcuno che proprio non lo vuole capire che non tutti la pensiamo allo stesso modo. Oggi, nel magico, meraviglioso mondo della caccia a palla, uno dei dilemmi più frequenti da risolvere, uno degli argomenti più spinosi sui quali confrontarsi è senza dubbio: “E’ meglio avere un cannocchiale munito di torrette regolabili compensatrici di caduta oppure no?”. Desidero chiarire subito che io sono totalmente sfavorevole all’uso delle torrette, non perché siano degli accessori inutili o magari perché sia prevenuto sulle innovazioni tecnologiche, tutt’altro, ben venga tutto quel che possa tornarci utile ad eseguire un abbattimento pulito e corretto.
A me le torrette balistiche non piacciono per il semplice motivo che non mi servono e non mi sono mai servite. Poi, essendo un Perito Meccanico diplomato negli anni 70 e quindi della vecchia scuola, non ho mai avuto troppa simpatia per gli strumenti di precisione soggetti a frequenti manipolazioni. Praticando da una vita la caccia di selezione a caprioli, daini e cinghiali in Maremma, quella ai camosci in Alta Montagna e quella ai grossi selvatici Nord Americani, Asiatici e Nord Europei, non ho mai sentito il bisogno di dover compensare drasticamente la mia linea di mira. Ho sempre preso la mira utilizzando i reticoli 4 – 4 A e Plex dei vecchi cannocchiali e ora anche quelli più moderni TDS 4 BRi, dotati di linee e punti di riferimento sull’asse verticale della croce. “Marco, il camoscio è bello lungo, mi raccomando, miralo filo schiena. Anzi no, meglio dargli ancora due – tre dita sopra!”. Quante volte ho sentito questa frase sussurratami nell’orecchio dai miei accompagnatori, specialmente quando i telemetri ottici a sovrapposizione d’immagine erano ancora pressoché sconosciuti e quei pochi a laser che si trovavano in giro costavano quanto una utilitaria usata. Oggigiorno è possibile effettuare abbattimenti netti e puliti a distanze impensabili, addirittura alla soglia di un chilometro. Personalmente il tiro a lunga distanza lo giustifico soltanto in casi eccezionali, come ad esempio quando c’è da finire un capo ferito, quando non esiste nessuna possibilità di ridurre la distanza che ci separa da un particolare capo da abbattere, oppure quando stiamo cacciando prede importanti all’estero ed è l’ultimo giorno di caccia. Un tiro contro un selvatico vivo è sempre una cosa seria e quindi non deve essere mai improvvisato. Più o meno è la somma matematica di alcuni fattori, come l’esatta conoscenza della traiettoria del calibro utilizzato, la valutazione corretta della distanza, il giusto calcolo dell’angolo di sito (quando si spara verso il basso o verso l’alto con un’inclinazione superiore ai trenta gradi), l’eventuale presenza di venti trasversali ed anche la rarefazione dell’aria. Ovviamente è necessario disporre di un’arma estremamente precisa, camerata in un calibro potente e radente, di un’ottica a forte ingrandimento, almeno 12 x, di un appoggio stabile e sicuro ed inoltre è necessaria una grande esperienza pratica. Insomma, per eseguire abbattimenti netti e puliti a lunga distanza, oltre ad un’attrezzatura adeguata, bisogna avere anche parecchio allenamento fisico e psichico, sia al poligono sia sul terreno di caccia. La canonica taratura a duecento metri è sempre valida, ma se prevediamo di sparare sensibilmente più lontano, occorrerà verificare la traiettoria del proiettile anche a distanze notevolmente superiori. Vorrei sottolineare le parole “Verificare Molto Bene” le traiettorie dei nostri proiettili alle varie distanze a “FUOCO” sul terreno, poligono o campagna aperta che sia, e non consultando vecchie o nuove tabelle balistiche o modernissime App sugli smartphon. In teoria, ma molto meno nella pratica, sarebbe possibile sparare ad un capriolo o ad un cinghiale da notevole distanza, che so, almeno fino a 500 - 600 metri, ma occorrerebbe conoscere alla perfezione il calo del proiettile impiegato, del NOSTRO proiettile sparato nella NOSTRA arma, cosa che in molti non sanno. Esistono dei validissimi Armaioli (non armieri intendiamoci bene!), come i fratelli Nicola e Samuel Zentile di Romallo (TN) che sono in grado di offrire al cliente un servizio “All Inclusive” super completo, che comprende preparazione dell’arma, montaggio accuratissimo del cannocchiale, scelta della munizione originale oppure la ricarica giusta per poi procedere con il collaudo finale al poligono alle varie distanze di tiro , con stesura della relativa tabella balistica alle varie distanze di tiro.
Ed ecco che ora entriamo nel vivo del nostro discorso. Nicola e Samuel personalizzano le torrette balistiche che montano, considerando tutti i fattori in gioco. Nella mia lunghissima carriera di cacciatore e di accompagnatore ho visto che ben poche persone sanno stimare ad occhio correttamente una distanza. Ho conosciuto cacciatori che giuravano di aver abbattuto un capo da 300 metri quando invece erano 180, come altri che erano convinti di aver fatto un bel tiro da 200 metri quando invece erano quasi 300. Oggi, con l’uso dei moderni telemetri, certi errori sono molto più rari, ma “l’Educazione Balistica Corretta” la vedo ancora molto carente. Degli amici sostengono che a me non piacciono le torrette balistiche perché sono un cacciatore esperto e un buon tiratore, mentre potrebbero essere d’aiuto al cacciatore giovane o al neofita! A me sembra invece il contrario. Il cacciatore esperto, dotato di tanta esperienza pratica “potrebbe” usare bene i compensatori di caduta, mentre il giovane apprendista credo che dovrebbe farsi le ossa con un buon 2,5 – 10 o un 3 – 12 x 56, imparando ad utilizzare il reticolo come rudimentale telemetro, senza azzardare tiri lunghissimi. E qui cascò l’asino perché, nonostante la crisi economica mondiale, chi decide di acquistare un buon cannocchiale di marca lo vuole da duemila euro in su e con un minimo di 20 ingrandimenti ed anche con la torretta balistica, perché gli è stata consigliata dall’amico pseudo-esperto o dall’armiere compiacente, senza spiegargli i pro e i contro di questo sofisticato accessorio. Dobbiamo ammettere che le torrette balistiche sono un grandissimo rimedio per le padelle. Non tanto per evitarle, anzi, quanto per “giustificarle”, perché è diventato un classico quando si caccia in compagnia giustificare un colpo sbagliato (magari anche facilissimo, da breve distanza!) dicendo che la torretta era messa sui 400 metri quando invece il tiro s’è svolto a 80. Inoltre, c’è anche da considerare il fatto che, per quanto noi possiamo essere degli abilissimi tiratori, sul terreno di caccia è molto raro riuscire ad ottenere l’appoggio perfetto, l’immobilità assoluta, quindi perché azzardare dei tiri talmente lunghi da richiedere l’uso delle torrette balistiche? Il novantanove per cento delle armi rigate in circolazione non spara bene, ma benissimo. Spesso sono in grado di ricamare delle fantastiche rosate in poligono, ma a caccia le cose sono molto diverse. Considero i canonici trecento metri come limite massimo, diciamo alla portata di tutti, almeno per chi ha una discreta pratica di tiro e un’eccellente confidenza con la propria arma, quindi, in questo caso, a cosa potrebbe mai servire una torretta balistica? Quando tutti i calibri più comuni utilizzati dai Selecontrollori dell’Appennino e dai cacciatori di Alta Montagna sono molto radenti! Prendiamo ad esempio un calibro 270 Winchester e un 7 mm Remington Magnum, ambedue tarati a duecento metri ; con delle palle di medio peso a trecento metri non hanno certo dei cali di traiettoria esagerati, sempre nell’ordine dei 15 – 17 cm. Ecco, ora qualcuno dovrebbe spiegarmi che differenza c’è tra il mirare un selvatico al centro del corpo oppure mirarlo poco sotto il filo della schiena? Senza se e senza ma… con la certezza matematica che la taratura è sempre la stessa, quella iniziale, perché le ghiere di regolazione sono belle chiuse, sigillate, contro polvere, umidità ed altro. Invece c’è gente a cui questa comodità non piace, che nel momento cruciale del tiro, magari all’imbrunire o quando ancora non è sorto il sole, deve illuminare la torretta con la luce del cellulare per controllare dove l’aveva posizionata l’ultima volta… In gioventù, quando ancora eravamo alle prime armi ed i selvatici erano molto più numerosi, sparavamo a braccio libero, appoggiando il gomito sul ginocchio, su una staccionata, sul filo spinato di una recinzione, sul manico di un coltello piantato ad un albero, addirittura abbiamo anche sparato usando come appoggio la schiena del compagno di caccia. Facevamo più padelle e ferimenti che abbattimenti netti e puliti, ma a chi importava? Tanto l’animale sbagliato oggi l’avremmo riavuto a tiro l’indomani. Poi le cose sono cambiate, è subentrata l’esperienza, le responsabilità, l’etica venatoria, il buon senso ed anche un certo benessere economico. Abbiamo acquistato armi più precise, ottiche più luminose, munizioni più prestanti e soprattutto ci siamo abituati a sparare sempre più spesso e sempre meglio. L’esperienza ci ha insegnato a piazzare con precisione una buona palla per avere un abbattimento perfetto entro certe distanze. A chi è in grado di farlo ben oltre, non possiamo che fare i nostri migliori auguri, raccomandandogli però di andare sempre sul posto a controllare l’esito del tiro, anche se qualche rara volta il selvatico si allontanerà apparentemente illeso.
Marco Benecchi Tags:33 commenti finora...
Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Le torrette non dico indispensabili ma offrono un grande aiuto per chi spara in un certo modo da Unter tylo
08/09/2024 17.30
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Si pensate alle torrette... la meloni nel bunker con la figliavallestero e noi in guerra tutti morti con la russia. da melonistronxaborgatara
07/09/2024 11.46
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Continua il problema lupo roma nord non dico invasa dai lupi ma poco ci manca!!!! capena fiano monterotondo e via tiberina castelnuovo di porto lupo a volonta' cinghiali non ne parliamo proprio da quanti se ne vedono! da Franco
05/09/2024 13.02
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Grande ADELIOOOOOOOO ,poesia .E ci fa anche ben sperare Adelio ha mangiato di tutto e fumato a volonta' ultranovantenne. da Antico
05/09/2024 11.16
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Buongiorno, "Dall'Allodola all'elefante" è il titolo del bel libro di Adelio Ponce De Leon, Che ho autografato dall'Autore e che consiglio di leggere a tutti.... Poi volevo dirti che ho conosciuto un famosissimo Safarista italiano di fama mondiale, che ha ovviamente abbattuto anche qualche elefante Bhe.. una volta mi confidò che comunque la sua caccia preferita era quella proprio alle allodole, come faceva da bambino con il padre, quando partiva da casa con la civetta nella gabbietta.....
Saluti M
da Marco Benecchi x Remo
05/09/2024 5.49
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? anche l'allodola e l'elefante uguali ...uno vale uno---5 stalle filosofia da Remo
04/09/2024 13.28
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Caccia al cervo o migratoria si equivalgono da News
30/08/2024 19.01
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Per un animalaro Cervo e Tordo uguali sono. E sparare a Bambi per loro e’ grave come sparare a un tordo. Qualcuno pensava di salvarsi con la ciofeca della caccia di selezione? Sbagliava i suoi conti: le firme sono state raccolte dal WWF e da altre associazioni, non solo da qualche gattara. da News
28/08/2024 5.13
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? 68mila kollioni che hanno tempo da perdere. Presto finira' anche questa moda ridicola di raccogliere firme anche per andare a cagare.... Cosa c' entra la caccia al cervo con la caccia alla migratoria? Solo un ritardato ignorante puo' pensare di connettere due cose che non c' azzeccano nulla. da x questo qui sotto
27/08/2024 21.14
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? IN ABRUZZO 68.000 FIRME RACCOLTE IN POCHE ORE CONTRO LA CACCIA DI SELEZIONE AL CERVO. CHI PENSAVA DI ESSERE AL SICURO MOLLANDO I MIGRATORISTI È SERVITO: VOI SPARATE A BAMBI! da News
27/08/2024 20.54
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? @Contro questo tipo di caccia, cosa frega all' esercito ed alla polizia di caccia? Risposta: NULLA. E' come paragonare le mele alle pere....non c' azzecca nulla, appunto. Sicuramente non sei un cacciatore ma solo un troll beota che ha tempo da perdere scrivendo baggianate senza ne' capo ne' coda. da Contro i dementi
27/08/2024 20.52
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? La caccia va data in mano solo alle forze di polizia ed esercito. da Contro questo tipo di caccia
25/08/2024 12.31
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? quello che non capisco è perchè un cacciatore di bekke si intrufola dentro un blog di professionisti di caccia a palla esprimendo opinioni insulse da Paolo
25/08/2024 8.05
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Meglio le corna che li cervi io le tengo da Piero
24/08/2024 17.19
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Io piglio porto a casa e me frega stocaz dele torrette e delli cannocchiali , fino a 150 metri piglio de stoccata una bottiglia di plastica da Bruciasiepi
24/08/2024 17.18
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Appunto, qui se uno non ha fretta ha il tempo di usare una torretta. da Flagg
24/08/2024 17.05
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Scusi Flagg ma chi ha parlato di tirare in fretta? Comunque posso garantire che con il mio rozzo sistema di padelle ne faccio davvero pochissime. Ripeto, non tiro quasi mai oltre i 300 metri. Entro questa misura gli errori sono proprio rari. Ma curo molto gli appoggi e mi prendo tutto il tempo necessario. Tanta salute da Filippo 53
24/08/2024 16.50
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Ma che se ne fa uno di 40 Cervi l’anno? da Piero
24/08/2024 16.36
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Io mi trovo d' accordo con Roby. Gia' tirare di fretta a 200 metri e' un errore in partenza, pur non dovendo toccare alcunche'. Poi i tiri linghi si fanno solo con la luce e percio' non sono necessari armamentari particolari. Oggi, dove la quasi totalita' delle ottiche decenti ha lo zero-stop, usare la torretta e' un problema solo per chi non sa fare un paio di moltiplicazioni. Quindi, non servono ne' reticoli astrusi ne' torrette balistiche vere e proprie. Nel caso, io preferisco la torretta balistica con il classico reticolo 4a. I reticoli pasticciati da tiro a segno non li sopporto. Le torrette tipo Zeiss, riproposte in maniera piu' semplificata ma sempre efficace fino a 400m sulle Steiner, sono quelle che preferisco. C'e' scritta proprio la distanza e percio', facendo tutto per bene, sono a prova di bomba.... da Flagg
24/08/2024 16.33
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Io invidio Alain Delon, Gigi Rizzi e George Best. Di abbattere 40/50/100 ungulati a 400/500 o 1.000 non interessa nulla. Preferisco una beccaccia al mese nei miei boschi. Ad maiora bruciasiepi. da Cacciatori falliti
24/08/2024 16.14
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Non c'è di che scusarsi, qui si confrontano pareri e opinioni per cercare di imparare qualcosa. Il primo camoscio che ho tirato (e abbattuto...), tanti anni fa, (una femmina, in Slovenia, ma allora il problema non si poneva perché le torrette balistiche non esistevano; avevo un 8x56 fisso) dato che si presentava con un angolo di sito esagerato l'ho mirato addirittura ... filo pancia, per due motivi: non volevo volare l'animale, e poi se il colpo fosse arrivato al centro della sagoma sarebbe risultato superficiale data l'angolazione. Certamente, con le diavolerie tecnologiche di oggi (telemetri compensatori e torrette) mi sarei comportato diversamente. Senza polemica, solo per contribuire alla discussione da Filippo 53
24/08/2024 15.55
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? sarò anche fallito , ma i miei 40 li tiro ogni anno, capisco la tua invidia ma ci sono abituato. al tuo contrario non ho mai avuto invidia di niente e nessuno mentre tu , sei malato di questa malattia dalla quale non si guarisce più. ciao invidioso... da Roby
24/08/2024 15.44
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Il cacciatore itaGliano non cambia mai, è sempre in lodolaio di merda! Parla di 40/50/60 ungulati l’anno come parlerebbe di 100 lodole al giorno! Parla di tiri a 400/500 metri (quindi nei confronti di animali ignari di essere cacciati) e se ne vanta pure. Siete rimasti bruciasieri dentro e non crescerete mai. da Cacciatori falliti
24/08/2024 15.15
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? le chiedo scusa , ma con il filo schiena ho visto più padelle che morti! Se non sono attrezzato mi avvicino. se non riesco non sparo. ma la roulette del filo schiena io non lo mai capito. chiedo scusa. non ho 71 anni ma non sono neppure un giovanotto, qualcosa capisco anche io. Weidmansheill da Roby
24/08/2024 14.42
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Caro Roby, io non ho dato consigli. Se lei preferisce tirare sempre sull'animale, e ottiene buoni risultati, continui pure così. Se le piace tirare ad almeno 400 metri, benissimo. Io ho altri gusti, ma sui gusti come è noto non si discute. Non capisco però cosa ci sia da sorridere sul fatto di tirare a filo schiena: alla mia età (71 compiuti) e quindi dopo vari decenni di caccia a palla posso assicurarle che ho avuto modo di abbattere diversi camosci e molti caprioli usando questo sistema, anche se le suscita non so se ilarità o commiserazione. Tanta salute da Filippo 53
24/08/2024 14.12
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Ma''''.. io vado a caccia da 50 anni solo con le mire metalliche e una carabina unico calibro che uso 308w centinaia di animali portati a casa. da Vecchio
24/08/2024 14.07
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? strano, sono passato dal rivoluzionario TDS della Swa alla torretta balistica delle otiche zaiss/ swa/ Leica e nightoforce senza troppi problemi, anzi con ottimi risultati. A differenza sua,, non vado a caccia 365 all'anno perchè ho altre passioni oltre la caccia ma i miei 40 ungulati misti li sparo ugualmente. Non cerco la distanza ma se capita , la provo. NON SONO UN ESPERTO ma me la cavo. in Ungheria a caccia dei femmine e piccoli andavano quando qua la gente non conosceva i caprioli ora non ne vale più la pena ma dovessi ritornare SOTTO I 400 METRI non sparerei un colpo , perchè che senso ha ? Filippo non ho mai fatto il filo schiena nella mia vita e mi fa "sorridere" chi lo fa. SI TIRA DENTRO LA BESTIA SEMPRE! da Roby
24/08/2024 13.52
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Caro Roby.. Io vado a caccia 365 gg l'anni a tutti gli ungulati presenti sul nostro territorio, anche in alta montagna (vedi l'articolo precedente!) e NON HO MAI sentito il bisogno delle torrette balistiche.. In compenso o conosciuto diversi cacciatori che dopo averle provate ne hanno ora il terrore! Un mio amico in Ungheria per fare 8 caprioli sparò CON LA TORRETTA 50 cartucce... Stava sempre a smanettare tanto che l'accompagnatore lo riprese parecchie volte-- Questione di gusti ovviamente Saluti M da Marco B x Roby
24/08/2024 11.53
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Salve Roby. Certamente funziona, la questione è capire se serve davvero. Come ho cercato di spiegare, io non la uso quasi mai. Sarà perché non mi capita di tirare oltre 300 metri. Entro questa distanza do ragione a Marco, filo schiena e via andare da Filippo 53
24/08/2024 9.42
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? siamo nel 2024 non all'età della pietra .la torretta balistica è una realtà FUNZIONALE . può piacere oppure no ma FUNZIONA E BENE. da Roby
24/08/2024 9.37
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Salve. La carabina nelle due foto (Blaser R93 in 300WM) è dotata di uno Swarovski 3/18x50, con la torretta balistica.preciso, per i più attenti, che nella foto con il cervo (un discreto quattordici punte) ha la sua bella calciatura in noce; in quella con l'ibex kazaco - prevedendo rocce - avevo montato una calciatura in fibra (altro piccolo vantaggio della R93...). Arma e ottica sono state acquistate nel 2009; e ho usato la torretta solo in due occasioni: in Ungheria, poche settimane dopo l'acquisto, su un altro cervo, tirato a 286 metri, dall'altana. Era la prima occasione e non me la sono fatta sfuggire, ho impostato sulla torretta una tacca in meno dei 300 metri, e nonostante le fosche previsioni del mio accompagnatore magiaro (aveva commentato vedendo il mio armeggiare sul cannocchiale con uno sconsolato "Katastrophe"!) l'animale, colpito perfettamente, ha fatto alcuni passi prima di stramazzare. In Kazakistan invece l'ibex della foto è stato tirato a oltre 300 metri (non ricordo bene, mi pare fossero 320, sono passati dodici anni) e anche in quel caso ho usato con successo la torretta. Non so dire se, applicando la tesi di MB (tirare a filo schiena) avrei avuto lo stesso risultato. Quello che so però è che poi non ho più avuto occasione di ricorrere alla torretta. Non ho detto una cosa che ritengo essenziale: avevo acquistato quell'ottica in previsione di cacce asiatiche più impegnative, dove le occasioni di tiro sono poche e a volte irripetibili, e credo che tirare a filo schiena non sia difficile, mentre tirare sopra l'animale diventa troppo aleatorio. Voglio dire che se avessi avuto l'opportunità di tirare un'argali a 400 metri la torretta sarebbe stata di grande aiuto. Poi purtroppo per problemi di salute non mi è stato possibile fare quel tipo di caccia (data l'altitudine) e quindi la torretta è stata inutilizzata. Per fare un discorso più generale, credo che la torretta balistica non vada demonizzata: ogni volta che ne ho provato la taratura in poligono ho avuto buoni riscontri, e quindi il terrore di Marco che spostando il reticolo si corra il rischio di sbagliare non lo vedo. Che poi se ne possa fare a meno, specie usando calibri radenti (io sono affezionato al 6x62) e se non si vuol tirare a distanze esagerate, è verità sacrosanta. Tanta salute da Filippo 53
23/08/2024 16.05
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Concordo in pieno, bravo Marco! da Vecchio cedro
23/08/2024 15.35
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Re: Caccia a palla: le torrette balistiche. Ne vogliamo riparlare? Grandi tutti e due !!! Marco e il signore in foto complimenti . da Antico
23/08/2024 9.34
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