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feb18 18/02/2025 
ORSI E LUPI. Diceva il grande giornalista Montanelli, che non c’è nulla di più inedito di una notizia già pubblicata. Succede la stessa cosa nel mondo degli studiosi del mondo naturale, ma non solo nel dare come notizie nuove cose già sapute e risapute, ma anche nel diffondere bugie e cose inesatte; specie quando queste bugie e inesattezza sono “politicamente corrette”, ovvero propalano tesi o idee che piacciono e che pertanto si pretende che siano credute come vere. Ecco come anche la prestigiosa rivista Io Donna, supplemento settimanale del Corriere della Sera, ha contributo e diffondere notizie tanto vecchie quanto false o inesatte o incomplete per quanto riguarda l’orso marsicano ed il lupo con il solito articolo filo animalista e per niente conservazionista come lo si vorrebbe far apparire. Sono apparse in Io Donna n. 7 del 2025 a firma della giornalista Luisa Brambilla, la quale ovviamente le diffonde prendendole per buone da chi gliele ha suggerite (Serena Frau di Salviamolorso.it): «Ai contadini, agli allevatori offriamo di installare gratuitamente i recinti elettrificati che proteggono orti, arnie e pollai […] raccogliamo la frutta matura dagli alberi, che attrae gli esemplari più confidenti […] E sa, per esempio, che in casi di danni al bestiame o coltivi i rimborsi arrivano in fretta, perché l’Ente Parco paga attendendo poi il bonifico della Regione […] ci sono episodi di bracconaggio […] stiamo costruendo una comunità a misura d’orso che favoriscono la coesistenza pacifica con l’animale». Ma lo sa giornalista che queste cose perlopiù si dicevano già cinquant’anni or sono? Lo sa la giornalista che facendo quanto suggerito si spingono gli orsi ad allontanarsi sempre più dall’area protetta del Parco Nazionale d’Abruzzo alla ricerca proprio di tutte quelle risorse alimentari di origine antropica di cui si erano cibate per miglia di anni, e alle quali con i suddetti provvedimenti gli si impedisce di fruirne? Cosa che, appunto, li spinge ad andarle a cercare in aree sempre nuove e più lontane dall’area protetta, dove esse sono ancora loro disponibili non essendo impedite dalle suddette “chiusure”? E, peggio, spingono gli orsi ad andarle a cercare nei paesi, avendo abbinato all’uomo la presenza di quelle risorse; per cui gli orsi le vanno a cercare dove vive l’uomo? Lo sa la Giornalista che i danni è da sempre che in realtà non vengono quasi mai pagati, vengono pagati con ritardi pazzeschi, spesso contestando e cavillando sulla richiesta di danni, e poi, MAI pagandoli al 100% reale? E che è proprio per questo che contadini e allevatori protestano da sempre, e lo hanno ancora fatto lo scorso anno scendendo addirittura fino alle porte del potere politico romano? Lo sa la giornalista che in realtà nella storia del Parco Nazionale d’Abruzzo gli atti di bracconaggio VERO sono stati pochissimi? E che si è trattato quasi sempre di uccisioni per rivalsa per i danni subiti? Lo sa che la “comunità a misura d’orso” in Abruzzo è SEMPRE esistita, e che proprio a questo atteggiamento di amore verso l’orso da parte della gente d’Abruzzo si deve la sopravvivenza dell’orso marsicano? Lo sa che quello che manca da sempre è, caso mai, un’autorità a misura d’orso? Ovvero che sappia veramente risolvere i problemi di quest’animale? Lo sa che molti di questi problemi sono scaturiti proprio dalla sbagliata politica gestionale del Parco e dell’orso? Ad esempio, proibendo l’uso dei pascoli e disinteressandosi alle coltivazioni a perdere a favore dell’orso che potrebbero e dovrebbero sostituire il calo dell’agricoltura? Mentre invece sono stati spesi milioni di euro in inutile ricerche ed iniziative solo palliative per risolvere i problemi dell’orso, più con un occhio di riguardo verso il turismo che non alle VERE esigenze dell’orso? Per quanto riguarda il lupo, visto che le hanno citato la sana influenza della reintroduzione del lupo nel Parco Nazionale dello Yellowstone sulle popolazioni di erbivori e sulla biodiversità, lo sa che si sono ben guardati dal dirle, che sì, il lupo a Yellowstone e aree vicine vi è stato reintrodotto per le ragioni suddette, ma che quando i lupi sono diventati troppi e così i loro danni, le autorità americano (parchi compresi!) provvedono con gli abbattimenti per mantenere la loro popolazione a “misura di equilibrio naturale”? Quella misura che in Italia si critica, perché l’abbattimento del lupo è divenuto un tabù, unico paese del mondo?! È vero che il lupo “è un benefico per l’ecosistema”, ma condizione che la sua popolazione resti in equilibrio con le risorse faunistiche selvatiche e domestiche. Perché l’Italia e l’Europa centrale in genere, non sono né il Nord America né la Russia, ed anzi siamo paesi iper-popolati, iper-coltivati e iper–urbanizzati, dove è ovvio che la presenza del lupo non può lasciarsi al libero sviluppo della sua popolazione (oltretutto in gran parte formata da individui ibridati con cani e anche con sottospecie diverse di lupi: situazione che sta addirittura mettendo a rischio proprio la sottospecie endemica italiana? Gliele hanno dette queste cose? ALBERI E FORESTE. La nuova linea comportamentale dell’ecologismo di oggi, che tutto è meno che CONSERVAZIONE della Natura, che evita sacrifici economici ed anzi favorisce investimenti, è quella di piantare nuovi alberi per combattere il cambiamento climatico. E ciò abbinato al disinteresse dello stesso ecologismo alla difesa di alberi e foreste già ben presenti sul territorio. Eppure la logica ci dovrebbe dire che se un albero contribuisce all’assorbimento di CO2, molto più importante che mettere a dimora una pianticella (che qualcuno fa riprodurre, e poi cede ai “piantatori”, i quali li piantato su terreni che qualcuno ha messo a disposizione!), è impedire che vengano tagliati alberi già maturi e interi boschi, che invece vengono regolarmente abbattuti sotto gli occhi di tutti, e col silenzio di tutti… però si piantano nuove pianticelle! E poi attendiamo decenni affinché divengano alberi maturi e, quindi, in grado di assolvere al suddetto assorbimento! E sperando che poi, quando maturi, qualcuno non ne faccia un business di legname, come da tempo avviene in Brasile dove si distruggono foreste, ma poi vi piantano nuovi alberi! Ecco, è un atteggiamento che ha del perverso… o dell’ignoranza! Franco Zunino Segretario Generale AIW Tags:1 commenti finora...
Re: Ecologismo di maniera! Due esempi che dovrebbero far riflettere Approvo pienamente articolo del sig. ZUNINO, ma bisogna arrivare sui media Nazionali....e organizzare convegni con persone rappresentative speriamo che il vento cambi, ci sono troppi interessi sotto. Speriamo bene da antonio
20/02/2025
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