Logo Bighunter
  HomeCacciaCaniFuciliNatura
Editoriale | Blog | Eventi | Meteo | I Video | Sondaggi | Quiz | Le Leggi | Parlano di noi | Amici di Big Hunter | Amiche Di Big Hunter | Solo su Big Hunter | Tutte le news per settimana | Contatti | BigHunter Giovani | Sondaggio Cacciatori |
 Cerca
Archivio
<marzo 2025>
lunmarmergiovensabdom
242526272812
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31123456
Mensile
marzo 2025
febbraio 2025
gennaio 2025
dicembre 2024
novembre 2024
ottobre 2024
settembre 2024
agosto 2024
luglio 2024
giugno 2024
maggio 2024
aprile 2024
marzo 2024
febbraio 2024
gennaio 2024
dicembre 2023
novembre 2023
ottobre 2023
settembre 2023
agosto 2023
luglio 2023
giugno 2023
maggio 2023
aprile 2023
marzo 2023
febbraio 2023
gennaio 2023
dicembre 2022
novembre 2022
ottobre 2022
settembre 2022
agosto 2022
luglio 2022
giugno 2022
maggio 2022
aprile 2022
marzo 2022
febbraio 2022
gennaio 2022
dicembre 2021
novembre 2021
ottobre 2021
settembre 2021
agosto 2021
luglio 2021
giugno 2021
maggio 2021
aprile 2021
marzo 2021
febbraio 2021
gennaio 2021
dicembre 2020
novembre 2020
ottobre 2020
settembre 2020
agosto 2020
luglio 2020
giugno 2020
maggio 2020
aprile 2020
marzo 2020
febbraio 2020
gennaio 2020
dicembre 2019
novembre 2019
ottobre 2019
settembre 2019
agosto 2019
luglio 2019
giugno 2019
maggio 2019
aprile 2019
marzo 2019
febbraio 2019
gennaio 2019
dicembre 2018
novembre 2018
ottobre 2018
settembre 2018
agosto 2018
luglio 2018
giugno 2018
maggio 2018
aprile 2018
marzo 2018
febbraio 2018
gennaio 2018
dicembre 2017
novembre 2017
ottobre 2017
settembre 2017
agosto 2017
luglio 2017
giugno 2017
maggio 2017
aprile 2017
marzo 2017
febbraio 2017
gennaio 2017
dicembre 2016
novembre 2016
ottobre 2016
settembre 2016
agosto 2016
luglio 2016
giugno 2016
maggio 2016
aprile 2016
marzo 2016
febbraio 2016
gennaio 2016
dicembre 2015
novembre 2015
ottobre 2015
settembre 2015
agosto 2015
luglio 2015
giugno 2015
maggio 2015
aprile 2015
marzo 2015
febbraio 2015
gennaio 2015
dicembre 2014
novembre 2014
ottobre 2014
settembre 2014
agosto 2014
luglio 2014
giugno 2014
maggio 2014
aprile 2014
marzo 2014
febbraio 2014
gennaio 2014
dicembre 2013
novembre 2013
ottobre 2013
settembre 2013
agosto 2013
luglio 2013
giugno 2013
maggio 2013
aprile 2013
marzo 2013
febbraio 2013
gennaio 2013
dicembre 2012
novembre 2012
ottobre 2012
settembre 2012
agosto 2012
luglio 2012
giugno 2012
maggio 2012
aprile 2012
marzo 2012
febbraio 2012
gennaio 2012
dicembre 2011
novembre 2011
ottobre 2011
settembre 2011
agosto 2011
luglio 2011
giugno 2011
maggio 2011
aprile 2011
marzo 2011
febbraio 2011
gennaio 2011
dicembre 2010
novembre 2010
ottobre 2010
settembre 2010
agosto 2010
luglio 2010
giugno 2010
maggio 2010
aprile 2010
marzo 2010
febbraio 2010
gennaio 2010
dicembre 2009
novembre 2009
ottobre 2009
settembre 2009
agosto 2009
luglio 2009
giugno 2009
maggio 2009
aprile 2009
marzo 2009
febbraio 2009
gennaio 2009
dicembre 2008
novembre 2008
ottobre 2008
settembre 2008
agosto 2008
maggio 2008
aprile 2008
marzo 2008
febbraio 2008
gennaio 2008
dicembre 2007
novembre 2007
ottobre 2007
settembre 2007
agosto 2007
luglio 2007
giugno 2007
mar17


17/03/2025 

Quando una verità quasi antica viene infine rivelata! La politica della Wilderness, ovvero la linea filosofica di questo movimento o, in Italia, associazione, non è mai stata contraria alla caccia. Un’attività outdoor, come ormai si usa anche da noi definire le pratiche ricreative in natura o all’aria aperta (alpinismo, escursionismo, cicloturismo, equitazione, ecc.), che al pari di tutte le altre si concilia col rispetto del mondo naturale.
 
Per questo l’AIW non ha mai contestato il diritto di praticarla, come non contesta il diritto di praticare tutti gli altri sport ed attività. Purtroppo, almeno in Italia, un preponderante animalismo ha finito per fare ostracismo a questa pratica per la mera ragione che comporta l’uccisione di animali.
 
Una motivazione in realtà assai discutibile, perché, in forma indiretta anche tutti gli altri sport ed attività all’aria aperta se non ammazzano, fanno ugualmente morire animali (solo che chi li pratica spesso non lo sa o, peggio, finge di non saperlo per evitare di dover rinunciare ai loro egoistici ludici piaceri!). Succede quando agli animali selvatici si rende difficile, o finanche gli si impedisce, di riprodursi (vedasi il caso dei falchi e degli arrampicatori), o in inverno li si obbliga a stressanti spostamenti, o si costringe l’orso bruno marsicano a disperdersi e, quindi, a rendere difficoltosa l’incontro tra i sessi per la riproduzione, o spingendolo a spostarsi in aree dove non godendo più di accettazione da parte della gente locale se ne favorisce le uccisioni per paura o per rivalsa dei danni arrecati.
 
Per non dire del fatto etico che, non consentendo certi abbattimenti o facendo ridurre il prelevamento di selvaggina attraverso i vari divieti, si aumenta l’uccisione di animali di allevamento per le necessità alimentari. Perché, in pratica, ogni capo di selvaggina ucciso e macellato è un capo in meno di animale domestico allevato apposta per essere ucciso a scopo alimentare! Col fatto eticamente ancor più negativo, che se la selvaggina vive libera fino alla sua morte ed ha anche la possibilità di farla franca, gli animali domestici vengono allevati apposta in cattività, e così mantenuti fino alla loro uccisione, alla quale non possono in alcun modo sottrarvisi! Peccato che far capire questa distinzione etica a chi non va a caccia, e/o anche la aborre, non sia cosa facile. Ma non è cosa facile anche perché il mondo della caccia non ha nulla da contrapporre a propria giustificazione per il prelievo di animali selvatici che la legge gli consente di fare, ma che eticamente può essere (come è!) discutibile. Una motivazione che da quando l’AIW esiste ha sempre portato avanti cercando invano di farlo capire al mondo venatorio.
 
Purtroppo, diciamo noi, con ben poco successo e anche comprensione, ostinati come sono i cacciatori a pretendere che la società civile accetti passivamente il loro diritto alla caccia senza che essi diano nulla in cambio (a parte il saldo di una tassa). Cosa che non è accettabile, e che non potrà mai essere accettato. E proprio perché tocca l’aspetto etico-morale di ogni cittadino! Per giungere al senso del ragionamento scaturito dalla lettura del risultato dell’ultimo sondaggio in merito eseguito dalla società di consulenza NOMISMA su incarico della Federazione Italiana della Caccia, il cui risultato non può certo dirsi positivo per i cacciatori (solo “il 41% dei cittadini è favorevole alla caccia, contro il 48% dei contrari”), ecco un’analisi critica dell’AIW.
 
Innanzi tutto la soddisfazione di notare come il risultato primario del sondaggio confermi quanto l’AIW ha sempre intuitivamente dato per scontato pur senza quegli elementi di prova che oggi ci porta NOMISMA. Poi, il fatto che conferma quanto l’AIW ha sempre sostenuto, ovvero, che: o la caccia sarà in grado di contrapporre qualcosa di utile e condiviso per la società civile anche non cacciatrice, o sarà sempre osteggiata, nel senso che dovrà continuamente sentirsi criticata e vilipesa e con continue richieste di abolizione!
 
Una visione/intuizione dell’AIW che è stata anche dimostrata dallo stesso sondaggio di NOMISMA, quando nel suo commento ai risultati asserisce che «Le principali critiche mosse al settore riguardano il non contribuire a mantenere vitale l’ecosistema e la natura (58%), il non prendersi cura dei luoghi in cui si caccia (55%), il non contenere il fenomeno del bracconaggio (50%), il non rispettare leggi e regole (48%) e il non essere attenti a conservare la biodiversità (44%)».
 
E particolare importanza va data al: “non contribuire a mantenere vitale l’ecosistema e la natura, non prendersi cura dei luoghi in cui si caccia, non essere attenti a conservare la biodiversità”! In pratica, tre percezioni che si possono racchiudere nell’ostinata e ormai annosa proposta/richiesta a che il mondo della caccia contribuisca alla politica delle Aree Wilderness, la cui designazione racchiude proprio, e potrebbe dare, una concreta risposta e/o soddisfazione alle tre succitate critiche!
 
Ripetiamo, purtroppo il mondo della caccia ha sempre avuto il terrore, e anche quasi la vergogna (quasi un tabù, farlo!), di occuparsi della difesa dei propri territori di caccia (da non confondersi con la gestione degli habitat, che tutt'altra cosa, non poche volte anche criticabile!), mentre è proprio questo che potrebbe e dovrebbe fare la differenza, come indicò Aldo Leopold quando diede corpo alla prima Area Wilderness del mondo, scrivendo che essa doveva essere: «Una distesa ininterrotta di ambiente preservato nel suo stato naturale, aperta ad una caccia e ad una pesca legittime e lasciata priva di strade, sentieri modernizzati, strutture turistiche ed altre opere dell’uomo».
 
Oggi NOMISMA, costretta a farlo grazie alla decisione di Federcaccia di incaricarla del suddetto sondaggio, ha dimostrato – rivelato – come anche in Italia quell’ormai quasi antica verità espressa dalla visione del grande ecologista, forestale, biologo, cacciatore e conservazionista, sia l’unica via che potrà condurre la società civile ad accettare la caccia e, quindi, a salvare la caccia! La stessa NOMISMA nel suo sondaggio ha rivelato come se in Italia i praticanti la caccia sono in regressione, nelle nazioni dove il mondo della caccia si occupa anche e proprio delle suddette “mancanze” i cacciatori sono in aumento (e la caccia non è osteggiata, come ad esempio avviene negli USA, dove i cacciatori possono finanche agire in aree protette).
 
 
Franco Zunino
Segretario Generale AIW

Tags:

Tuo Nome:
Titolo:
Commento:


172.70.130.51
Aggiungi un commento  Annulla 

Cerca nel Blog
Lista dei Blog