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giu4 04/06/2010
Il futuro della caccia, della nostra eterna passione è nelle nostre mani, quindi per evitare l'autoestinzione va fatta una inversione. Serve l'impegno di tutti per riunire le frammentazioni che gravitano attorno al mondo rurale, la base deve farsi sentire, e indirizzare le proprie associazioni venatorie ad unirsi sotto un solo coordinamento, seppur mantenendo il proprio status. Proviamo ad immaginare: cacciatori, agricoltori, allevatori, pescatori e commercianti del ramo, uniti sotto un unico referente... il "Coordinamento della cultura rurale". Avremmo sicuramente più peso nelle contrattazioni, più spazi e risorse economiche nel controbattere i nostri detrattori, se ne guarderebbero bene i vari politici di turno nei violenti attacchi mediatici, il più delle volte volti alla disinformazione, ma che hanno effetti devastanti nella pubblica opinione, soprattutto quelle persone che vivono nelle metropoli con una cultura metropolitana che trasforma la loro voglia di vivere l'ambientalismo in prima persona, ma aimè il più delle volte senza conoscere la realtà dei fatti, ma solo guardando e giudicando l'azione finale. Il Presidente nazionale dell' ANUU dott. Marco Castellani, sta cercando in tutti i modi di mettere in evidenza ciò che unisce il nostro mondo, sarà una sfida molto difficile e il percorso pieno di ostacoli, ma se si vorrà dimostrare una volta per tutte la nostra maturità, dovrà prevalere soprattutto l'umiltà e l'intelligenza, sicuramente non l'interesse di bottega che per troppo tempo ci ha tenuti divisi. Il nostro compito oltre a lavorare sul territorio, deve essere anche quello di vigilare che le nostre associazioni facciano uso corretto dei nostri mandati, ma noi della base dobbiamo dimostrare di saper dare...ancora prima di pretendere, ancora troppi di noi sono cacciatori da settembre a dicembre, dimenticandosi di tutto, per il resto dell'anno. Finisco col dire che se non saremo in grado di unire tutte le componenti del mondo rurale, oltre che ad essere una specie in via di estinzione, non garantiremo tale passione e cultura nemmeno ai nostri figli, negando loro le proprie origini e radici, rendendoci corresponsabili di tale perdita culturale. Fabio Stefana, Brescia
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Re: Caccia: ultima spiaggia? sono d'accordo che dovremmo essere tutti uniti per salvaguardare la caccia , ma spesso mi chiedo ,le associazioni che fine hanno fatto , coloro che fabbricano le armi e le munizioni dove sono, i rivenditori di armi e munizioni , tutti coloro che vivono dei proventi che derivano dalla caccia, perche tutte queste persone non si fanno sentire , insieme a noi tutti cacciatori credo che si farebbe molto rumore da gigenio
17/10/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? siamo qui a parlare di caccia ma forse non lo avete capito che la caccia e nata da quando e nato l uomo adesso siamo alla modernità abbiamo sotto mano il piu grande strumento di comunicazione cioe internet e ancora non riusciamo ad unirci tutti insieme per far rispettare la nostra passione ancora ci attacchiamo l un altro se crediamo alla nostra passione uniamoci e per sempre un saluto a tutti i cacciatori da micail
21/08/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? non so come funzioni nelle gestioni private...la caccia è bella specialmente nelle zone libere...ma prova a chiedere il parere all'ISPRA x immettere selvaggina tipo la pernice rossa o la + resistente ciuchar..vedrai la risposta.. da cele
19/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? se ti pare semplicistico incolpare la caccia all'estero...spiegami xrchè da noi si dovrebbe essere in 10 a sparare ad un fringuello..quando in 3/4 giornate vengono fatti carnieri (all'estero) che da noi si fanno in 3/4 stagioni (beccacce comprese)...ti ricordo che all'estero intendo dire: sulla rotta del paleartico occidentale...quindi migratoria che arriverebbe anche da noi da cele
19/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? D'accordo che tutte le forme di caccia abbiano pari dignità,ma ,caro cele,ti pare bello ritrovarsi in 10 a sparare ad 1 fringuello?????Mi sembra poi un pò semplicistico voler incolpare chi caccia all'estero della diminuzione della migratoria (almeno questo mi sembra di cogliere) anche se è bene condannare chi esagera nei carnieri.Sulla pronta caccia penso che siamo tutti d'accordo,è ridicola.Ciò non toglie che la gestione privata della caccia sia ,per una serie innumerevole di ragioni,l'unica strada percorribile se vogliamo provare a reintrodurre un pò di stanziale in italia. da francesco
18/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Caro zagaglia:la caccia è caccia sotto tutti gli aspetti...sia x la stanziale che per la migratoria,fringuelli compresi...queste da te definite "menate" sono cacce tradizionali,e il fatto che ci rendano ridicoli potrebbe andare di pari passo con il rilascio di pronta caccia che manco sanno involarsi...e questo continuo denigrarsi tra forme di caccia che ci rende ridicoli...personalmente credo che x tutta onestà la caccia alla piccola migratoria sia ancora vera caccia..( se pur definita ridicola)..e che la gestione di ATC sia solo uno "stagno melmoso" dove troppi ci sguazzano....e se tutti quelli che fanno viaggetti all'estero se ne stessero a casa...forse un po di migratoria in più l'avremmo anche noi...a proposito di riserve..ce ne sono parecchie anche da noi e funzionano bene..resta il fatto che questa mentalità e modo di interpretare e gestire la caccia..ci ha portati a questo punto!! da cele
16/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? finalmente, dopo 15.000 anni, leggo qualcosa che pare avere un senso compiuto...e forse non casualmente ad opera di fromboliere! quand'è che iniziamo a parlare SERIAMENTE di privatizzazione della caccia, di riserve, di IMPRESA legata alla caccia, e soprattutto quand'è che la smettiamo di girare intorno al fringuello, alla peppola, alle deroghe e alle menate del genere che servono solo a renderci ridicoli? quand'è che noi e i vari parassiti che gravitano a vario titolo nei paraggi della caccia,cominceremo a VEDERE che in quasi tutti i paesi in cui la caccia è PRIVATA ci sono più selvatici, più sicurezza e più rispetto...e sì che i viaggetti all'estero li fanno tutti, e non si può più dire che non se ne sa niente?! quand'è che decideremo di fare quel passo indietro che è L'UNICA STRADA per poterne fare altri avanti? parlarne non serve a un cazzo (ma parlare non serve mai) cmq è bello sentire, in mezzo ai soliti piagnistei inutili, la voce ormai rara di uno con i coglioni... grazie fromboliere. hasta la caza...siempre! da zagaglia
16/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Grazie francesco, tu sei uno che vede la luna per come è e non solo il dito che la indica, grazie a te e a tutti quelli che la pensano come noi, non servirà a molto ma almeno il pensiero è più visibile. da Fromboliere
13/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Completamente d'accordo Frombo. da francesco
12/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? La caccia italiana è condannata: lasciamo pure perdere per un'attimo le basi e la loro importanza e a ciò che potranno contribuire, assieme alle loro associazioni, agli atc e via dicendo. Per bene che vada si potrà ottenere una riforma della 157/92, ma questo non porterà ad un miglioramento della caccia quando ciò che si vuole è solo sparare di più e a più animali. Oggi la sfida della caccia sta nella conservazione dell'habitat e nella sua protezione dagli scempi umani e animalistici. Oggi la caccia si deve rimpadronire degli habitat e combattere una guerra che darà i suoi frutti solo dopo molto tempo e sempre che la guerra la vinca. Oggi la caccia ha bisogno di menti imprenditoriali, perché per tener lontane speculazioni edilizie, intensività agricola e ludica l'unica logica valida è quella del profitto contrapposto ad un'altro. La parola riserva fa paura a troppe persone ma io non riesco a trovarne altre. Se ci fossero però niente altro che riserve, per legge di mercato, anche i prezzi potrebbero essere più livellati. Esistevano le riserve sociali, comunali, consorziali: migratoria libera con i massimi di prelievo odierni, due capi di stanziale ad uscita, niente fagianelle, ecc. ecc. Oggi l'unico futuro visibile è quello della caccia agli ungulati, addio doppietta, solo carabine telemetriche, che in mano ai soliti fessi faranno più morti e quando veramente ci rimetterà un turista non ci voglio essere. da Fromboliere
12/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? seguendo le vostre dissertazioni sembra di partecipare ad un cenacolo filosofico!!!!!!!!!!!! non conosco i vostri luoghi di residenza (io sono calabrese),ma mi chiedo se avete qualche volta partecipato alle assemblee comunali,dove si può toccare con mano l'insipienza e l'ignavia della famosa base.Dalle mie parti l'unica cosa che conta è "sparare",non importa quando,non importa dove,non importa a cosa.Per me che mi riconosco in Fromboliere nel come interpretare la caccia,ogni volta è una sofferenza,tanto che ho deciso di non partecipare più a queste "sceneggiate".Le AA.VV,invece cavalcano questa situazione,guardandosi bene dall'istruire questa base selvaggia alla pratica della buona caccia. Se nel vostro territorio la base è diversa ,beati voi!!!!!!!!! Se è uguale non serviranno certo dissertazioni ed altro a colmare il divario culturale che impedisce ,insieme a tante altre cose di cui giustamente si parla,la buona gestione della caccia nella nostra italietta. da francesco
12/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Ben fatto Fromboliere, ci voleva questo sfogo, ... a leggerlo mi sento più leggero anch'io. Complimenti. da Giovanni59
10/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Massimo, io te e Cele nulla possiamo, solo vivere la nostra caccia e sbattersene il calcio del fucile di tutto il resto. In settecentocinquantamila potremmo. Usando sempre il calcio del fucile ma tenendolo per le canne. da Fromboliere
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Cele. Trovo più realistico considerare che la maggioranza, ha si idee contrarie ma voti, dei cacciatori, omogenei, sebbene non risolutivi, visto che molti di essi votano anche per l'opposizione, entrambi gli schieramenti affiancandosi ad oppositori alla caccia nello stesso grembo. Ed è qui che è evidente che il contrasto tra le fazioni deve ricondurre i cacciatori ad una separazione dall'ideologia politica, mettendoli contro di essa, aprioristicamente. La politica, potrebbe, a questo punto, contabilizzare, oltre alle defezioni incassate recentemente, anche quelle dei cacciatori. Ipotesi, certamente, ma la contabilità, però si fa anche con i numeri che si perdono, che però si devono raggruppare e per farsi notare devono darsi un identità. Noi siamo qui ma non per voi. Questo è uno dei concetti dell'unione. da Fromboliere
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Fromboliere..."Non fare filosofia per scherzo, ma sul serio; perché non abbiamo bisogno di apparire sani ma piuttosto di esserlo veramente". (Epicuro) Io, te, Cele e pochi altri...cosa possiamo?...questo è il dilemma!
da massimo zaratin
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? No Massimo! così come ribatti sembrerebbe che io abbia sempre suggerito cose giuste da fare, quando poi nemmeno ho suggerito le cose da poter fare. Sono sempre stato ed ancor più me ne convinco, estremamente radicale. Dare tagli netti potrebbe anche essere inteso come solamente onirico. Si faccia conto che io non sia nemmeno un cacciatore. Ma la caccia è un fatto all'italiana, basta un comune cittadino per capire come essa, parimenti ad altre ennesime cose, parzialmente funziona. Come tutti i cittadini sto da una parte, contro l'opinione di molti altri. Voler cambiare veramente impone scelte che si possono giudicare irragiungibili, quindi non condivisibili, ovvio che tu possa non gradirle. Non vedo scelte intermedie proprio per la continua interferenza di volponi di ogni tipo. Non esisterà un processo soft che ci riporterà in auge. Sono un unionista e tale rimarrò. Una Volpe sola in un 'unica Unione. Ma che abbia denti da lupo e grinfie da orso. da Fromboliere
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Condivido in toto che i numeri che contano sono quelli che hai postato...e ti assicuro che x la Riforma il Relatore ha trovato difficoltà non x i numeri dei cacciatori seppur frammentato...i problemi emergono in aula alla Camera dove la stessa maggioranza ha idee contrarie...e serbatoi di voti differenti...se (dico se)ci fosse un coordinamento come ci piace ipotizzare il serbatoio sarebbe molto appetibile da parte di tutti...mentre 750.000 + 300.000 (ipotetici e sparsi) hanno dimostrato di non bastare...ciao da cele
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Le "provocazioni" di Fromboliere sono sempre state acute ed estremamente propositive. Non vedo l'ora di leggere l'editoriale; permettendomi un consiglio: guarda in faccia la realtà e dicci, praticamente, cosa possiamo fare, e non cosa sarebbe giusto fare! da massimo zaratin
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Cele, proporrò un editoriale. Se la redazione, causa le svariate provocazioni in esso riportate, ne rifiuterà la pubblicazione, lo potrai leggere su un commento di questo sito o di altri e anche sul sito di qualche associazione. Almeno dirò tutto ciò che penso in modo complessivo e non frammentato, come avviene attraverso post tra persone, nei quali poi si inseriscono altri, con proprie idee, proposte ecc. E' ormai fuor di dubbio, sono 8 mesi che lo scrivo, sebbene cambiando le parole, che la caccia italiana è amministrata all'italiana, senza quel senso di stato che un paese cosciente della propria storia dovrebbe avere. E' amministrata in modo provinciale, con mentalità periferica, e lasciamo tracce di questo sopratutto all'estero, delle cui sane organizzazioni ci valiamo in modo periferico. Tutto questo ci torna indietro e ci serve solo a metterci i bastoni tra le ruote da noi stessi. Se vuoi che in Italia si faccia la riforma della caccia, colui che la deve fare, per lo meno, si deve trovare di fronte ai numeri, numeri grossi e 750.000 potrebbero esserlo. Ma questi non stanno in via Baschenis 11/c 24122, Bergamo Italia. da Fromboliere
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? il testo di un anno fa riporta le cariche del 2010...ed l'ho pubblicato x controbattere al link dove dai ad intendere la mancanza di rappresentanti italiani e la mancanza della parola unione...che rivolta a FACE non mi sembra appropriata...diverso il discorso di unione x il coordinamento...x il resto credo che abbiamo lo stesso pensiero...anche perchè se Fromboliere è un personaggio virtuale...Cele & Stefana sono estremamente reali e la stessa persona..ciao da stefana fabio alias cele
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Amico Cele: il soggetto principale del contendere è lo sprecare meno parole possibili nell'affrontare il problema che lo stesso Stefana propone: caccia finita!? e tu cosa fai, proponi un testo di un anno fa, circa. Non mi voglio più dilungare sul soppesare i contenuti dei tavoli di concertazione e dei loro argomenti. A che pro? voglio vedere chi si siede a quei tavoli e chi rappresentano coloro che ci si siedono, non metto in alcun modo in dubbio la loro competenza. Se si siede il Capo Dei Cacciatori di Balestrate, buon per lui e per tutte le balestre. Se al tavolo si siede il Capo Dei Cacciatori Italiani, e permettimi di incazzarmi, solo un attimo e solo per una volta, "la volete o no capire che allora, e lo ripeto per l'ultima volta, sarebbe meglio per tutta la caccia italiana???" Bene, se va così meglio, se non va così mi deve comunque andar bene lo stesso. Amen da Fromboliere
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Il modello americano, lo dico con simpatia, sarebbe visto da noi come il fumo negli occhi: Ci vogliono soldi e soprattutto l'autorizzazione dei proprietari per poter andare a caccia. Fra i VOLPONI, se ne distinguono alcuni che sbraitano e fanno sbraitare, si strappano i capelli contro i signori delle tessere e poi, quando hanno capito che l'uva è ancora acerba (ma in effetti non sono riusciti ad arraffarla) cominciano a raccogliere adesioni e tessere, perchè senza soldi non sanno come andare avanti. Anche perchè la tiritera della riforma della 157 non fa più effetto nemmeno sui più sprovveduti sognatori. Il fatto è che sono poche le associazioni che insieme alla tessera forniscono dei servizi, promuovono ricerche, sono organizzate sul territorio (non per fomentare divisioni e alimentare la protesta, ma per gestire la selvaggina e l'ambiente su cui può vivere). A piccoli passi, condividendo gli argomenti su cui tutti si è d'accordo e lasciando perdere i punti di disaccordo, si può costruire un percorso che ci porti a un unione fra i comuni interessi. Ci vuole tempo, e pazienza, oltre che onesta e intelligenza. Ma ci sarà qualcuno dotato di quessti virtù? O continueremo a sparare sulla diligenza, perchè tanto, prima di buio chi ha la pancia piena dorme e chi non ce l'ha dovrà rosicchiarsi i gomiti? da tobia
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? A BRUXELLES L’ASSEMBLEA GENERALE DELLA FACE 25/09/2009 Si è svolta nei giorni scorsi a Bruxelles l’Assemblea generale autunnale della FACE, con ampia partecipazione delle Delegazioni dei paesi aderenti: per l’Italia, erano presenti l’avv. Giovanni Bana (Vice Presidente uscente) e il dr. Michele Sorrenti delegato dal Presidente della Federcaccia Gianluca Dall’Olio; per l’AECT, membro associato alla FACE, nonché per FACE Med (Paesi mediterranei), era presente il dr. Massimo Marracci. Molto ricco, come di consueto, l’ordine del giorno dei lavori, visti i numerosi dossier sui quali la Federazione europea sta lavorando con la sua équipe tecnico-amministrativa in stretto collegamento con le Delegazioni nazionali. Tra questi, è opportuno ricordare la raccolta dei dati sugli abbattimenti denominata ARTEMIS, alla quale verrà dato nuovo slancio poiché l’analisi dei carnieri è oggi uno degli strumenti gestionali della fauna selvatica di riconosciuta rilevanza anche da parte delle istituzioni comunitarie; la gestione dei grandi carnivori (lupo, orso bruno, lince, ghiottone e sciacallo) e dei potenziali conflitti con le attività umane, su cui è stato istituito un gruppo di lavoro ad hoc cui partecipano i paesi maggiormente coinvolti; il tema del benessere animale, seguito con particolare attenzione poiché il Parlamento Europeo ne sta discutendo sin dal 2008; la ricostituzione dell’Intergruppo Biodiversità, Caccia Sostenibile & Attività Rurali presso il Parlamento Europeo a Strasburgo, fondamentale punto d’incontro e confronto con i Parlamentari per la definizione delle strategie politiche concernenti i temi d’interesse per la caccia, il territorio e la fauna nell’UE; il problema dei danni alle attività agricole e forestali nonché degli incidenti stradali con gli ungulati, che sono in incremento in quasi tutta Europa e per la cui miglior trattazione (metodi di prevenzione, politiche e risorse per il risarcimento/indennizzo, scambio di informazioni, ecc.) si è stabilito di condurre una dettagliata indagine tra i paesi aderenti alla FACE; rapporti futuri con determinate associazioni, quali BirdLife International, alla luce di quanto stabilito o fatto negli ultimi anni; incentivazione ed evoluzione del settore della comunicazione, d’importanza vitale anche e soprattutto per i cacciatori, sia verso l’opinione pubblica che tra praticanti dei diversi Stati; esame della recentissima sentenza della Corte di Giustizia europea nei confronti di Malta (la FACE aveva fornito supporto giuridico all’avvocatura dello Stato maltese), in merito alla caccia durante particolari decadi, tra il 10 aprile e il 10 maggio, a quaglie e tortore, che presenta per la prima volta elementi di principio favorevoli a tale deroga nel rispetto delle prescrizioni dell’art. 9 della Direttiva “Uccelli”, sulla base di precise obbiettive situazioni locali. Sono state infine rinnovate le cariche per il prossimo triennio: il francese Gilbert De Turckheim è stato riconfermato alla Presidenza, mentre l’avv. Giovanni Bana è stato riconfermato tra i Vice Presidenti. La prossima Assemblea generale avrà luogo nel mese di marzo 2010. Non capisco il senso del post di Fromboliere...forse riferito alla non partecipazione alla biodiversità?? ricordo che la rappresentante italiana di BLI.. sia la LIPU...quell'associazione ambientalista che si permette pure di restringere i KC del passo italiano a proprio piacimento... da cele
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Ogni volta che apro questo sito, con la speranza di leggere qualcosa di nuovo, mi ritrovo sempre con tanta delusione da farmi venire il mal di fegato. Sempre le stesse diatribe tra pro-associazionisti e fondatori di movimenti irrealizzabili, almeno fino a quando i cacciatori non cambieranno mentalità. I due grossi mali che minano la serenità della caccia sono i soldi e la politica. Purtroppo sono indispensabili, però, se indirizzati nel verso giusto sarebbe tutt'altra cosa. Mi sono sempre chiesto quale potesse essere la causa dell'apatia delle AA.VV. poi qualcuno mi ha ricordato le 10.000 Lire che si pagavano in forma VOLONTARIA alle suddette, oggi sei OBBLIGATO se vuoi andare a caccia; ed il diritto alla gestione diretta o indiretta delle A.F.V. Z.A.C. etc. etc. Non cito le polizze assicurative perchè, fortunatamente, si possono fare anche con altre compagnie. A fronte di queste entrate sicure, cosa volete che importi alle AA.VV. dei nostri problemi? Tanto i loro introiti li continueranno ad avere ugualmente. Forse, se tutti avessimo la costanza di protestare facendogli mancare questi, capirebbero che senza di noi loro non vivrebbero. Cosi facendo, puo darsi che tornerebbero ad interessarsi ai nostri problemi. Ho provato a chiedere se potevo fare ricorso per non pagare le famose 10.000 Lire ( € 5,16), aggiunti arbitrariamente alla concessione governativa, mi hanno dato del Don Chisciotte. Nella speranza di non rimanere sempre tale, invio un cordialissimo saluto a tutti. da Alektoris 80
08/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Parto con una piccola considerazione:la caccia e i cacciatori..sono troppo esposti ad attacchi da parte di tutti,quindi basta che il personaggio di turno spari qualche cazzata,ed è sicuro di fare notizia,quindi siamo vulnerabili sotto ogni aspetto...come ben interpreta l'articolo il sig Zaratin...la parola caccia dovrebbe essere "assorbita" da un insieme di valori, tradizioni e sopratutto un insieme di attività in grado di creare "sistema" economico con il compito di fare "blocco" ad ogni tipo di attacco che riguardi qualsiasi attività aderente al Coordinamento.....certo!..parlando con un Dirigente dell'agricoltura,emerge la nostra necessità intesa come cacciatori di "mimetizzarci" per avere la forza di far rimbalzare i sempre più frequenti attacchi volti a denigrarci....e che dalla sponda agricola questo problema non esiste,anzi saremmo più un fastidio che una risorsa....poi mi capita di dialogare con un Senatore,dove mi pare di capire che i danni all'agricoltura sono un problema serio e che a malapena vengono risarciti i danni a circa il 40% dei danneggiati...e forse x il Governo sarebbe più agevole rinunciare ai nostri versamenti...che fare fronte all'onere dei danni riversati alle Regioni....tutte cose da approfondire e verificare,ma potrebbe essere l'inizio di un percorso...ovviamente se una parte dei nostri versamenti andasse direttamente ai agricoltori e allevatori come danno preventivo,si potrebbe "comprare" quel fastidio e quell'alleanza che ci servirebbe....PS se fosse una strada percorribile...potrebbe essere un'azione di quelle che obbligano certi spostamenti. da cele
07/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? allora se un giorno ti dovessi mordere, fatti riconoscere.... da Fromboliere
07/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Uno dei tanti...un cinghiale! :) da massimo zaratin
07/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Io sono una lince... tu? da Fromboliere
07/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Cosa ti fa pensare che la tua caccia sia diversa dalla mia? da massimo zaratin
07/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? ....e siamo di nuovo e ancora alle parole. Lasciamo perdere la loro qualità, come espressione del libero pensiero, democratico, convengo che tutte le parole sono belle alla stessa maniera, facciamo un passo avanti, allora: parole sono e parole rimangono. La caccia: parliamo di essa. L'ho lasciata anni e anni fa, anche se me la sono portata dietro come fosse, ed è, la mia anima. Non mi aspetto di ritrovare in lei una sinfonia celestiale, bensì le piccole brevi emozioni di un connubio che con la fucilata non hanno nulla a che fare, io andrò a caccia sempre, anche quando verrà proibito il fucile, sapendo che il mio carniere rimarrebbe vuoto. Per questo non voglio contaminare la caccia con i fatti dell'uomo. E' sull'uomo che bisogna lavorare, ma io dall'uomo rifuggo, come gli animali selvatici, ai quali preferisco accostarmi, traendo più onore dalla loro natura che dalla mia. Quindi questa è la mia caccia, per quanto riguarda la vostra non riesco ancora a fare distinzioni tra il buono ed il cattivo ed è per questo che mi astengo dal farvi alcun augurio, temendo che vada poi a finire nel campo sbagliato. da Fromboliere
07/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Già! la defezione dalle tessere. Come fare? Quali strumenti abbiamo a disposizione affinché tale defezione produca un risultato concreto? E quale risultato otterremmo anche guardando in senso ottimistico? Rimescoliamo un po’ le carte in maniera tale che gli iscritti di una parte migrino in altre e viceversa? Strappiamo qualche migliaio di tessere (nella migliore delle ipotesi) sparpagliandole in assicurazioni private? …anche fosse, la prima della classe continuerà a rimanere la prima della classe (ed è questo ciò che conta a livello di potere e non tanto il numero effettivo) e noi ci si troverebbe ancor più divisi e sperduti. Come dovrebbe avvenire allora questa defezione di tessere per produrre un evento a noi favorevole? 1) in maniera totale e travolgente; 2) in una unica convenzione assicurativa che raggruppi tutti i soci 3) con la speranza che i nostri futuri capi rimangano integri, volenterosi, inflessibili, incorruttibili, lindi, santi.
Va da sé caro Fromboliere che il miracolo di cui ai punti 1), 2) e 3), con l’avvento di un Messia, è irrealizzabile partendo da qui, da noi. Io aggiungo pure insufficiente anche qualora realizzato! Cos’hai combinato di così “rivoluzionario” nel momento in cui hai unito i cacciatori? I soli cacciatori? Un bel nulla…vai forse a parlare di caccia nelle piazze? In queste nostre piazze? Dobbiamo piuttosto diventare tutti un po’ più consapevoli che la caccia è un satellite che ruota attorno ad un pianeta molto ma molto più vasto ed è parte integrante di quella galassia che si chiama appunto “ruralità”! Al di fuori d questa galassia, la cultura urbana, la materia oscura con il suo cemento ed il suo asfalto. Così come la forza di gravità è in grado di tenere uniti i componenti di una galassia, la forza dei principi e dei valori che stanno alla base della nostro modo di essere, della nostra cultura, ci manterrà legati (volponi compresi), impedendo alla materia oscura di inglobarci definitivamente! Il blog di Stefana parla di questo definendola “l’ultima spiaggia”! Sarà veramente l’ultima spiaggia?...secondo me, si! Se la caccia non riuscirà ad inserirsi in questo contesto, anche attraverso opere di profonda analisi di se stessa, con rivisitazioni culturali e strutturali, allora significherà che la caccia, questa caccia però, non potrà esistere oltre…non meriterebbe di esistere oltre!
da massimo zaratin
07/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? X Zaratin X Gimessin: I volponi, correttamente definiti, sono coloro che a fronte di un lavoro comune si approprieranno dei risultati, come farina del loro sacco, se prima di cominciare un qualsiasi nuovo corso non si stabiliscono regole, obiettivi e ruoli. Io non ho intenzione di camminare assieme ad alcun volpone, diversamente legittimerei fin da subito che uno di loro si possa convincere che io sia disposto a fare qualcosa per lui, la verità, poi, è che lui non si accorgerebbe neppure della mia assenza. Quindi, oggi, vedo come miglior arma, per una massa anonima che condivide solo la delusione, la defezione dalle tessere. Assicuratevi per proprio conto! La caccia, oggi, non ha migliori aspettative nel breve periodo di quelle reali e quotidiane di cui si è ormai detto tutto. I rami fragili, che impoveriscono l'albero, rifiutano di essere potati, che allora si secchino o che provvedano alla loro linfa mettendo a disposizione la loro esperienza, se valida, al servizio di una più grande associazione che a sua volta farà propria la loro esperienza e alla ricerca della sopravvivenza capirà quale debba essere il nuovo corso. D'altro canto io mi rifiuto di andare porta porta a fare proseliti da inviare verso specifici indirizzi. Fromboliere è un personaggio virtuale che non ha vita terrena, può morire anche subito, certo morirà quando non avrà più nulla da dire, ma non per questo morirebbe in lui il grande amore verso la terra.I grandi amori sopravvivono a qualsiasi disastro anche al peggiore, la stupidità. Anzi, stare lontano da essa sarà solo un vantaggio. da Fromboliere
06/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? X Fromboliere,X Nato cacciatore,X Zaratin e altri amici, l'importante è l'iniziativa. Come? 1) Distribuire modulistica per la raccolta di firme in ( tutte ) le sezioni comunali e per tutte le associazioni venatorie.( Firmare per un unico ccordinamento nazionale che raggruppi tutte le AA.VV.) 2) Coinvolgere tutti i tesserati di tutte le AA.VV. nelle decisioni da intraprendere, inviando sempre la modulistica per tutte le sezioni.( Generalmente si riuniscono nelle sezioni provinciali invitando i singoli presidenti delle sezioni comunali, poi chi è a lavoro, chi ha altri impegni e chi se ne strafotte. Il presidente di ogni sezione che va a discutere, deve portare con se i quesiti avallati da tutti i soci della sezione, o richieste o altro. 3) Tutte le sezioni comunali devono avere obbligatoriamente un Fax e un PC, quello che divide e lascia all'oscuro i cacciatori, è sopratutto la mancanza di informazione. Sapete quanti cacciatori non conoscono la Brambilla la Presti e tutti gli altri componenti della banda bassotti? Se in una sperduta sezione si ha la possibilità di collegarsi ad esempio col sito Big Hunter e si fanno leggere gli editoriali e gli articoli, come abbiamo la possibilità di leggerli noi, quì si cominciano a scaldare gli animi e si comincia a reagire. Nella nostra categoria, ci sono migliaia di cacciatori anziani che possono darci lezione di saggezza di ruralità di esperienza di caccia, ma hanno pochissima cultura se non addirittura ignoranza, e devono essere per forza portati al coinvolgimento degli argomenti attuali. Io sono in Campania, Zaratin sarà del Veneto, Fromboliere sarà dell'Umbria, ecc.., per tutti noi, non sarebbe un enorme sforzo recarci nella nostra sezione e cominciare a divulgare argomenti e petizioni per garantirci la dignitosa continuità della nostra comune passione. Amici cari, si dice a Napoli, "Chi ha più polvere da sparo cominci a sparare." Sempre a vostra disposizione. Un caro saluto. da Gimessin
05/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? x Fromboliere: Purtroppo, con i "volponi" ci dobbiamo camminare assieme! Senza di loro non si va da nessuna parte (purtroppo, questo lo sanno benissimo anche loro). Purtroppo, parlare solo di caccia a questa attuale opinione pubblica, anche nella lontanissima, assurda, ipotesi lo si facesse con l'unica voce unita di tutti i cacciatori d'Italia, ci si farebbe prendere pure in giro. Purtroppo, parte dei componenti del coordinamento rurale devono ancora accorgersi che la "valanga culturale" che sarebbe in grado di produrre una loro comunione di intenti, grazie alle potenzialità dei numeri, ma grazie, soprattutto, alle potenzialità economiche che sarebbero in grado di sviluppare, travolgerebbe in brevissimo tempo la cultura che ci sta distruggendo (tutti, non solo i cacciatori). Purtroppo, forse non vivrò a lungo per vedere applicato il modello di gestione e salvaguardia ambientale americano! Ci tentiamo lo stesso quindi amico Fromboliere, dovresti escogitare qualcosa per intrappolare quei "volponi"...ci servono vivi! :) da massimo zaratin
05/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? x Nato cacciatore: giustamente dice Massimo Zaratin: è finita la fase della pacca sulle spalle tra di noi. Si è detto ormai tutto e le parole non servirebbero più. Se ne prendiamo atto, alla base, non ci rimane altra cosa se non un encefalogramma piatto. Caro amico tu dici che la base è inerme, ma la base che cosa potrebbe fare? io non sono ancora riuscito a capire se ci siano precise aspettative che la base abbia nei confronti di se stessa, non esiste nemmeno, la base. Ne esistono più di una e tutte hanno in comune lo stesso esito, si mordono, alla fine, la coda. Ma che nessuno mi indichi una specifica Associazione, Politico o Partito come faro nella nebbia, perché sono stati i primi a mordersi la coda, la propria e anche tra di loro. Oggi, o si riparte da capo, con un programma definito, proprio per la base, unica, specifico nei dettagli e negli organigrammi, che tagli ogni dubbio interpretativo su dentità indipendente, autonoma e libera ma che non sappia, sopratutto, di zuppa ricotta. Diversamente le chiacchiere continueranno, come peraltro è fisiologico che sia. da Fromboliere
04/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? La vera caccia non esiste più.Dal 92 in poi restrizioni a tutto andare,aumenti pazzeschi,hanno capito che ci possono SPENNARE.Ci sputtanano in tutte le maniere, ma intanto gli facciamo comodo perchè manteniamo i pro e i contro.In futuro sarà una caccia finta,ma con versamenti VERI E MOLTO ALTI. da Vincenzo
04/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Caro Giovanni59, il lato comico o tragico, (dipende dai punti di vista) della cosa sta nel fatto che dorme anche la base, che oltre a scrivere qualche commento di protesta, di più non fa. da Nato cacciatore
04/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Mentre il sig. Fabio e il dott. Castellani, propongono, si impegnano, e direi anche "si svenano" nell'inutile speranza che qualcuno li ascolti, sapete "loro" che fanno? si fanno le loro gare e garette, si ammazzano le loro quaglie del cazz!!! e si autodistribuiscono coppe e medaglie, mentre il mondo ci cade addosso, mentre veniamo additati ad assassini sanguinari a inquinatori e distruttori dell'ambiente. Forse mi sbaglierò ma qualunque iniziativa atta a unire tutte le categorie citate nell' art. x quello che ci riguarda, deve rivolgersi solo alla nostra base, scavaldando di netto le inutili quanto dormienti aavv. da Giovanni59
04/06/2010
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Re: Caccia: ultima spiaggia? Caro Fabio condivido il Tuo pensiero e ritengo scontato che tutti siamo daccordo con Te, ma come ben sai tra il dire e il fare......questo non significa che non dobbiamo provarci! In bocca al lupo! da Sandro Levan
04/06/2010
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