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feb2 02/02/2011
Misoginia e misandria. E' questo il pericolo che corre oggi la nostra società? L'uomo già dalla notte dei tempi deve il suo successo evolutivo e il posto che occupa in cima alla catena alimentare, alla sua natura aggregante al suo istinto a socializzare, cioè aggregandosi in gruppi più o meno numerosi, coordinando le proprie azioni a quelle degli altri componenti della comunità a cui appartiene, crea le basi per soddisfare l'interesse proprio e allo stesso tempo determina il successo di tutti. Ed è questo che ci ha portato oggi ad essere ciò che siamo. Ultimamente sto assistendo ad una strana deformazione comportamentale del genere umano, coppie di conviventi o di fidanzati di lungo corso nell'interrompere il loro rapporto, invece di far ricorso al vecchio detto "chiodo scaccia chiodo" lo sostituiscono con "pet scaccia chiodo". Gli animali più "gettonati" (passatemi il termine) per sostituire il proprio partner andato, sono cani e gatti, i quali hanno dei canoni comportamentali nei confronti degli uomini completamenti diversi fra loro, ma al momento non è ciò che ci interessa. Un cucciolo in cambio di qualche carezza e del cibo riversa sul suo padrone, (che brutta parola ma la realtà è questa, finché vive in casa con l'uomo non può dare libero sfogo ai suoi SACROSANTI istinti) tutto l'amore di cui è capace, e anche di più una volta divenuto un soggetto adulto, capace anche di sacrificare la sua vita per il suo capobranco, (questo è lo status che rivestiamo per il nostro amico a 4 zampe) e comunque una tale abnegazione e riscontrabile solo nel cane, (per ciò che è riferito ai pets) ma siamo sicuri che ad uomo e/o donna possa bastare? Se partiamo dall'origine del nostro successo, (caccia, difesa da animali e dai nemici) e viai via fino a sviluppare una più complesso sistema di vita sociale e presumibile la risposta più logica sia, no!. La differenza tra la compagnia con un essere umano o con un cane è sostanziale. In casa un cane ti può seguire con il suo sgardo dolce e amorevole ma di più non può fare, anche se fai finta di instaurare un dialogo. Mentre guardi la TV senti la presenza del suo corpo caldo e vivo, ma non puoi avere uno scambio di opinioni sul programma che stai vedendo, non puoi confidarti sulla giornata passata al lavoro, se esci a fare una passeggiata con il cane, lui ti segue felice, felice per se stesso, perché gli permettere di rompere la noia mortale che danno ad un animale le quattro mura domestiche, e non perché tuo compagno di passeggio. Se ti fermi davanti alle vetrine, ad ammirare quella camicia/etta, pantalone/gonna, anche se gli indichi l'indumento che ti piace, (molti lo fanno, come se ti potesse capire e rispondere) non potrà mai influenzare la tua decisione se comprarlo o meno, e vieppiù potra mai pensare di regalarti quel capo a tua insaputa nel caso hai rinunciato a comprarlo. Come condividi con un cane o gatto che sia, il piacere di ascoltare musica, la battuta ironica di un comico, il giudizio sull'espressività di un attore drammatico a teatro, la lettura del giornale ed il commento delle notizie riportate, la tua spiritualita, i tuoi timori ancestrali e quelli derivati dalla vita di tutti i giorni. D'altra parte alcune cosi di cui sopra con un gatto sono assolutamente impensabili. In ogni caso abbiamo citato due fra i vari Pets, con cui è piu o meno possibile interagire. I motivi sopra esposti, ne sono solo alcuni citati a titole di esempio, possono servire a far capire perché la logica vuole dare come risposta il no!! alla domanda se un animale può essere in grado di sostituire un essere umano nelle relazioni sociali, ma nel caso queste persone pensano di si, a meno che non abbiano una visione distorta della realtà, credo sia giusto incominciare a credere che uno dei rischi che corre l'uomo e che ci si possa ammalare di misoginia e/o misandria. Pasquale Cinquegrana Tags:27 commenti finora...
Re: PET CHE PASSIONE Hahahahhaa ma gian è ritardato? da wup
01/01/2013
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Re: PET CHE PASSIONE Ahahahaha......non credo proprio, mi sembrava abbastanza convinta e poi io non voglio convincere proprio nessuno...ho solo detto come la penso e come la sentiamo noi cacciatori. da Carlo
18/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Carlo, ma Stefania dove sarà andata? sei stato così convincente.... tu voi vedere che l'è andata a farsi il porto d'armi? da Fromboliere
18/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Capisco ciò che lei mi chiede e nel modo come lo chiede mi mette in imbarazzo ma non perchè non abbia argomenti ma perchè è difficile trovare le parole giuste per farle capire e spiegare quale è il ns sentire.Come ho tentato di dire nel post del 13 scorso ciò che ci divide è l'approccio che abbiamo con il mondo animale con gli animali in genere. Devo quì necessariamente parlare di me stesso delle mie origini per tentare di farle capire ma non sò se ci riuscirò.I miei erano contadini emigrati poi in città come molti e come molti rimasti attaccati alle origini. Così appena possibile, durante le ferie ecc si ritornava dai parenti rimasti sul territorio. Sono cresciuto tra le galline i conigli le caprette i maiali le vacche ecc. e sono stato coinvolto in quelle che erano le attività della casa e della campgna. Vedevo mia nonna che tirava il collo alle galline (lo sò che questo la farà inorridire...ma è così), ho visto scuoiare i conigli, ho visto la macellazione del maiale...era un rito, una festa, come nel film di Ermanno Olmi " L'albero degli zoccoli". Ero piccolo ma la cosa non mi infastidiva anzi mi incuriosiva, partecipavo. La caccia faceva parte di quella cultura. Le campagne erano ricche di selvaggina ma sopratutto erano campagne sane integre pulite (non discariche come oggi) e ogni contadino aveva la sua doppietta in casa appesa al muro. Ho fatto questa premessa per introdurla nei miei pensieri. La cultura era diversa e nelle scuole non c'era la cultura del "...dagli all'untore" nei confronti dei cacciatori, anzi il cacciatore era il cacciatore della favola di cappuccetto rosso colui che interveniva e risolveva la situazione, insomma una figura positiva.Nei vicoli dei paesini quando il cacciatore usciva dalla sua casa o vi faceva ritorno con la doppietta sulle spalle e il cane a guinzaglio era attorniato da un nugolo di ragazzini che lo guardavano ammirati, volevano vedere cosa aveva cacciato, la preda e non vedevano l'ora di diventare grandi per andare a caccia come lui. Poi tutto è cambiato, tutto si è capovolto è cresciuto un sentimento di ostilità nei confronti di quella figura. Perchè?...questo lo chiedo a lei....perchè? Io ho tentato di darmi nel tempo una risposta e ritorno a quello che le ho detto in precedenza che è l'approccio con gli animali. I nostri ragazzi magari pensano che il pollo sia quello nelle vaschette di polistirolo, che un maiale abbia la forma di una braciola, che la vacca sia quella della fettina o degli hamburger, che il latte basta aprire un rubinetto e imbottigliarlo. Così è nato e cresciuto questo sentimento questo sentire questa sensibilità che io ritengo falsata esagerata e quant'altro...ma vaglielo a spiegare e sopratutto.... come faccio a spiegarlo a lei!!!!. Va beh...se proprio ci tiene una passeggiata in campagna ce la possiamo sempre fare...magari a caccia chiusa! da Carlo
15/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Non ignoro i commenti degli animalisti cosi’ come non ignoro quelli dei cacciatori o pescatori ecc.Alcuni di questi commenti possono essere il frutto di una sofferenza estrema provata da chi vede degli animali uccisi.Naturalmente cio’ non serve da scusante per entrambe le "categorie".Ma io provo un vero dolore quando vedo i vostri carnieri pieni, cosi’ come patisco nel vedere come trasportiamo gli animali ai macelli , come li trattiamo negli allevamenti o nei laboratori”scientifici” e per quanto riguarda gli ortaggi ho gia’ risposto e non saremo mai d’accordo.Comunque consumo il minimo e lo posso assicurare.Il discorso e’ molto ampio e difficile.
@@Sig.Carlo intravedo in Lei una disponibilita’ al confronto non inficiata da stupidi pregiudizi e questo mi rincuora. Lei caccia e non mi e’ simpatico,ma e' corretto e usa le orecchie. Vorrei chiederle ed il mio e’ un interesse dettato dal bisogno di capire e dalla convinzione che il dialogo sia un’arma potente:” Impallinare una quaglia spesso non è che l'epilogo di una giornata trascorsa nella beatitudine di una campagna” questo e’ cio’ che scrive. E’ proprio necessario uccidere un animale dopo aver trascorso una giornata all’insegna dell’amore e del rispetto della natura?Perche’!Un tratto di strada io lo percorrerei con lei ad ammirare il verde a respirarne gli odori ed ascoltare il canto degli animali ma mi fermerei allorche’ lei imbracciasse il fucile e li’ le nostre strade si dividerebbero ,inesorabilmente. Grazie ,se riterra’ di rispondermi
da Stefania
15/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Sig Gian. Ogni cittadino di questo Stato, dico ogni nessuno escluso, dovrebbe avere come sua ombra la figura di un poliziotto, pronto ad intervenire alla bisogna. Sà benissimo che questo è impossibile ma si può in parte rimediare proprio con eventuali segnalazioni alle autorità. Non basta però dare delle generiche indicazioni ma bisogna fornire prove o affidarsi alla flagranza, cosa questa molto difficile. In campagna poi non ci sono telecamere. Capita a volte di avere la certezza che qualcuno abbia commesso qualche infrazione (tipo sconfinamenti in aree protette, perchè si sente sparare all'interno) ma di li ad attivare un dispositivo di repressione ce ne passa del tempo e il corpo del reato è bello che digerito.Capita di sapere che quel tizio è un tipo che non rispetta le regole, è noto, si sà che è così....ma che fai? ti metti a pedinarlo? per prenderlo in flagranza? e chi lo dovrebbe fare un'altro cacciatore? Analogamente il discorso si dovebbe allargare alla società o questo discorso deve essere riferito solo ai cacciatori? Come vede Sig Gian è troppo semplicistico dire "...non esiti a denunciarli". Magari fosse così facile, non ci sarebbe più un delinquente in giro. La verità è ben più complessa. Questa società spesso è prodiga e generosa nel distribuire regole da rispettare senza tener conto che il troppo rigore in certi settori innesca un processo contrario, provoca appunto il trasgredire le regole. E' come dire " da domani si deve trattenere il respiro si và in apnea"....dopo un pò qualcuno sbotta!!!!! Spero di essermi spiegato bene di aver reso l'idea. La saluto cordialmente da Carlo
14/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE SIG. CARLO, VISTO CHE CITA CHE CI SONO DEI DELINQUENTI CACCIATORI, OVVIAMENTE NE CONOSCE LA LOCAZIONE QUINDI NON ESITI A DENUNCIARLI. da GIAN
14/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE X nato cacciatore. Si, sono sempre io visto che ci hanno tolto quello spazio. Non mi sembra la Signora una di quelle isteriche con i paraocchi. Se accetta come sembra un dialogo nessuno se la mangia ..ancora gli esseri umani non li mangiamo. Poi ognuno resta sulle proprie convinzioni se ne è veramente convinto. Secondo me il ragionamento della signora è condivisibile entro certi limiti ed evidentemente è pure male informata sui numeri. Miliardi di uccellini uccisi dai cacciatori!!!! ma dove? Basta fare un conticino. Se è vero come è vero ch e la popolazione dei cacciatori (quelli si in via di estinzione) non sono più di seicentomila e tenuto conto che i comuni in Italia sono circa 5000 se non erro, mediamente se la matematica non mi inganna, mediamente toccano 120 cacciatori a comune con un badget di giornate di caccia ridotte all'osso, aggiungici impedimenti da lavoro, di maltempo, il proliferare di zone protette, che alla fine vedono noi cacciatori chiusi in un recinto e non gli animali, quelli ormai sono liberi, proprio non sò come sia possibile uccidere tutti questi miliardi di uccellini. Mi sembra ragionevolmente che ci sia una eccessiva e distorta sovrastima della realtà e un eccessivo ed ingiustificato imbarbarimento verso di noi...tutto quì. La signora su questo deve convenire da Carlo
13/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Bravo Carlo, personalmente avevo chiesto alla signora se era per la nostra estinzione (genere umano) in favore del benessere animale, proprio per capire se era possibile instaurare un dialogo pacato e civile, evidentemente la signora non ha ritenuto opportuno rispondere, giacché riteneva che uno che faceva una simile domanda, non era degno (pregiudizionalmente) di risposta, segno evidente, che la signora ignora che individui del genere ve ne sono, eccome!!. Posso presumere, in base alla risposta che ti ha inviato che non sia uno di questi, ma che abbia solo a cuore la preservazione dalle sofferenze tutti gli essere viventi, uomini compresi, (lodevole) in questo denoto solo due nei: 1) Pone gli animali sullo stesso piano di noi umani. 2) La stessa filosofia non viene applicata per la flora (carote, insalata, legumi, questi ultimi possono essere considerati sotto forma embrionale ecc. ecc.) Avrei potuto aggiungere ancora qualcosa alle tue giuste osservazioni, ma francamente me ne è passata la voglia, vista la protervia della signora in oggetto. P.S. Sei il Carlo dei post sulla beccaccia? Ciao e buona Domenica in ogni caso da Nato Cacciatore
13/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Vede,cara signora di esseri umani, che la pensano come lei ne conosco abbastanza e rispetto le loro opinioni come la sua..è umano averne no?Ho pure con loro intavolato delle discussioni per capire dove divergono le nostre convinzioni. Con alcuni, come lei, ci si riesce a ragionare altri proprio mi sembrano solo isterici e basta. Quello che ho capito è l'approccio che si ha con il mondo animale non umano. Quelli come lei, mi pare di aver capito, mettono allo stesso livello gli animali e l'umano...non c'è differenza e da qui chiaramente ne scaturisce tutta una serie di convinzioni. Gli umani come me che, badi bene, NON hanno nulla contro gli animali, non godono delle loro sofferenze, ma per una visione più realistica delle cose non riescono a considerarli allo stesso livello. Ma l'uomo come è arrivato ai nostri giorni, grazie a chi? Grazie agli animali. Non c'è stato mai un comportamento paritetico. Anche nelle sacre scritture gli animali vengono citati a proposito del cibo. Nel deserto, durante la fuga dall'Egitto sono piovute quaglie mica fagioli e hanno risolto una situazione. A Cana nostro Signore ha moltiplicato i pesci, mica i fagioli. Voglio semplicente dire che da che mondo e mondo gli animali sono serviti all'uomo per la sua sopravvivenza tant'è che oggi si allevano galline maiali, vacche, conigli ecc. per l'alimentazione umana e come dice lei la loro sofferenza non è inferioe a quella della selvaggina o li ritiene diversi? Da come la vedo io , con tutto il rispetto per la loro religione se in India mangiassero qualche bistecca forse ci sarebbero meno morti per fame e meno malattie da denutrizione ma lasciamo perdere. Con questo non ho mai pensato e mai detto e tantomeno convinto che nell'esercizio della caccia bisogna fare stragi. Impallinare una quaglia spesso non è che l'epilogo di una giornata trascorsa nella beatitudine di una campagna. Tra noi cacciatori purtroppo ci sono dei delinquenti non esito ad ammetterlo. Non rispettano le regole ...e ce ne sono tante mi creda ma di delinquenti ne è piena questa società che fanno ben altri danni. Personalmente posso dirle di aver recuperato dei rapaci feriti e senza vergogna perchè non mi devo vergognare di nulla o imbarazzo l'ho portati a quelli della LIPU...loro si che erano imbarazzati! E poi per concludere, guardiamo come stanno le cose oggi nel mondo venatorio. Dalle famose duemilioni di doppiette, cavallo di battaglia degli abolizionisti siamo passati ai circa seicentomila cacciatori di oggi. Consideri il territorio che ci è stato sottratto tra divieti per parchi, aumento della urbanizzazione (quella si che è deleteria per gli animali sevatici), i vari calendari venatori che riducono l'esercizio della caccia a pochi mesi e a pochi giorni. Non pensi che tutti i seicntomla poi vanno contemporaneamnte a caccia...qualcuno lavorerà no? Quindi la pressione venatoria è ridotta ai minimi termini che incide minimamente e comunque in maniera equilibrata sui processi riproduttivi dei selvatici. I mali, cara signora, sono di altra natura e lei lo sà meglio di me. La saluto e la ringrazio per avermi dato modo di parlarne e se le capiterà di vedere un signore in giro per la campagna con il fucile sulle spalle e il cane che gli corre davanti..beh, quello non è un criminale. da Carlo
13/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE CONTINUA.... Il fatto che un numero considerevole di farmaci sia stato ritirato dal mercato dopo aver mietuto numerose vittime dimostra quanto sia insensato l’uso degli ALTRI ANIMALI come cavie(test).Ma se anche cosi’ non fosse, non credo che a noi piacerebbe subire torture di ogni genere al fine di “aumentare il benessere” di un’ altra specie.Metto sullo stesso piano OGNI sofferenza,OGNI sfruttamento.Abbiamo trasformato gli animali in strumenti al nostro servizio.Ogni giorno ne sterminiamo un numero incredibile.Estremista e’ chi uccide inutilmente, e quindi non lo e’ certo il leone che deve uccidere la preda,non avendo altra scelta.Noi invece possiamo scegliere.Non hanno meno diritti di noi.Smettiamola di avere pregiudizi,e’ proprio da essi che sono nate ideologie sessiste,razziste ed anche speciste. Anche io senza rancore Ciao
da Stefania
13/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Faccio un’ultimo tentativo ,ma sono veramente sconsolata.Il modo in cui trattiamo gli ALTRI animali e’ il mondo che abbiamo costruito a nostro e solo completo vantaggio.Per me e per chi difende TUTTI gli esseri viventi,gli animali sono titolari di diritti . Credo che a nessuno di noi piacerebbe essere inseguito e braccato a casa propria per poi essere impallinato e FORSE mangiato.Non vorrei che succedesse a me. Le guerre sono le nostre (di noi umani),sbrighiamocela tra noi ! continua a leggere….
da stefania
13/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Per la Sig.ra Stefania. Ho letto attentamente ciò che ha scritto e come il suo anche molti altri commenti del genere. Ho lasciato sempre correre per non essere coinvolto in polemiche che poi lasciano il tempo che trovano e non vorrei esserlo questa volta. Tuttavia due paroline le voglio dire senza che nessuno si offenda perchè non è nelle mie intenzioni. Dunque ogni volta che leggo i vostri commenti sulla caccia dovrei sentirmi un criminale ma non mi ci sento. Criminale è forse un termine spinto ma è come voi ci vedete e ci additate all'opinione pubblica. Sei cacciatore dunque sei un criminale. Allora penso, ma cosa faccio di male? Uccidi gli animali, sarebbe la risposta. Già uccidi...per il gusto di uccidere...molti lo pensano e lo dicono. Eppure io non mi sento criminale...ma perchè? Vado in campagna per il piacere di viverla, di stare con il mio cane, di vederlo lavorare di godermi una giornata all'aria aperta e anche di sparare a della selvaggina, certamente, ma non è lo scopo unico. E poi non è detto che si faccia sempre centro. Lei non immagina quante volte invece la selvaggina riesce a scappare, quante uscite a vuoto si fanno ma non me ne faccio una malattia...pazienza di certo ho trascorso una piacevole giornata e felici, io e il mio cane ce ne torniamo a casa. Davvero non mi sento un criminale. A me sembra che si stia esagerando con questa politica anticaccia. La si è spinta oltre dei limiti ragionevoli...mi sembra piuttosto una sorta di isterismo collettivo. Sono d'accordo con lei sulle sevizie agli animali...non è ammissibile maggiormente quando gli scopi sono di carattere sperimentale bellico. Vorrei che tutto il mondo vivesse in pace e non ci fosse nulla da sperimentare in questo senso.I cavalli, i somari, i buoi...è vero sono stati sempre sfruttati dall'uomo...specie quando non c'erano i mezzi agricoli. Hanno subito il giogo da parte dell'uomo, frustati fino allo sfinimento....ma che dovevamo fare?Me lo dica lei. Provi ad immaginare come poteva essere il mondo se l'uomo non avesse sfruttato gli animali. Se poi alcuni animali o tanti ,come vuole lei, sono serviti alla medicina per aiutare l'uomo a vivere meglio...ma sopratutto a vivere...beh, non vedo quel sacrificio come una criminalità. Con questo ribadisco che le sevizie fini a se stesse e cmq per scopi che non ritornano a beneficio dell'essere umano,non possono essere ammesse. Questo è il mio pensiero, le esagerazioni non portano mai niente di buono.Mi stia bene ...senza rancore da Carlo
12/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Sig.STEFANO, se Vi diverto, vuol dire di aver colpito nel segno. da GIAN
11/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE IL pastore usa il cane per il suo gregge, i cani molecolari vengono usati per trovare i dispersi, i cani da valanga idem, ecc. ecc. Vorrei capire se è l'uso in se che da fastidio o l'uso finalizzato alla possibile morte. Perchè non ho trovato una sola parola in favore dei ragazzi morti per l'uso dell'uranio impoverito nei post sopra. Quali sono le priorità? da Silvano B.
11/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE ahahahah il benessere umano... forse il benessere delle case farmaceutiche?? il benessere dei potenti di turno??? Gian, tu dovevi fare coppia con Ric tanto sei divertente!! Stefania un consiglio: non cercare il dialogo con i cacciatori, è tempo perso! da Stefano
10/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Cara STEFANIA, si faccia volontaria e si sacrifichi -al posto degli animali- per il benessere umano.
da GIAN
08/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE errata corrige: nostra estinzione? (da dove è uscito sto attenzione) da nato cacciatore
06/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Sig.ra Stefania, chiariamo subito una questione, lei e tra quelli che pensa che per il benessere animale si debba arrivare alla nostra attenzione?
da nato cacciatore
06/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE @cacciatore: Almeno 75 delfini e 20 leoni di mare sono stati addestrati e impiegati dal Governo degli Stati Uniti in operazioni di guerra. Sopravvissuti a lunghi tragitti all’interno di maniche a vento piene d’acqua, sono stati impiegati sul fronte nel recente conflitto in l’Iraq, senza sapere di rischiare la propria vita per le truppe. I delfini, secondo quanto riferito dalla fonte militare dell’”Advanced Biological Weapons System”, sono stati usati dall’esercito USA ricercare le mine, e questo sin dai tempi della guerra in Vietnam. La loro mansione più recente è stata quella di mantenere libere le linee marittime del Golfo(perche' e per chi?).Sulla terraferma, i cani vengono USATI come guardie del corpo e rilevatori di bombe, mentre i piccioni e i parrocchetti sono utilizzati dai marines come dispositivi di rilevamento preventivo di sostanze chimiche dannose.Muoiono a miliardi per la nostra stupidita' e per il nostro egoismo.Pecore, capre,topi, ratti, porcellini d’India, scimmie, cani e gatti sono usati ancora oggi per misurare il potere mortale di armi chimiche e biologiche, come pure l’efficacia dei loro antidoti. Sono stati sottoposti a deflagrazioni e a colpi di piccole armi da fuoco. Dopo aver subito esperimenti all’iprite, i maiali si sono ritrovati con enormi vesciche pendenti. Una volta esposti al velenoso gas soman**, i porcellini d’India si trovano in uno stato di defecazione incontrollabile e in preda alle convulsioni. Grazie agli agenti antisommossa i cani sono ridotti a delle carcasse tremanti.Non dimentichiamo i cani eroi dell'undici settembre.Morti per aiutarci.PERCHE' E PER CHI??????Non vivo con gli occhi chiusi,Cacciatore , vedo cio' che perpetriamo ed infliggiamo purtroppo.Lei riesce ad essere sereno?Ciao da Stefania
06/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Cacciatore,non dimentico nulla purtroppo. Ma anche innumerevoli altri animali sono stati sacrificati alla nostra stupidita' alle nostre orribili guerre,e non lo hanno chiesto ,non hanno potuto scegliere.SONO SOLO STATI USATI E SFRUTTATI.Già nel 300 a.C. Annibale usava i suoi famosi elefanti (usava e perche'?). Nella Prima Guerra Mondiale, i cavalli venivano usati per trasportare merci, i gatti venivano tenuti all’interno delle trincee per dare la caccia ai topi, e i piccioni erano impiegati per inviare messaggi tra le navi in mezzo al mare(Usati e perche').Nel corso della storia, i cavalli sono stati spesso utilizzati dalle truppe militari in battaglia. Una delle guerre in cui essi furono adoperati in maniera più massiccia fu la Prima Guerra Mondiale.(Usati e perche' per chi?).Nel corso della ‘Grande Guerra’ le truppe utilizzarono spesso anche i muli. Questi animali sono più resistenti dei cavalli e questo permetteva loro di cavarsela leggermente meglio sul fronte.
Sul Fronte Occidentale, cavalli e muli erano abbondantemente denutriti. Ricevevano meno di un quarto della razione di cibo che avrebbero ricevuto in Gran Bretagna. Alcuni documenti dell’epoca riferiscono che spesso furono visti mentre cercavano di addentare le ruote dei carri perché troppo affamati. Quando la scarsità di cibo era molto diffusa venivano nutriti con ‘torte di segatura ’.(perche' e per chi)Continua
da Stefania
06/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Discorso a parte per i militari, seppur pagati, (e vorrei vedere che non lo fossero) sanno per certo che rischiano la vita, in quanto possono essere attaccati in ogni momento, potrebbero rifiutare di andarci, nessuno impone loro di sacrificarsi, eppure sono la lontano dai propri affetti nella speranza di poter seminare democrazia e rispetto per la persona laddove manca. Onore ai caduti di tutte le nazionalità impegnate in questo progetto. da Nato cacciatore
05/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Per Sefania, un esempio per tutti; Madre Teresa di Calcutta, (e pensa che sono ateo) senza contare che fai torto a tutte quelle persone che rischiano la vita nei posti più disparati del mondo, e non mi riferisco ai militari, ma a medici, infermieri/e e altri volontari di varie altre qualifiche. da Nato cacciatore
05/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Io mi domando se un umano sia in grado disostituire un animale, di essere cosi' generoso, di amare e chiedere amore disinteressato. I commenti di Gian sono assolutamente ridicoli. da Stefania
05/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE RIC, non so se è un complimento o una presa per il c..o, comunque mi sono laureato raccogliendo cacca dei cani, senza cadere in quel becero di animalismo. Comunque, buone cose. da GIAN
05/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE bravo GIAN un'analisi precisa e puntuale. Tu devi essere davvero un genio, ti sei laureato alla Bocconi? da RIC
04/02/2011
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Re: PET CHE PASSIONE Molto spesso, e purtroppo questi animalisti perlopiù viziati da queste avversione verso i propri partner, sfogano anche la loro libidine su animali cosidetti d'affezzione. da GIAN
03/02/2011
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