Dalle affermazioni dei Ministri a quelle del Premier fatte in occasione del summit italo-francese capiamo che sul nucleare i giochi non sono per nulla chiusi. La moratoria è una scappatoia per evitare il referendum sul nucleare, così come si sta pensando ad un marchingegno per evitare anche il referendum sull’acqua.
Il vero motivo è anche che, così facendo, i cittadini italiani non andrebbero a votare non facendo raggiungere il quorum necessario e quindi invalidare i referendum rimasti in vita. In particolare quello relativo alla legge sul “legittimo impedimento” che coinvolge le massime cariche dello Stato. Ma questi Signori pensano che ci siamo bevuti il cervello? Che non siamo in grado di capire e di discernere i reali scopi di questa manovra?
Evidentemente pensano di avere a che fare con il popolo bue! Non è così e per quanto riguarda il nucleare, nell’ultimo numero del giornalino di ACL edizione speciale distribuito ad EXA 2011 il nostro Presidente Provinciale di Como – Giulio Ricca – titolava il suo pezzo “Nucleare? : no grazie”. Sul nucleare ruotano infatti enormi interessi, ma anche enormi incognite dal punto di vista della loro economicità ma soprattutto di sicurezza. Quanto successo in Giappone è un monito per tutti. Vi è poi il sospetto che in Italia qualcuno abbia pensato di barattare la caccia per fare un regalo gradito alle forze animalambientaliste anticaccia che influiscono sull’opinione pubblica.
Tra coloro che si preoccupano dell’ambiente, della natura e della salvaguardia della salute pubblica, vi sono anche i cittadini cacciatori e noi di ACL lo diciamo chiaro e forte da subito. Siamo favorevoli a tutte le fonti energetiche alternative e rinnovabili e contrari al nucleare nel nostro Bel Paese. Possiamo acquistare a buon prezzo quel surplus di produzione energetica che paesi come la Francia producono in sovrabbondanza e sono quindi costrette a vendere. Gli interessi economici non devono prevalere su quel bene inalienabile rappresentato dalla salute e dalla sicurezza pubblica. Il Governo si prenda tutte le sue responsabilità e chiarisca una volta per tutte il suo reale orientamento in materia, così come in materia di caccia. I soldati in mano al Premier parlano chiaro: “Nucleare ?: no grazie” . Mentre il Ministro del Turismo avrà il suo primato quello di far unire tutti i cacciatori in quel Partito che tuteli la civiltà rurale, la caccia e l’ambiente, con buona pace dei suoi amici animalisti anticaccia.
Ufficio stampa ACL