Sicuramente corro il rischio di ripetermi, ma voglio ugualmente ricordare che le prestazioni di una carabina da caccia, indipendentemente dal fatto che sia stata concepita per il tiro a lunga distanza o per quello in battuta, dipendono fondamentalmente dal perfetto connubio di alcuni fattori come: l’accuratezza dell’arma, un’ottica da mira di gran marca e una idonea munizione.
Troppo spesso invece si tralascia un accessorio di fondamentale importanza affinché il tutto, perfettamente abbinato, diventi uno strumento d’estrema precisione: gli attacchi per il cannocchiale. Fino a pochi anni fa, per il loro acquisto dovevamo rivolgerci ad alcune marche statunitensi o tedesche e la scelta si limitava soltanto a pochi modelli. Aziende famose più per la produzione d’ottiche che d’accessori hanno sempre proposto attacchi in acciaio molto affidabili e dal costo modesto, ma purtroppo di tipo “fisso”, non amovibili. Quegli attacchi sono stati, e lo sono tuttora, i modelli di punta e di maggior impiego sulle carabine bolt-action, dove una volta montata l’ottica, non se ne prevede la rimozione.
Ma per armi più specializzate, come le carabine semiautomatiche, gli express e tutti i basculanti misti in generale che possono essere utilizzati sia in battuta, con tacca di mira e mirino, sia durante le cacce all’aspetto utilizzando un’ottica il discorso cambia. Così come le armi basculanti miste, che richiedono la rimozione dello strumento ottico per poter utilizzare le canne lisce, l’attacco deve essere facilmente amovibile e che mantenga inalterata la taratura del cannocchiale una volta rimontato sull’arma. Per avere un attacco simile, la scelta si limitava a due soli modelli: il cosiddetto “piede di porco”, frutto della scuola armigera di Suhl, oppure il pivot ad incastro laterale EAW della Ernest Apel. Due ottimi prodotti, ma dal prezzo non certo contenuto e specialmente il primo era di non facile montaggio, visto che doveva essere saldato sull’arma. Oggi, invece, grazie alla tenacia e all’intraprendenza di una piccola azienda marchenese, è disponibile un modello di Attacco a Sgancio Rapido Universale d’ottima, qualità idoneo ad essere montato su tutte, e sottolineo proprio TUTTE le più comuni armi rigate in produzione. Questa ditta è la CA di Alessandro Contessa. La Contessa Alessandro & C. s.n.c. ha un passato di tutto rispetto, perché già agli inizi degli anni novanta produceva minuterie metalliche finite per armi con la tecnica del “partire dal pieno” e non per stampaggio o pressofusione e soltanto in modo marginale si dedicava alla costruzione di anelli per gli attacchi delle ottiche. In seguito, grazie all’esperienza acquisita nelle lavorazioni di precisione con le moderne macchine utensili computerizzate a controllo numerico e alla crescente richiesta di accessori validi ed affidabili per le armi rigate, fu ideato, messo a punto e poi in commercio un singolo modello d’attacco disponibile in diverse versioni. Che nella progettazione dell’attacco monopezzo “CA” i fratelli Contessa si siano ispirati ai più blasonati e diffusi concorrenti europei è innegabile, ma secondo me hanno creato un modello molto migliore. Sotto molti punti di vista, ritengo il “Porta Ottica a Sgancio Rapido CA”, non una copia, ma la naturale evoluzione dei suoi illustri predecessori perché, oltre a mantenerne inalterate tutte le eccezionali peculiarità tecniche e le caratteristiche costruttive, si differenzia dagli altri per il sistema di aggancio – sgancio, rendendolo ancora più pratico, preciso e robusto. Il serraggio dell’aggancio laterale avviene mediante lo sgancio con rotazione laterale di una leva che comanda un’unghia mobile contro una fresatura a “coda di rondine” su una sciina da 11 mm (la classicissima adottata dal 90 % delle armi basculanti in commercio). Gli anelli possono essere di vari diametri:1”, 26 mm, 300 mm e come la base monopezzo dove vanno montati sono in Ergal aerospaziale, mentre la basetta di ancoraggio da avvitare sulla culatta – castello delle armi e il blocchetto di aggancio sono realizzati interamente partendo dal “pieno” in acciaio 18NiCrMo5 cementato, notoriamente caratterizzato da una durezza elevatissima, abbinata ad una grande resilienza, con macchinari di precisione da personale altamente specializzato.
La proverbiale robustezza di questo tipo di attacco consente di smontare e rimontare l’ottica mantenendo inalterata la taratura iniziale, ma soprattutto di poter dotare una singola arma di innumerevoli congegni di mira. Tanto per fare un esempio, con il nuovo attacco CA Contessa è possibile montare sopra ad una comunissima carabina semiautomatica Browning BAR un Punto Rosso elettronico tradizionale con il corpo a tubo, uno di tipo olografico, un cannocchiale da mira e addirittura un mirino notturno.
A differenza di molti altri attacchi amovibili, quelli CA sono completamente registrabili e permettono di compensare qualsiasi giuoco potrebbe crearsi con anni e anni di uso. Alessandro e Andrea hanno anche intuito che oltre a non confondere l’acquirente con troppi modelli, l’ideale sarebbe stato quello di offrirne uno solo ma in diversi gradi di finitura.
Il catalogo CA Contessa include ben 6 modelli: il Simple (312 Euro iva inclusa), che può essere richiesto con finitura nera lucida, grigio chiaro e grigio scuro; il Deluxe (366 Euro) che ha le stesse finiture, ma con gli anelli fresati per un migliore crimpaggio ed una leggera incisione; l’Extra Deluxe (480 Euro) che è inciso a mano; il Winterwood (342 Euro) con finitura neve – bosco; il Wood (342 Euro) in versione Camo; il Carbon (342 Euro) rifinito grigio “Carbonio”. Le Basi in acciaio costano 45 Euro per le armi con castelli lineari (carabine semiauto e basculanti) e 63 Euro per le carabine Bolt Action a otturatore. Tutti gli attacchi possono essere facilmente montati in poco tempo e con l’ausilio di pochi attrezzi da chi ha un minimo di esperienza pratica e, come già detto, consentono di poter montare un’ottica da mira praticamente su qualsiasi arma, anche se non più in produzione da anni oppure se di recentissima concezione. Alessandro ed Andrea Contessa preferiscono lavorare l’acciaio trilegato e trattarlo termicamente, ma su ordinazione sono in grado di costruire pezzi particolari anche in lega ad alta resistenza. In Italia si praticano principalmente tre forme di caccia con la carabina: la caccia in alta montagna, la caccia di selezione e la caccia in battuta. Tolta la prima tecnica, che non ammette compromessi, la caccia di selezione e quella in battuta “potrebbero” anche essere praticate con una sola arma.
Se non si prevedono tiri particolarmente lunghi, una carabina semiautomatica, un combinato o un express in medio calibro possono tranquillamente essere impiegati sia per cacciare caprioli e daini sia cinghiali in battuta. È chiaro che la nostra arma dovrà essere equipaggiata con un’ottica da mira o con un Puntatore Elettronico in base all’uso che ne vorremo fare. Per ultimo c’è da dire che, nonostante il periodo non proprio felice, i prezzi dei prodotti CA sono competitivi, anzi, più che onesti se rapportati alla concorrenza e alla qualità del prodotto. Oggi l’azienda è poco conosciuta, ma siamo sicuri che in breve tempo saprà accaparrarsi la fiducia e la notorietà che merita, come un ennesimo orgoglio del Made in Italy
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