Gli animalisti del più grande partito di governo scoprono la coscienza degli animali, non è mai troppo tardi per scoprire ovvietà e perdere consensi elettorali con sparate senza senso.
L'altra parte politica ci attacca appena possibile, con tutti i mezzi possibili.
E noi come sempre in mezzo.
La Ministra Brambilla reitera.
Prima di lei anche la Ministra Prestigiacomo e pure il maestro di sci Frattini si erano distinti con sparate anticaccia dimenticando che il programma elettorale del PdL, votato ed approvato dalla maggioranza degli Italiani, prevede un miglioramento in senso europeista, vale a dire migliorativo, della Legge italiana sulla caccia, ad oggi la più restrittiva d’ Europa.
Anche per questo è stato votato dalla stragrande maggioranza degli 800.000 cacciatori italiani, dalle loro famiglie e dall’enorme indotto che muove, fino ad arrivare a quasi 2.000.000 (due milioni) di persone che gravitano, vivono e lavorano grazie alla caccia, alla pesca e alle tradizionali attività rurali.
Il PdL ha perso una elezione per 26.000 voti.
Per reiterare, questa volta a larga maggioranza, basta continuare così, sulla caccia e su altri argomenti che coinvolgono il portafoglio e il futuro dei nostri figli.
Mi piacerebbe capire come fa la Ministra a conciliare queste sue posizioni animaliste estremiste con le tonnellate di pesce da Lei e dalla sua famiglia commercializzato.
Come si fa a sostenere queste posizioni chi mangia abitualmente carne, chi nei sondaggi vota contro la caccia, ma cambia idea dopo aver assaggiato le pappardelle al sugo di lepre o lo spezzatino di cinghiale.
Dall'altra parte non vedo alternative, quando leggo un comunicato di una associazione venatoria che fa riferimento ai sedicenti “compagni della caccia”; mi chiedo anzi se tale comunicato riuscirebbe a prendere la sufficienza stiracchiata ad un esame di terza media. Le ovvietà, le inutili ripetizioni, l'uso voluto e reiterato del “politichese venatorio”, lo scrivere pagine e pagine per non dire nulla o non lasciare nulla di concreto a chi legge è per lo meno disarmante, tanto da domandarsi alla fine, ma questi stanno con noi o contro di noi?
Ecco come siamo ridotti.
Ora esiste anche Caccia Ambiente che nutre nel web consensi, sulla fiducia più che altro, e tuttavia guadagnati dal nulla che ci offre la politica tradizionale, spero, ripeto spero, che tale percorso sia ben guidato, o meglio, non sia sprecato inutilmente: abbiamo la necessità che il grosso della pubblica opinione capisca che esiste un popolo tradito che ha voglia di riscatto. E che non è più disposto a subire in silenzio.
Mentre dai media nazionali il ventilatore spargitore di melma, per non scrivere altro, è sempre presente e ben acceso. Come è possibile pensare di scoprire solo ora che gli animali soffrono, sentono ed amano. E’ ovvio che sia così, peccato che, senza volere, i media, i grandi giornali e di conseguenza la coscienza della pubblica opinione abbia costruito animali di serie A , B e C.
La fiorentina nel piatto o il branzino al sale, il moscerino sul parabrezza, il verme sull’amo, la zanzara spiaccicata sul muro della camera da letto in una notte estiva non soffrono, non amano, non muoiono come noi ?
Da dove vengono le nostre scarpe, le cinture e le nostre borse ?
Io chiedo coerenza intellettuale. A tutti, e soprattutto ai non cacciatori. Se io, appassionato cacciatore, unica passione al mondo che può essere esercitata solo e solamente da persone con la fedina penale immacolata, sono considerato un assassino da questi farisei, io affermo che tutti voi lo siete, tutti noi lo siamo.
Tutti voi e tutti noi sempre e tutti i giorni.
E allora smettiamola coi pietismi a senso unico e con la criminalizzazione verso una categoria sola, composta soltanto da onesti cittadini.
Vorrei inoltre ricordare a tutti che la sperimentazione per l’antibiotico che avete preso lo scorso inverno per la bronchite o la cistite è costato la vita a moltissimi animali.
Che facciamo non ci curiamo più ? Sperimentiamo direttamente sull’uomo? E chi è il prescelto ? Vostra figlia ? Chi parla di poter utilizzare culture in vitro non sa semplicemente di cosa stiamo trattando !
Il mio cane mi dice di dirvi che tutti noi amiamo gli animali e che nella Natura l’Uomo utilizza con consapevolezza e raziocinio tutte le risorse che Nostro Signore ha creato, nel rispetto più completo delle leggi degli uomini.
E non saranno le ovvietà della rossa Brambilla o le raschiate di barile degli articoli sul Giornale di tal Grazioli con l’ utilizzo a man bassa di piccoli pietismi a cui la gente dà ragione dopo la lettura e subito dopo se ne dimentica e mette sul fuoco la bistecca, non saranno i soliti noti, buoni per tutti gli appelli animalisti, a cambiare le abitudini di vita ed alimentari di tutto un paese.
Gli avvocati delle cause perse si sono messi in fila, sbatteranno come al solito contro il muro degli ambientalisti veri, i cacciatori italiani, gli unici in Italia che si occupano concretamente di ambiente,conoscendolo, amandolo ed utilizzandolo.
Saremo aiutati stavolta da chi di caccia e pesca non gliene frega nulla, ma di ciò che liberamente vuole mettere sul proprio piatto sì.
Armando Tagliavacche (Grifonero)