Dice Alberto Belloni (vedi editoriale Beccacce di Befana): C'è da augurarsi, oltre a sollecitare la più rapida e completa integrazione e colleganza fra i milioni di appassionati, che qualcuno si ingegni a rendere pubblici il prima possibile i dati di queste benedette ricerche. Potremo così - forse - spiegarci come mai i nostri cervelloni ci vorrebbero impedire di cacciare la beccaccia oltre la metà di gennaio, mentre in Francia, dove il raccolto è ben più ricco che da noi, possono godere di questa magnifica opportunità fino al 20 di febbraio............
La sua domanda ci ha stuzzicato , ed e' giusto che Lei e il mondo venatorio Italiano sappiate il perché i nostri cugini Francesi, sono riusciti a dimostrare la sostenibilità del prelievo della beccaccia nel bacino del mediterraneo al 20 di febbraio; e non solo sulla beccaccia, ma anche sui tordi e colombaccio; ma questa è un altra storia che verrà affrontata in futuro specie per specie, con piacevoli sorprese che riguardano il confronto di dati Italiani con quelli Francesi; e grazie ai quali i quali possiamo affermare, dopo una attenta rilettura, che la sostenibilità del prelievo al 31 gennaio - oggi messo in discussione- per tutte le specie Italiane e' ancora possibile.
La situazione attuale ha visto l'Italia avanzare a suo tempo una serie di proposte che, per ogni specie, sono state connotate da una ortodossa osservanza dello spirito della Direttiva Uccelli, facendo un uso sostanzialmente improprio del principio di massima protezione.
Lo stesso non è accaduto per altri stati, che hanno opportunamente mediato tra principi di Direttiva ed opportunità nazionali.
In questa situazione, a suo tempo - all'atto della presentazione dei dati italiani sui KC al comitato Ornis nel 2001 - L'Ispra fornì una lettura dei dati propri e di quelli di altri autori in maniera non obiettiva, chiaramente dettata da preconcetti ideologici nei confronti dell'attività venatoria.
Il lavoro svolto, di una lettura corretta e obiettiva dei dati contenuti nelle pubblicazioni italiane ed estere che sono state richiamate e ad oggi disponibili, non necessita, in questo caso, di un ulteriore avallo scientifico perché non sono frutto di una ricerca scientifica di parte, ma sono il risultato di un'attività di ricerca scientifica condotta dallo Stato Italiano, consolidata e certamente non sospetta.
Si ritiene a questo punto evidenziare alcuni riscontri di carattere fenologico,SOTTO RIPORTATI, provenienti dalla letteratura venatoria italiana, dato che questi sono stati riportati in ANDREOTTI A., SERRA L., SPINA F., 2004 per NON avallare lo spostamento delle decadi al 28 di febbraio, che però di fatto avallano un inizio di migrazione della specie nella più conservativa delle ipotesi in FEB 1, non in GEN 2. Ci risulta difficile credere, che sia corretto l'indirizzo dell'ispra al 10 gennaio, per la beccaccia, depositato nel lontano 2001 al comitato Ornis. La domanda sorge spentanea: Dove sta' la verita'?
Ma e' possibile che le beccacce Italiane producano una tale quantita' di testosterone, che le spinga a migrare in pre-nuziale con ben 4 decadi di anticipo a differenza dalle beccacce Francesi? A voi svelare l'arcano delle mandril-scolopax!
BECCACCIA (Scolopax Rusticola)
A) STATO GIURIDICO La specie risulta segnalata nella convenzione di Berna (allegato III), segnalata nella convenzione di Bonn allegato II e presente nella direttiva uccelli 2009/147 (allegato II/1, III/2)
B) STATO DI CONSERVAZIONE Specie con popolazione stabile (BIRD LIFE INTERNATIONAL 2006), non segnalata nella lista rossa IUCN. DI CONSEGUENZA LA SPECIE È CONSIDERATA SICURA.
C) CONSISTENZA IN EUROPA La specie ha una consistenza europea stimata in 1.800.000-6.600.000 di coppie (BIRD LIFE INTERNATIONAL 2004), con trend stabile (Fonte http://www.birdlife.org/datazone/speciesfactsheet.php?id=2978#FurtherInfo con dati di riferimento WETLANDS INTERNATIONAL 2006), dopo un declino nel periodo 1990-2000 soprattutto in Russia, gli ultimi dati danno la popolazione europea stabile.
D) CONSISTENZA IN ITALIA La specie è svernante e migratrice regolare in Italia, nidificante in Italia con poche coppie 50-150 ( BIRD LIFE INTERNATIONAL 2004), localizzate in massima parte in area alpina e nell'appennino settentrionale.
E) FENOLOGIA Per quanto riguarda la migrazione prenuziale i dati comunicati al comitato ORNIS (per l'Italia) danno come periodo di inizio della stessa la seconda decade di gennaio (GEN 2), tale indicazione risulta non essere in linea con i dati dei paesi del bacino del mediterraneo (Spagna esclusa), molti dei quali compatibili anche a livello di latitudine con la posizione geografica italiana.
KC paesi bacino del mediterraneo (inizio migrazione prenuziale):
ITALIA: 2 decade di Gennaio (GEN 2).
FRANCIA: 3 decade di Febbraio (FEB 3).
SPAGNA: 2 decade di Gennaio (GEN 2).
GRECIA: 1 decade di Marzo (MAR 1).
MALTA: 2 decade di Febbraio (FEB 2).
CIPRO: 3 decade di Febbraio (FEB 3).Con indeterminazione di FEB 1 e FEB 2.
Nello specifico le pubblicazioni e i documenti presenti nel documento KC a sostegno dell'ipotesi di un inizio della migrazione prenuziale in GEN 2 risultano essere individuate in:
1 - ANDREOTTI A., SERRA L., SPINA F., (a cura di) 2004 - Relazione tecnicoscientifica sull'individuazione delle decadi riferite all'Italia nel documento "Key Concept of Article 7(4) of Directive 79/409/EEC". INFS, pp. 1-50.
2 - SPINA F., VOLPONI S., 2008 - Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia.1. non-Passeriformi. Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia CSR-Roma. 800 pp.)
Si analizza ogni pubblicazione e documento singolarmente per rilevare le evidenze scientifiche che supportano l'ipotesi di un inizio di migrazione prenuziale in GEN 2.
1- La beccaccia viene trattata a pag 35.
Premessa: questo documento è stato scritto in seguito ad una richiesta del ministero delle politiche agricolo di revisione del documento KC italiano nel 2004.
In questo documento per supportare l'ipotesi di inizio migrazione prenuziale in GEN 2 viene fatto un generico riferimento al campione nazionale di soggetti inanellati (fonte INFS) senza fare riferimento ad uno studio o a una pubblicazione specifica e vengono integrati da alcuni riscontri di carattere fenologico provenienti dalla letteratura venatoria italiana.
2) La beccaccia viene trattata a pag 514.
In questa pubblicazione (per quanto riguarda la migrazione prenuziale) le evidenze scientifiche non vengono esplicitamente ricondotte a studi o autori particolari, si fà riferimento a dati di ricattura e a rilevazioni dell'indice d'abbondanza probabilmente riconducibili agli autori stessi e all'unico studio specifico segnalato nella bibliografia utilizzata per la pubblicazione ARADIS A., LANDUCCI G., RUDA P., TADDEI S. & SPINA F., 2006 -La Beccaccia Scolapax rusticola nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano. Min. Politiche Agricole, Alimentari Forestali - Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica: 1-38.
ANALISI CRITICA DEI DATI A SUPPORTO DEL CK ITALIANO
Da quanto sopra evidenziato si rileva che le evidenze scientifiche presenti nel documento KC a supporto dell'ipotesi di un inizio di migrazione prenuziale in GEN 2 si rifanno a :
ARADIS A., LANDUCCI G., RUDA P., TADDEI S. & SPINA F., 2006 -La Beccaccia Scolapax rusticola nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano. Min. Politiche Agricole, Alimentari Forestali - Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica: 1-38.
Data la scarsità di pubblicazioni specifiche italiane può solo essere fatto un confronto con la pubblicazione Spagnesi M., L. Serra (a cura di), 2003 - uccelli d'italia Quad. Cons. Natura, 16, Min. Ambiente - Ist. Naz. Fauna selvatica dove Andreotti a pag 66 afferma: "I movimenti pre-riproduttivi divengono consistenti in febbraio e si protraggono fino ai primi di aprile".
Nella pubblicazione regionale La fauna selvatica in Lombardia Rapporto 2008 su distribuzione, abbondanza e stato di conservazione di uccelli e mammiferi dove nella scheda riguardante la beccaccia, a pag 79, viene riportato l'inizio della migrazione prenuziale a marzo (MAR 1).
Si ritiene a questo punto evidenziare alcuni riscontri di carattere fenologico provenienti dalla letteratura venatoria italiana, dato che questi sono stati riportati in ANDREOTTI A., SERRA L., SPINA F., 2004 che però di fatto avallano un inizio di migrazione della specie nella più conservativa delle ipotesi in FEB 1, non in GEN 2.
a) Da Rotondi M., 1962-Migratori alati. La rotografica, Roma, pp. 615.
Pg 90: "..discretamente abbondante nelle epoche del doppio passo (metà ottobre-novembre; febbraio-metà aprile)".
Pg. 120: " La beccaccia, già verso la metà di marzo, si accinge alla riproduzione nei luoghi dove è stazionaria e in quelli dove ha fatto ritorno dopo essersene allontanata sin dall'autunno o soltanato nel periodo più crudo dell'inverno".
b) Da Rastelli G. (a cura di), 1946-L'almanacco del cacciatore e del pescatore. Anno 1946-1947. Casa Editrice il Cigno, Milano.
" Febbraio... In quasto mese si apre il ripasso: il primo uccello di transito è il colombaccio. Se la stagione non è troppo rigida partono gli zigoli della neve, merli e tordi, cince e fioraccino, marzaiole.codone, moriglione, morette, smergi, pescaiola, beccaccia, beccaccino, frullino..prendendo le vie del nord ".
c) Da Ghidini L., 1934-Nuovo manuale del cacciator. Hoepli, Milano.
Pg. 303: "Febbraio: partenza.. Marzaiola, moriglione, beccaccia, beccaccino, frullino. Transito: Colombaccio ".
Alcuni ulteriori riscontri di carattere fenologico tratti dal " Progetto Sky-Way "
(Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia)
d) Da: Medani E. (coord.) Ricerca nazionale sulla migrazione dell'avifauna. Sky-Way project. Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia, Vol. V, analisi statistica per il quinquennio 1993-1997.
" La prima spinta verso i quartieri riproduttivi coincide con l'inizio della seconda decade di febbraio, e l'ondata migratoria và via via intensificandosi fino a raggiungere l'apice tra la seconda e la terza decade di marzo ".
e) Da: Medani E. (coord), 1995. Ricerca nazionale sulla migrazione dell'avifauna. Sky-Way project, Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia, analisi statistica per l'anno 1995.
Pg. 16. " Febbraio è il mese della stasi, scarsi movimenti si verificano nella seconda decade in perfetta coincidenza con l'inizio canonico della risalita: il 15 ".
f) Da: Medani E. (coord), 1996. Ricerca nazionale sulla migrazione dell'avifauna. Sky-Way project, Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia, analisi statistica per l'anno 1996.
Pg. 13: " La prima decade di febbraio è caratterizzata dall'assenza di spostamenti per quasi tutto il periodo, e solamente nell'ultimo giorno gli uccelli iniziano a muoversi dando il via alla risalita primaverile, con qualche giorno di anticipo sulle date tradizionali ".
g) Da: Medani E. (coord), 1999. Ricerca nazionale sulla migrazione dell'avifauna. Sky-Way project, Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia, analisi statistica per l'anno 1999, Vol. VII Pg. 17: " Nuovamente constatiamo che il massimo degli spostamenti si verifica nella seconda decade (febbraio)..in corrispondenza del giorno 13 data, questa, che può essere considerata come l'inizio ufficiale del ripasso 1999 ".
h) Da: Medani E. (coord), 2002. Ricerca nazionale sulla migrazione dell'avifauna. Sky-Way project, Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia, analisi statistica per l'anno 2002, Vol. X. Pg. 20: " La risalita debutta regolarmente nella seconda decade, con un picco di segnalazioni per il giorno 12 (febbraio) ".
N. B. SI RICORDA CHE TALI RISCONTRI DI CARATTERE FENOLOGICO PROVENIENTI DALLA LETTERATURA VENATORIA ITALIANA SONO A TUTTI GLI EFFETTI A SUPPORTO DELLE MOTIVAZIONI TECNICHE CHE SUPPORTANO IL DOCUMENTO KEY CONCEPTS ITALIANO, IN QUANTO CITATI IN "ANDREOTTI A., SERRA L., SPINA F., (a cura di) 2004 - Relazione tecnicoscientifica sull'individuazione delle decadi riferite all'Italia nel documento "Key Concept of Article 7(4) of Directive 79/409/EEC". INFS, pp. 1-50.", RELAZIONE PRESENTE NEL DOCUMENTO UFFICIALE KC DELLA COMUNITA' EUROPEA.
Analizzando i dati esteri di paesi del bacino del mediterraneo quelli riguardanti la Francia risultano essere i più numerosi ed esaustivi. Con i quali oggi i Francesi cacciano la beccaccia al 20 di FEBBRAIO nel bacino del mediterraneo.
Nel rapporto (Observatoire National de la Faune Sauvage et des Habitats (ONFSH).2005. Informations scientifiques nécessaires à la préparation des textes réglementaires sur la fermeture de la chasse aux oiseaux migrateurs en France. Compléments aux informations fournies dans le rapport scientifique de l'Observatoire N°2 . MEDD/O NCFS Secrétariat .Mars 2005 pp 10, nel paragrafo riguardante la beccaccia a pag 12 viene ribadito per la Francia l'inizio della migrazione prenuziale a FEB 3.
Vi è un'altra pubblicazione francese molto particolareggiata che individua in FEB 3 l'inizio della migrazione prenuziale Duriez O. (2003) - Dates de départ des Bécasses des bois (Scolopax rusticola) en migration prénuptiale - in. Thèse de Doctorat, Université Paris VI « Stratégies individuelles d'hivernage chez la Bécasse des bois (Scolopax rusticola) : compromis énergétiques pour la sélection de l'habitat.
In riferimento a studi spagnoli è possibile notare come in Distribution and phenology of the Woodcock Scolopax rusticola (Linnaeus, 1758) (Charadriiformes, Scolopacidae) wintering in Extremadura a pag 44 gli autori riferiscono "En diciembre se encuentra presente la totalidad del contingente invernante en esta región, manteniéndose constante hasta el mes de enero y disminuyendo parzialmente en febrero. A partir de este mes se produce la migración prenupcial de la mayor parte de las becadas hacia sus áreas de reproducción en latitudes más norteñas. Esta migración parece producirse de manera más escalonada que la migración postnupcial y se prolonga hasta el mes de abril ",affermazioni compatibili con una ipotesi di inizio migrazione prenuziale nella più conservativa delle ipotesi in FEB 1.
Analizzando la pubblicazione SPINA F., VOLPONI S., 2008 - Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia.1. non-Passeriformi. Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia CSR-Roma. 800 pp, con riferimento a ARADIS A., LANDUCCI G., RUDA P., TADDEI S. & SPINA F., 2006 -La Beccaccia Scolapax rusticola nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano. Min. Politiche Agricole, Alimentari Forestali - Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica: 1-38 è possibile fare le seguenti osservazioni:
a) Si rileva una sostanziale carenza di dati per stabilire con accettabile approssimazione il reale inizio della migrazione prenuziale, dato che come gli stessi autori riportano a pag 514 " L'inanellamento della Beccaccia richiede tecniche del tutto particolari; l'unico progetto di inanellamento intensivo che ha adottato tali tecniche in Italia è quello svolto nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano a Roma, da cui il campione rilevante di inanellamenti che emerge chiaramente dalla carta (Aradis et al., 2006). Altrove in Italia, la distribuzione dei soggetti marcati si caratterizza per numeri molto bassi di soggetti, generalmente catturati in modo occasionale nel corso di attività di inanellamento non direttamente mirate alla specie ".
b) Nell'analisi delle ricatture (pag 516 fig 10); il campione annuale di ricatture è estremamente basso, 79 individui di cui la gran parte risultano ricatturati durante la migrazione post-nuziale; in riferimento ai mesi di gennaio, febbraio, marzo il campione si riduce a 13 individui così ripartiti:
GEN 1: 1 individuo FEB 1: 1 individuo MAR 1: 0 individui
GEN 2: 5 individui FEB 2: 0 individui MAR 2: 1 individuo
GEN 3: 4 individui FEB 3: 0 individui MAR 3: 1 individuo
Risulta, come già sopra evidenziato, che il campione non permette di stabilire con ragionevole certezza il reale inizio della migrazione prenuziale, data l'esiguità dei dati, come gli stessi autori affermano sempre a pag 516:"In gennaio osserviamo un incremento nella percentuale di ricatture, con un modesto picco stagionale nella decade centrale del mese. Tranne due segnalazioni in marzo, mancano dati fino alle fasi post-riproduttive".
c) Si può osservare come le modalità di ricattura, ancor più che per i turdidi, sono legate ad attività venatoria, come gli autori affermano a pag 515: " La totalità delle ricatture avvenute in Italia si riferisce a soggetti deceduti. Tranne un singolo caso, dovuto a predazione naturale, tutti i soggetti sono stati abbattuti o catturati intenzionalmente. Anche nel caso delle beccacce italiane segnalate all'estero la vasta maggioranza dei casi noti (34 su 35) riguarda uccelli abbattuti ", a tal proposito risulta evidente che con la fine dell'attività venatoria in Gennaio (da venti anni), il numero statistico delle ricatture in Febbraio e Marzo, e quindi il campione delle ricatture non è uniforme, e lo stesso può essere viziato da questa anomalia, data la variata modalità di ricattura principale (attività venatoria) non attiva nei mesi considerati cruciali per gli spostamenti prenuziali dei migratori (Feb. Mar.); ciò spiegherebbe in parte la sostanziale carenza di dati, riguardanti le ricatture, nei mesi di febbraio e marzo rispetto ai paesi mediterranei che proprio in quei mesi individuano lo svolgersi della migrazione prenuziale e utilizzano tecniche (Rilevazioni GPS, indice d'abbondanza ecc. ) che esaminano il campione mantenendo costanti i parametri di rilevazione.
d) Come spiegato dagli stessi autori l'unico studio italiano completo fà riferimento alla tenuta presidenziale di Castelporziano e non può essere indicativo dei movimenti complessivi della specie in tutto il territorio italiano.
In ultima analisi nella suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura (pag 515 fig 3); viene riportato come inizio della migrazione prenuziale FEB 3.
Sig, Belloni speriamo di aver saziato la sua sete di sapere compreso il perche' c'e' differenza sostanziale tra noi e i Francesi, comprese le simpatiche CONTRADDIZIONI" dell'ispra.
A cura di:
Alessandro Cannas
Emiliano Amore
Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica ANLC