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gen2 02/01/2013 15.55
Capalbio, Le Forane, sabato 8 dicembre giorno dell’Immacolata. Forse il primo giorno di bel tempo dopo un periodo terribile, iniziato con la spaventosa alluvione novembrina che ha flagellato e messo in ginocchio tutta la bassa Maremma causando danni incalcolabili a uomini, animali e cose. Però, si sa, dopo la tempesta prima o poi deve tornare la quiete, così quel soleggiato mattino al rialto alla Capanna dell’Uccellina, vidi solo sorrisi sui volti dei miei compagni di battuta. Tutti erano felici di ritornare ad imbracciare fucili, express e carabine per festeggiare insieme il ritorno del bel tempo e la ritrovata compagnia, accomunata dalla solita, incrollabile passione per la caccia al Re della macchia mediterranea. Giampiero, invece, era di tutt’altro umore, perché da un recente sopralluogo nel bosco che avremmo dovuto battere, dalle tracce lasciate fresche nel fango aveva visto che un bel branco di cinghiali n’era uscito già di primo mattino.
“E allora?” gli risposi, “Vuoi che nella macchia del Pozzo non ci sia rimasto più neanche un cinghiale per sentirci una canizza?”. Quel mattino niente e nessuno sarebbe riuscito a metterci di malumore. Infatti, molti cacciatori erano radunati intorno al fuoco già intenti a cucinare e qualcuno alle mie spalle mi porse un pezzo di pane con una salciccia e un bicchiere di vino rosso talmente scuro che sembrava inchiostro. E non erano neanche le otto del mattino! Mi voltai per ringraziare l’inatteso benefattore e con piacere riconobbi Ludovico, un caro amico a cui pochi giorni prima avevo montato un puntatore sulla sua Browning BAR Zenith in calibro 9,3 x 62, utilizzando i nuovi attacchi a sgancio rapido da me ideati. Mentre attendevamo che Giampiero terminasse di organizzare l’imminente battuta, mi toccò sorbirmi l’ennesimo inno alle favolose potenzialità del 9,3 x 62, calibro che, secondo Ludovico, era il migliore in assoluto per cacciare il cinghiale in battuta. L’amico ne era talmente entusiasta che mi descrisse per filo e per segno come ci aveva abbattuto alcuni cinghiali ed i suoi effetti spettacolari. Finii il panino appena in tempo per il raduno delle poste e poi partire per i “dolci sentieri”. Vidi Giampiero incaricare Alessandro, un suo vice, di piazzare una decina di cacciatori in una stretta attaccatura tra due macchie e di schierare tutti gli altri ai bordi dei campi.
La cacciata si sarebbe svolta in una zona circondata da ampie radure aperte, e quindi molte poste sarebbero state posizionate quasi al pulito. Non sapendo a quale dei due schieramenti avrei fatto parte, presi dalla macchina zaino e carabina ed aspettai paziente d’esser convocato. L’attesa durò poco perché Alessandro mi fece segno di seguirlo e assieme ad uno sparuto gruppo di cacciatori camminammo in salita per una buona mezz’ora. Appena raggiunto il limitare di un bosco fittissimo Alessandro gridò: “Guardate, c’è un cinghiale che corre nel campo!”. Alzammo tutti lo sguardo in tempo per vedere un grosso verro andare dritto verso la macchia. Non m’allarmai tanto per il fatto di non essere riuscito a sfruttare quell’occasione così insolita, quanto nel costatare che gli animali dovevano essere in agitazione per muoversi così all’aperto a quell’ora del giorno. Stando così le cose accellerai il passo, ma Alessandro mi ordinò di fermarmi quasi subito, in un punto dove non avrei mai scelto di mettermi di posta volontariamente. Avrei dovuto presidiare un tratto di campo talmente pulito che mi toccò tagliare diversi rami di lentischio per improvvisarmi un minimo di riparo.
Per uno come me che preferisce sempre sentire i cinghiali che arrivano in silenzio in punta di piedi come fantasmi mentre rompono i rametti del sottobosco, fu come invitare un tifoso laziale ad una cena organizzata dagli ultras romanisti! Pazienza, che ci vuoi fare, è imperativo che le poste assegnate non devono mai essere messe in discussione. In compenso dovetti ammettere a me stesso che da dov’ero, godevo di una visuale splendida. Avevo un campo visivo enorme, un centinaio di metri alla mia destra e più del doppio alla mia sinistra. Poi fui contento di constatare che la sorte (ed Alessandro) mi aveva assegnato degli ottimi vicini di posta, tutte persone corrette che, all’occorrenza, avrebbero sicuramente rispettato i propri angoli di tiro.
Non c’è cosa più sgradevole e maleducata di tirare ad un cinghiale mentre sta andando dritto ad un altro cacciatore! Ai margini di quel grande prato Alessandro lasciò poche poste e subito dopo una curva a gomito nel sentiero sgranò tutti gli altri, equidistanti, lungo un breve tratto strategico. Persino un novellino avrebbe capito al volo che se il vento si fosse mantenuto buono lungo tutta la linea, quelle sarebbero state le poste che avrebbero avuto maggiori probabilità di tirare. Come un automa eseguii le stesse operazioni che ripeto ormai da quasi quarant’anni. Sistemai il seggiolino a treppiedi, controllai se la pila del mio puntatore fosse carica e cercai di individuare gli ipotetici passi per avere una certa idea da dove sarebbero potuti arrivare i cinghiali. Prima di camerare una 308 ricaricata con palla Hornady SST da 165 grani nella canna della mia fida Heckler & Koch 770 K, controllai anche dov’erano di preciso i miei due vicini di posta. Giampiero annunciò l’inizio della battuta con un semplice: “Occhio che sciogliamo!” pronunciato via radiolina e dopo neanche cinque minuti i cani agganciarono l’usta del cinghiale precedentemente avvistato nel prato.
La canizza che seguì fu a dir poco spettacolare. I Tigrati di Giampiero & Company sono famosi in tutta la Maremma per la loro bravura, per il loro coraggio e per la loro innata aggressività e in quel periodo dell’anno erano al top della forma fisica, così spinsero i cinghiali verso di noi veloci come fulmini. Ma mi parve di sentire due distinte canizze, una delle quali stava venendo proprio dalle nostre parti. Ad un tratto ebbi la quasi certezza d’intravedere un irsuto groppone avanzare deciso nel prato alla mia sinistra. Sì, era proprio un cinghiale, ed anche grosso. Aveva anticipato di molto i cani e stava andando dritto dritto in bocca ai cacciatori appostati nella strettoia di macchia. Sorrisi in attesa degli spari, ma invece di udirli rividi il cinghiale ripercorrere la stessa strada a ritroso per ritornare da dov’era venuto. Sicuramente qualcuno doveva essersi mosso prematuramente oppure si erano fatti avventare dal grosso verro.
M’accorsi appena in tempo che un’altra nutrita canizza era in progressivo avvicinamento e proprio davanti a me. Non passò un minuto che nel prato apparve la più bella visione che mi fosse mai capitato di vedere in vita mia: un solengo enorme circondato da un nugolo di cani. Che spettacolo!!! Dopo quasi quarant’anni di Cacciarelle non avevo mai visto una scena simile in un prato illuminato da un sole meraviglioso, come se stessimo in un anfiteatro. Il grosso animale veniva dritto verso di me con alcuni cani che gli correvano addirittura ai fianchi. Per un attimo fui quasi preso dal panico perché non capii come avrei potuto tirargli senza mettere in pericolo i preziosi ausiliari. Pensai che avrei potuto piazzargli una precisa palla in mezzo alla fronte, ma se qualche scheggia fosse fuoriuscita? Se avessi fallito il bersaglio? Il tempo stringeva così mi alzai di scatto con l’Heckler impugnata a mezzo petto nella classica posa “Skeet” e mi preparai al tiro.
Il cinghiale fece esattamente quel che speravo facesse, scartò di lato ed accellerò distanziando il cani di quei pochi metri che mi servivano per eseguire un tiro corretto. In un attimo lo inquadrai nel mirino e deciso strinsi il grilletto. Il cinghiale centrato perfettamente nel collo fece una capriola degna di una lepre e fu subito sommerso da un’onda anomala di segugi famelici. Non ebbi neanche il tempo di ringraziare Diana per l’immenso regalo che mi aveva fatto quando ecco che vidi ritornare di corsa il primo cinghiale. Lo incannai con la 770 ma rispettai il tiro e lasciai che fosse il mio vicino di posta ad abbatterlo. Dal tuono che fece la sua arma capii anche chi doveva essere…. Fui contentissimo che anche Ludovico aveva avuto la sua bella preda.
Dato che avevamo qualche minuto di “tranquillità” per recuperare ambedue le mute e incitarle a rientrare in cacciata, andai ad aiutare Ludovico a portare il cinghiale allo scoperto. Era veramente un bellissimo animale, che stimai una ventina di chili più piccolo del mio, con una stranissima quanto meravigliosa unica zanna che in assegna della cote superiore si era talmente sviluppata da fare un cerchio completo. “Hai visto che anche il mio 308 Winchester non ha problemi ad abbattere pulitamente un capo più grosso di questo?” Gli dissi. Lui sorrise e non replicò alla provocazione, mi ricordò invece che aveva usato un mia ricarica con palla Norma Oryx da 232 grani. Intanto la battuta infervorava su tutti i fronti, con la giusta dose di berci e d’imprecazioni. Per le larghe a monte, si sentivano delle scariche degne dello sbarco in Normandia! Ne dovesse arrivare un altro, pensai. Dalle mie parti c’è un detto: “Passò l’angelo e disse amen”. Intravidi il mio vicino di posta a destra imbracciare veloce e puntare la sua carabina davanti a sè ma leggermente spostato a sinistra così mi preparai anch’io. Non avevo reintegrato la cartuccia sparata, ma non me ne preoccupai perché ne avevo ancora nel caricatore! Una giovane capriola, nel passarmi accanto quasi mi venne addosso, e subito dietro nel prato apparve anche un altro cinghiale. Percorreva la stessa pista di quello che avevo già abbattuto così mi preparai con il “Red point” già puntato in quella direzione ed appena l’ebbi ad una ventina di metri gli sparai. Lo colpii male, un po’ troppo in basso, ma la seconda palla fu più precisa e lo abbatté definitivamente. Aspettai in silenzio qualche minuto poi andai a recuperarlo.
Era un giovane verro di una quarantacinquina di chili, un porcastro se paragonato al solengo che giaceva lì accanto. Verso l’ora di pranzo il grande Giampiero decretò la fine della battuta non col suono del corno, ma tramite la radio e, ai cacciatori particolarmente lontani, addirittura per telefono. Scaricai l’H. & K., misi il coperchio–interruttore al punto rosso e la riposi nel fodero poi, giustamente, andai ad ammirare da vicino le mie prede. Che splendida coppiola! Avevo abbattuto un solengo di 130-140 chili con un preciso colpo al collo che non lascia scampo, indipendentemente dal calibro utilizzato. Non mi stancherò mai di ripetere che non è determinate le dimensioni e la potenza della munizione, quanto la foggia della palla e cosa si colpisce. Io, anche per bestioni simili, uso da tantissimi anni palle ad espansione precoce, come le Hornady SST, le Nosler Ballistic Tip, le Swift Scrirocco, le RWS TIG, etc e non mi hanno mai tradito. Mentre ero intento a verificare gli esiti dei miei colpi da mettere nel mio archivio di esperienze personali, arrivò Ludovico che attaccò un’arringa sul fatto che per abbattere un cinghiale così ci voleva solo la sua iperpotente 9,3 x 62 Bock. Detto tra noi, quel solengo lo avrei affrontato tranquillamente anche con la mia piccola 243 Winchester, ma cosa volete, ognuno è padrone di utilizzare il calibro che vuole, la legge italiana impone dei limiti “minimi”, ma non certo “massimi”. Purtroppo la filosofia del “grosso è bello” è dura a morire. Quel giorno alle Forane si confrontarono due calibri: il 308 Winchester e il 9,3 x 62 ed ambedue svolsero egregiamente il proprio lavoro. Ai cinghiali non fece nessuna differenza essere abbattuti dal’uno o con l’altro; entrambi finirono nelle nostre pentole!!
Marco Benecchi Tags:37 commenti finora...
Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Gent.mo Marco, ho letto con vivo interesse tutti i post di questo blog, vorrei un chiarimento, in quanto nel tuo articolo di apertura a proposito delle palle per il cinghiale dici di usare palle ad espansione precoce, asserendo testualmente:"........come le Hornady SST, le Nosler Ballistic Tip, le Swift Scrirocco, le RWS TIG, etc e non mi hanno mai tradito" Ma queste palle, magari stoppano bene il selvatico, ma non sono quelle che fanno risentire all'animale un maggiore shock idrodinamico, sciupando gran parte delle carni della zona di impatto? Non sarebbe più indicata una palla DK che unisce una buona penetrazione nel mantello coriaceo ad una buona capacità lesiva interna? Se sbaglio, correggimi, sicuramente la tua esperienza vale più della mia. Grazie e salutoni, Giorgio da giorgio
18/01/2013 18.00
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Scusami marco, si sono stato un pò esagerato hai ragione ma vedi io sono INCAZZATO con la gente non preparata quelli che vanno in battuta dopoe essere andati a tordi alla mattina o fatto il giro alla beccaccia , quelli che prendono la semiautomatica due volte all'anno , buttano dentro quello che trovano e quando arriva un cinghiale "PERDONO AL TESTA" e saprano DOVE CAPITA. io mi sono epsresso male ( hai ragione) il concetto è uno: LA CACCIA IN BRACCATA E' UNA COSA SERIA E COME TALE DEVE ESSERE AFFRONTATA , con più serietà e rispetto . Tutto quà. Ovviamente non parlo di Te che ti seguo da anni con i tuoi avventurosi racconti. So quello che vali e so che tu sei l'unico in Italia che può dare un contributo a questa forma di caccia. Un caro saluto Sergio da Sergio
18/01/2013 9.51
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Non so cosa cambi con il nome . Torno a ripetere , te confondi le matematiche di un disegno tecnico -di cui lei dice di essere un super esperto ( 50/60°)- con i rapportri tra numeri sbagliati. A parte questo , mi consiglia un medico, ma mio padre è Medico come mia madre , posso farmi aiutare da loro . Forse , dovresti calmarti un pochino e ACCETTARE qualche critica o no? In fondo , la battuta - come dici- è una forma di caccia antica ... forse troppo antica!!! E' ora di MODERNIZZARLA per renderela più sicura a tutti. Rigurado l'uso delle mitraglie di cui vai orgoglioso fa semplicemente sorridere e rende chiara l'idea della vostra prepaarzione ( non la tua) . Non ti disturberò piu .
da Braccata NO GRAZIE Sergio Mantovani residente a B
17/01/2013 11.43
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Scusa BRACCATA, poi ti avevo "pregato" di firmarti con nome e cognome, come fanno i "braccaioli" seri!!! Che vuol dire "Ti commenti da solo"? Facci capire anche a Noi. Come cosa vuol dire "Non sai fare i calcoli"? Sono Perito Meccanico diplomato nel lontano 1979 con 50/60° e ancora oggi studio e leggo parecchio e, credimi, i miei calcoli so farli benino...................... E poi scrivi IO cose senza senso? Mandami una mail privata che ti indico qualche buon professionista, qualcche caro amico medico, che MOLTO SPESSO ho conosciuto proprio durante qualche Braccata SI GRAZIE. Forse, ma dico "FORSE" potrebbe darti una mano. Saluti Marco Benecchi Cacciatore in Battuta Orgoglioso di esserlo. NB mi risulta, da quel che ho letto mentre studiavo gli integrali doppi (sai cosa sono?), che la BATTUTA colletiva è stata la forma di caccia più utilizzata dall'avvento dell'uomo e dalla notte dei tempi. Dici che ho calcolato male? CHE AMAREZZA! da Marco x BRACCATA NO GRAZIE
17/01/2013 7.30
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA ti commenti da solo. non sai fare i calcoli e scrivi un sacco di cose senza senso. da Braccata NO GRAZIE
16/01/2013 18.09
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Caro Andrea sei andato a toccare un tasto dolente. Non me me voglia chi le fabbrica e/o chi le usa, ma in più di trentacinque anni di caccia a palla le KS sono quelle che mi hanno deluso di più. Se non le sole!! Sono palle MOLTO DURE che per lavorare bene devono trovare MOLTA SOSTANZA. Figurati che tanti anni fa me ne regalarono 5 scatola in calibro 243 da 96 grani. Ci avrò tirato 30 caprioli senza fermarne uno sul posto. Mi facevano tutti la classica "volatina" prima di cadere. Nei prati potevo sopportarla, ma quando uscivano sul limitare del bosco a notte fonda non potevo permetterglielo. Poi una sera tirai ad un cinghiale di 130 chili che invece lo INCHIODARONO sul posto. Come già detto TUTTO dipende da COSA DEVI FARCI. Le KS in 308 o in 30.06 li vedrei benissimo per roba grossa: solenghi, palanconi, cervi!!! Delle RWS apprezzo MOLTO le TIG e le T - Mantel con molto piombo sposto, cosa sconveniente però in semiauto. Ciao M da Marco x Andrea.
16/01/2013 14.58
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Buon giorno "Braccata No Grazie", non ho presente le statistiche dei morti sulle strade di OGGI nè di quelle del trascorso sabato sera, ma se lei le sa, può farmele conoscere? Così almeno vado su qualche sito automobilistico e scrivo che devono mettere in galera: Il presidente della Repubblica, il ministro dei trasporti, il comandante della Polizia, "I" comandanti dei vigili di tutti i paesi dove accadono degli incidenti. Vogliamo poi parlare di quelli che accadono sul lavoro? A chi vogliamo mettere in galera? Lo sa BRACCATA NO GRAZIE che solo lo scorso anno sull'ARCO ALPINO sono morti diversi cacciatori perché uccisi da COMPAGNI DI APPOSTAMENTO? Vuole che specifichi zone e fatti? Di disgrazie ne accadono tante (vedi la COSTA CONCORDIA, e non mi sembra che abbiano arrestato SCHETTINO!!!) purtroppo non si possono evitare. Caro BRACCATA NO GRAZIE, il tuo triste intervento sul MIO BLOG te lo potevi risparmiare. Poi per quanto riguarda la MANICA DI IMBECILLI CHE GIRANO CON I CARICATORI DA 10, allora sono un imbecille anch'io!!! Perché lo uso anche se (grazie a Dio) ancora non ho ammazzato nessuno e di rado tiro più di due colpi!!! Ti risulta, a me sinceramente NO, che il morto nella Provincia di Pesaro sia stato colpito da 8 - 9 colpi oppure dopo la settima - ottava pallottola tirata? Ti risulta che lo sparatore abbia "tirato a caso"? O forse era un carissimo compagno (se non un parente stretto) del defunto che ora stà più male di lui................. Firmati con Nome e Cognome (vero) se vuoi continuare a dire la tua sul Nostro ben amato (e serio!!) Blog! M
da Marco x BRACCATA NO GRAZIE
16/01/2013 14.50
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Le rws KS rientrano nella categoria delle SP o delle palle ad espansione precoce? E come lavorano sui cinghiali in 30.06 palla da 150/165 grani? Ciao da Andrea x Marco
16/01/2013 11.12
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA un'altro morto in provincia di Pesaro per colpa di questa caccia idiota e inutile che si chiama braccata! Spero che il Governo e le associazioni TUTTE decidano di chiuderla definitivamente oppure DEVONO ADDESTRARE STA MANICA DI IMBECCILLI CHE GIRANO CON FUCILI A 10 COLPI sparando a caso! QUESTA GENTE QUA STA ROVINANDO L'IMMAGINE DELLA CACCIA IN ITALIA. oppure il capo braccata deve andare in galera ( ma sul serio) cosi se la smettono . da Braccata? NO GRAZIE!
16/01/2013 8.15
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Tranquillo "siamo quì per questo". Da quel che chiedi purtroppo però capisco che di balistica ne capisci un po pochino!!!! Di palle in ciommercio ne esistono CENTINAIA DI TIPI, ed ogniuna ha degli impieghi specifici. C'è la Blindata FMJ, Vollmantel, etc che serve per avere una maggiore prenetazione possibile e per non danneggiare troppo la spoglia, le normali SOFT POINT servono "un po' a tutto" le Hollow Point che hanno una espansione precoce, le Explosive che sono delle Hollow ancora più fragili e così via. ENNESIMA DOMANDA: Che ci devi fare con una munizione?????????????????? La caccia al cinghiale in battuta? Dove si spara SEMPRE agli animali in movimento e dove non si ha MAI la certezza di colpirli nel punto giusto? Altra domanda: di un tableau di 100 cinghiali, quanti solenghi oltre il quintale ci sono? Quante scofe?, quanti verri di 70 - 80 kg?. Ti accorgerai invece che quelli "che fanno numero" sono sempre capi da 30 a 50 kg!!! Quelli che presi nella pancia con i 9,3 e i 300 Magnum, ma anche con le 30.06 da 180 grani vanno a morire lontrano. Allora X ME UNA BUONA CARTUCCIA DA CINGHIALE è proprio quella che FERMA quei piccoli diavoli. E una palla ad espansione ABBASTANZA precoce come quelle che uso e che consiglio lavorano MOLTO BENE anche quando non incontrano ossa o grandi masse muscolari!!! Ci siamo fin quà? Fermo restando che per i capi MEDIO - GROSSI vanno bene TUTTE, perchè hanno parecchio materiale su cui lavorare. Cominci a capire? Spero di averti chiarito qualche dubbio, altrimenti rifatti sentire. Ciao Marco E forza che l'anno stà giungendo al termine!!!!! da Marco x Andrea
16/01/2013 7.46
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Scusami ancora, sempre per la caccia al cinghiale in battuta, rispetto alle SST. le TIG, Le Bronze Point, le BT, le normali Soft point, tipo le Remington core lockt o le Federal o le Hornady, cosa hanno di meno ai fini dell'efficacia terminale, volendo scegliere palle leggere 150/165 grani in 308/30.06? Grazie Andrea p.s. con la promessa di non disturbarti più!!! da Andrea x Marco
15/01/2013 16.32
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Caro Ignazio, io con il 9,3 x 62 in carabina Bolt Action (ne ho due) ho fatto sia l'orso sia l'alce e, non ci crederai, quando le mie guide Croate e Bielorusse hanno visto il calibro si sono MESSI TUTTI A RIDERE. Il mio guardiacaccia Croato mi ha detto: "Ma dove vai con quel cannone? Non ci sono elefanti in Croazia!! E, credim,i, era un vero professionista. In ambedue gli stati hanno sostenuto che i MIGLIORI calibri per grosse prede europee sono il 30.06 con palle medio pesanti (165 - 180 grani) e (meglio ancora) l' 8 x 57 MAUSER. SINCERAMENTE NON CAPISCO che prende un 9,3 x 62 per andare al cinghiale, quando io uso da trent'anni il 308 e per me è già TROPPO POTENTE! Comunque per quei simpaticoni che lo hanno cercate almeno di usare palle leggere, da 232 - 250 grani che almeno sono più veloci e meno stressanti sia per il tiratore sia per l'arma. Fermo restando che il peso canonico di palla è sempre la 286 grani. Ho caricato (per degli amici stravaganti che credono che con il 9,3 x 62 faranno meno PADELLE!!!) delle NORMA ORYX da 232 grani con ottimi risultati. Un saluto Marco da Marco x Ignazio
14/01/2013 7.15
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Usando il 9,3x62 per la battuta a cinghiali quali palle consigli di più? Per questo calibro vale sempre lo stesso discorso di usare palle veloci ed ad espansione precoce? Grazie da Ignazio x Marco
13/01/2013 17.06
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Non va bene quella da te indicata. Te l'ho già detto da chi devi rivolgerti. Un saluto Marco
da Marco x Calogero
11/01/2013 21.27
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA copernico...ahahhah da ahahahh
11/01/2013 17.18
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA SI CHE ESISTONO e non POTEVO CHE AVERLI INVENTATI IO!!!!!!!!!!!!!!! Io li ho ideati e i fratelli ANDREA e ALESSANDRO CONTESSI li hanno prodotti! Proprio per i "mini" olografici come DOCTER - BURRIS - Meopta. Contatta i Contessa (030861648) e fatteli mandare a nome mio. Unico neo, facilmente risolvibile, è che una volta montata la piastrina porta - attacchi occorre montare una tacca (sempre di produzione Contessa) leggermente più alta. Un caro saluto Marco
da Marco x Calogero
11/01/2013 7.19
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA ciao Marco volevo chiederti se esistono degli attacchi originali a sgancio rapido per l'heckler & koch 770 per metterci sopra un docter sight in modo da poter sparare con e senza punto rosso in modo che posso mettere e toglierlo senza starare il tutto. da calogero
10/01/2013 21.16
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA ciao Marco volevo chiederti se esistono degli attacchi originali a sgancio rapido per l'heckler & koch 770 per metterci sopra un docter sight in modo da poter sparare con e senza punto rosso in modo che posso mettere e toglierlo senza starare il tutto. da calogero
10/01/2013 21.10
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA ciao Marco volevo chiederti se esistono degli attacchi originali a sgancio rapido per l'heckler & koch 770 per metterci sopra un docter sight in modo da poter sparare con e senza punto rosso in modo che posso mettere e toglierlo senza starare il tutto. da calogero
10/01/2013 21.04
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Caro Andrea, stai "parlando" con il più grande consumatore di palle SIERRA SPBT d'Italia. Io è con quelle che carico moltissime cartucce in moltissimi calibri, perchè sono quelle con il MIGLIOR rapporto Qualità, prestazioni, prezzo. Quando un "neofita" viene da me a chidere consigli, gli carico 100 - 200 Sierra e gli dico di andarci SIA A CACCIA SIA AL POLIGONO. Poi, una volta presa bene la mano e fatte le dovute esperienze (e si comincia a sparar meno) è ovvio che poi si passa a qualcosa di più specialistico (e di più caro!). Le SIERRA SPBT vanno MOLTO BENE figurati che quando devo preparare un'arma per cacce importanti, magari in calibro 7 mm RM tutte le prove, tarature, verifiche, aggiustaggi, etc le faccio con le SIERRA poi, per le ultime cartucce, quelle che dovrannnno essere usate a caccia cambio SOLO la palla e di solito monto delle NOSLER PARTITION che 99 volte su cento fanno le stesse rosate! Ottimo prodotto. Hanno una buona resa sui selvatici di media - grossa mole, ma le SST. le TIG, Le Bronze Point, le BT, tec, lavorano MOLTO meglio sui capi fino a 50 chilogrammi. Quelle "schegge" nere che prese male vanno a morire lontrano... Un caro saluto M da Marco x Andrea
10/01/2013 8.34
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Scusami ancora, sempre per la caccia al cinghiale cosa ne pensi delle sierra gameking BTSP rispetto alle BT ed alle SST? Quali sono le differenze sulla efficacia terminale? Grazie Andrea da Andrea x Marco
09/01/2013 12.11
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Grazie mille, a pensare che ho venduto il 308 per prenderne una di plastica!!! Lascio tutto così e basta, vero che il sintetico da meno pensieri, sono riuscito a graffiare anche questo, ma è orrendo da vedere!!! Vuoi mettere un bel calcio pieno di storia!!! Ciao e complimenti, son sicuro che arriverà anche per me, l'ultima volta una bella doppietta, chissà la prossima...
da Da Vincenzo x Marco
08/01/2013 0.35
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA A proposito, visto che tu sei un armaiolo, se ti capitano potresti farmelo sapere? Grazie mille!!! Comunque quest'anno era iniziato bene e sta finendo malissimo!!! Non c'è giorno che non ne vedo uno ma non riesco mai a sparare!!! Ieri intravisto coda e groppa!!! Uffa!!! Ciao da Vincenzo x Marco
06/01/2013 12.21
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Grande, peccato aver venduto il 308W, mi son trovato divinamente con le Partition da 150 grs!!! Mi consigli un'armeria bella fornita tra Roma e Viterbo perchè voglio comprare i legni della Bar Hunter per sostituirli a quella schifezza di polimero della mia composit!!! [email protected] Grazie mille!!! da Vincenzo x Marco
04/01/2013 19.16
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA SEMPRE GRANDE CARO MARCO COMPLIMENTI!!!!!! da GIUSEPPE
04/01/2013 18.03
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Tranquillo Andrea che tutte e due le palle abbattono molto bene! Le SST sono meno accurate delle Nosler (non a caso costano quasi la metà!) e sono "leggermente" più morbide. Proprio per questo motivo le prediligo per il cinghiale in Battuta! Da numerose prove fatte ho costatato che le BT sono anche molto più precise nel tiro a lunga distanza e poi sono "solid Base" nel senso che contro grossi esemplari lavorano meglio perchè hanno una struttura più robusta. Come già detto io le uso entrambi! Ciao M da Marco x Andrea
04/01/2013 10.24
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA gente che caccia dal 2005 ? ma di cosa stiamo parlando? di principianti allo stato puro!!! è grottesco!! da Pabòo
04/01/2013 9.18
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA ciao marco sono nuovo del blog ho da soli 2 anni la licenza di caccia e mi sono da pochi mesi avvicinato ad un attività venatoria piu ''intensa'' quale penso sia la caccia al cinghiale...in questi 2 mesi di caccia ho sparato con il mio semiautomatico cal 12 breda, arma validissima per carità, ma sia per gusti personali sia perchè penso (come te credo) che la caccia al cinghiale meriti la carabina, ho deciso quindi di comprarne una...nella mia squadra ci sono sia browing che benelli argo....l'ho provate entrambi ma per una questione piu estetica che altro sono piu per la benelli...vorrei prima di fare il grande passo maggiori info e sopratutto dei buoni consigli su quale e in che calibro comprarla...se ti va e quando hai un attimo di tempo a rispondere ti lascio anche l'email [email protected] da mavvo
03/01/2013 18.05
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Le sst e le BT che tu definisci simili ma non uguali in cosa differiscono ai fini degli effetti terminali e di capacità di abbattimento? Saluti Andrea da Andrea x Marco
03/01/2013 17.37
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Caro Marco, saresti così gentile da spiegarmi la differenza costruttiva e di efficacia terminale che intercorre tra una Hornady SSt, una RWS Tig ed una Balistic tip e tra palle di peso 150 grani e 165 grani in calibro 30.06, ai fini dell'utilizzo in battuta al cinghiale. Grazie Ennio da Andrea x Marco
03/01/2013 14.28
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Sulla rivista Weidmannsheil del dicembre 2011 c' e' un articolo sulla remington 7400, All interno l autore dice di possederla in ogni calibro, pure nel nostro amato calibro. E' proprio da li che ho iniziato la ricerca. Che fai?? Mi tenti con i caprioli? Ne avete ancora molti da fare? Che tu non parli solo per parlare lo so', e me lo hai dimostrato piu' volte. da Denis B. X Marco
03/01/2013 10.24
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Ciao Amico! Si lo so che anche la Remington la fa la 7400 - 750 in 243, ma non so se si trovano in Italia. Tu che mi conosci bene lo sai che quando mi pronuncio lo faccio con cognizione di causa. Di BAR e di W 100 in 243 ne ho viste più di una. Ero stato quasi tentato (anzi parecchio tentato!) di prendere una Wuinchester 100 in 243 , ma era il modello base (quello con la fascetta sulla canna stile Ruger 44) che non mi fa proprio impazzire! Una BAR in 243 l'ha un mio caro amico che se gli dici di vendertela ti spara....... Guarda che OGGI riapre da Noi a Caprioli!!! da Marco x Denis
03/01/2013 10.01
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Si Marco, sono il Denis che pensi tu. Se non mi sbaglio hanno fatto pure la remmington 7400 in 243 Winc? Un mio caro amico ha preso la bar acier affut, e molto spesso la porta via in Ungheria per qualche battuta ai cinghiali.. Come cadono i cervi??? Piazza bene il colpo e vedrai che il resto dei fucili rimane a casa. Anche Gianpiero ha visto All opera la cz in 243... E poi poter vedere l esito del tiro direttamente dall ottica e' uno spettacolo, per questo cerco una semiauto... da Denis B. X Marco
03/01/2013 9.55
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Caro Denis, se sei il Denis che conosco, racconta ai nostri amici lettori , in particolare a PABLO, come cadono i CERVI con il 243! Un caro saluto Marco
NB di semiauto in 243 ne ho viste poche: solo Browning BAR e Winchester 100. Su Armi Usate c'è un signore che stà cercando una HK 770 in 243!!!!! Beato lui se la trova!! da Marco x Denis
03/01/2013 9.38
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Ho sarebbe meglio MARCO X IL FRATELLO DI MACCHIA Mauretto!!!! Da te non me l'aspettavo. Bella mossa. E dire che di "animali" insieme ne abbiamo abbattuti a "centinaia". Dopo 40 anni di caccia a palla posso "scrivere con il sangue" che ogni colpo è storia a se........ Come ogni morso di una Vipera!!!! Dipende sempre da molti fattori, soprattutto da dove si METTE LA PALLA! Un MITO da SFATARE è quello del colpo "sulla spalla" che poi, sugli animali in movimento, 90 volte su 100 finisce "dietro la spalla". Tu mi hai visto abbattere quanti cinghiali? Non dirlo che poi i nostri amici lettori non ci crederebbero, e cosa hai visto? Che tiro quasi sempre MOLTO AVANTI, in zona testa - collo che non lascia scampo. E' solo un'abitudine, più che bravura. Ho visto decine e decine di selvatici allontanarsi feriti senza cuore, polmoni e fegato. Correvano che erano già morti, ma correvano. Però non ne ho mai visti andar via con il "treno anteriore" danneggiato! Il mio grosso verro del "Pozzo" che tu già sapevi (ricordi quanti caprioli abbiamo cacciato insieme in quel prato?) se avesse ricevuto un piccola Partition da 100 grani nel collo o in PIENA SPALLA, di metri ne avrebbe percosi ben pochi, perchè è una cosa che ho già "sperimentato" decine di volte!!!!! Purtroppo si spera sempre (erroneamente) che il grosso calibro sia in grado di sopperire alla nostra imprecisione di mira. Come tu ben sai come quasi tutti i cacciatori del Lazio, giorni addietro, durante la mega battuta del Pascolaro di Sasso _ Cerveteri io ho avuto la fortuna di abbattere 4 cinghiali. Uno di circa un quintale, due da 40 - 50 chili e l'ultimo che è stato premiato come il più grosso stimato sui 140 - 150 kg. un vero mostro. Lo sai come è caduto quel furbacchione? Te l'ho sicuramente già raccontato. Quasui a fine cacciata, con un colpo anche un po' lungo per una battuta (40-50 mt!) perchè lo intravedevo FERMO nel bosco che ascoltava i cani e fiutava le poste. L'ho preso MOLTO dietro, all'altezza dei reni. Sotto la botta è caduto, si è rialzato, è corso per 20-30 mt e poi è caduto morto. Calibro 308 palla, da 150 grani, non chiedetemi quale perchè proprio non lo so (ne avevo già tirate 7 o 8!) comunque una SST, o una RWS TIG, o una BT. Per il resto Tutto bene? Quando vieni a trovarmi che andiamo a tirare due botte? Ho trascorso tutto il primo dell'anno a tarar carabine!!! Compresi i 4 CARCANI dell'Ingegnere con i mirini maggiorati, a 80 metri quelli originali sparavano alto 50 centimetri!!!!!!!!!!!!!! Un abbraccio M da Marco x Mauro
03/01/2013 9.35
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Weidmannsheil Marco... Sono piu' che d accordo con te sul fatto del 243w.. Anzi, ti diro' che sono alla ricerca di un semiautomatico in questo, mitico piccolo grande calibro..
da Denis B.
03/01/2013 8.34
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Re: IL SOLENGO DELL’IMMACOLATA Carissimo Marco, prima di tutto complimenti per il bel racconto e per la cacciata; in secondo luogo, una brevissima considerazione sulle cartucce per il cinghiale. Cacciamo ungulati insieme dal 2005 e ognuno di noi ha visto cadere sotto i colpi dell'altro decine di animali di tutte specie, di tutti i sessi e di tutti i pesi. Tu usi prevalentemente la HK in 308, io la Bar in 300 WSM e l'express SIACE in 9,3x74, e mi pare, a dirla tutta, che entrambi di animali ne mandiamo via proprio pochissimi (tu ancora meno di me). Ho cacciato anche io parecchio col 308, in Valmet Petra, e ricorderai che proprio il giorno che ci siamo conosciuti ci abbattei un verro con le difese attorno ai venti centimetri; nonostante colpito con la prima botta esattamente dietro la spalla, all'arrivo dei cani si alzò e dovetti sparargli ancora. La settimana successiva un cinghiale ancora più grosso, colpito abbastanza bene ma non perfettamente mentre correva a tutta birra si portò via tre palle da 180 grani (d'accordo, nel 308 meglio 165 o 150) e lo recuperammo, praticamente senza polmoni, a tarda sera. Il giorno dopo ero a Crevalcore, nell'armeria del fraterno amico Garolini, da dove venni via con la BAR in 300 WSM. Palla Core Loktda 180 (per me è la palla ideale; sbaglierò ma funziona alla grande). Due anni dopo, per la pensione mi regalai l'express Siace in 9,3x74, nel quale sparo i canonici 285-293 grani. Da allora ( e mi hai visto al "lavoro"), non ho più visto andar via un cinghiale ferito. O padellati o in terra, tranne una scrofa che colpii nel prosciutto e alla quale dovetti tirare altre due palle del 300. Il discorso semplice è questo, a mio avviso: se colpisci il cinghiale in modo impreciso, come appunto in una coscia, certo non c'è calibro risolutore che tenga. Ma se la palla è messa decorosamente bene, qualche dacina -o centinaio- di kilogrammetri di più non guasta, come non guasta l'altissima quantità di moto di un 9,3 con palla pesante. A un canaio che mi diceva "accidenti, avvocà, ma col 9,3 li massacrate" risposi "quanti cani ti hanno rovinato i cinghiali colpiti da me?" Fece un sorriso, mi battè la mano sulla spalla e mi rispose a sua volta "avete ragione, meglio rovinati i cinghiali che i cani". E poi, Marco, diciamoci un'altra verità: ma quante sono le persone di abbattere un verro "serio" con un 243? la tua, lo so, non è una battuta, tu saresti in grado di farlo, ma non ce ne sono molti altri! da Mauro Minervini "an barun dubh"
03/01/2013 8.08
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