|
gen18 18/01/2013 11.15
Se dobbiamo dare una rinfrescata ai muri di casa chiamiamo l’imbianchino, se il nostro giardino ha bisogno di una potatura ci rivolgiamo ad un giardiniere e se abbiamo problemi con la macchina la portiamo dal meccanico o dall’elettrauto, ma quando con la benedizione di Diana o di S. Umberto riusciamo finalmente ad abbattere un grosso cinghiale da trofeo, tutti, nessuno escluso, veniamo presi “dal fai da te” e ci trasformiamo subito in aspiranti tassidermisti.
Ed è proprio a questo punto che a me viene da ridere, perché siamo onesti, quanti di noi sono veramente in grado di “estrarre” correttamente coti e difese dal cranio di un bel solengo? L’ultimo giorno di caccia un vecchio “canaio” della mia squadra ha abbattuto un grosso verro con delle zanne meravigliose. Mi offrii di preparargliele io, ma lui indispettito si affrettò a rispondermi: “Ma che scherzi? Così me le rovini. Io metto sottoterra la testa intera e vedrai che tra qualche mese le zanne saranno perfette e senza faticare!!!” Non ho avuto il coraggio di rispondergli, perché di “esperti” come lui purtroppo ne conosco troppi . C’è chi per recuperare il trofeo di un cinghiale lega la testa intera sopra ad un albero e ce la lascia marcire per un anno intero.
Mentre altri, dopo essersi lasciati “quasi convincere” a procedere con la bollitura, mettono mandibole e mascelle in un pentolone e le fanno cuocere per un paio di giorni. Cosa gliene importa se poi il trofeo sotterrato o appeso ad un ramo non lo trovano più o se la decomposizione e le intemperie hanno fossilizzato il pregiato avorio, offendendo il nobile animale che lo ha generato? Il procedimento giusto per preparare un trofeo di cinghiale è farlo bollire e su questo non si discute, ma è un lavoro delicato e quindi è nostro dovere farlo con impegno e con passione, perché il pericolo che le zanne possano danneggiarsi irrimediabilmente è sempre in agguato. Io, per passione e/o per necessità preparo diversi trofei di cinghiale l’anno e credetemi, del mio modesto lavoro non si è mai lamentato nessuno. Per questo cercherò di descrivervi le semplici operazioni che solitamente svolgo e la pochissima attrezzatura di cui ho bisogno. Cominciamo dalla testa del cinghiale. Se in casa avete lo spazio adatto per lavorare tranquillamente, al ritorno della battuta portatela via intera, opererete meglio e recupererete così anche alcuni chili d’ottima carne! Altrimenti, quando voi e i vostri amici tratterete le spoglie dei capi abbattuti, tagliate (o fatevi tagliare) il trofeo all’altezza dell’occhio. Non vi impressionate se consiglio un taglio così abbondante, ma ci sono almeno due buoni motivi per cui lo faccio. Primo se il capo è veramente grosso le radici delle difese potrebbero estendersi parecchio all’interno della mandibola; secondo, specialmente se usiamo un’ascia o una roncola, i colpi inferti troppo vicino alle zanne potrebbero scheggiarle. Sopra un comodo piano da lavoro scuoiate il muso senza preoccuparvi di quanta carne ci rimarrà sopra; poi con la dovuta cautela e con l’ausilio di una piccola accetta (o mannaia) e di un martello (normale o di gomma dura) cercate di ridurre al minimo le porzioni d’osso, dividendo con dei colpi precisi le due coppie di zanne (coti e difese) longitudinalmente. Queste operazioni consentono di eseguire la bollitura in una pentola di piccole dimensioni, e la minore massa ossea, prendendo calore più rapidamente, favorirà meglio la fuoriuscita dei denti dalle loro sedi. Non dimenticate che il segreto per non rovinare il trofeo e per mantenerlo integro nel tempo è lasciarlo “cuocere” il meno possibile. Per evitare separazioni e divorzi, visto il cattivo odore che verrà generato, sarà meglio non procedere con la bollitura nella cucina di casa vostra. Meglio farlo all’aperto, in un garage o in una cantina. Procuratevi una vecchia piastra elettrica e una normale pentola di alluminio che oltre a servirvi egregiamente per preparare il trofeo del cinghiale potranno tornarvi utili anche nel trattare i trofei di altri ungulati fino alla taglia di un daino adulto. Quanto tempo deve bollire un trofeo? Dai 30 ai 45 minuti. Il segnale per toglierlo dal fuoco ve lo darà la poca carne rimasta sulle ossa quando comincerà a staccarsi. A quel punto togliete mandibola e mascella dal fuoco e lasciatele raffreddare a temperatura ambiente, mai sotto un getto d’acqua fredda. Appena sarà possibile maneggiarle, potrete procedere all’estrazione vera e propria. Se avrete operato bene, con pochissimo sforzo oppure aiutandovi con un cacciavite medio, le coti si sfileranno semplicemente tirandole, mentre per estrarre le difese occorre più cautela. Dovrete spingere sulle punte affilate con un pezzo di legno, facendo molta attenzione a non ferirvi (alcune sono affilate come rasoi) e a non romperle. In questo modo le difese dovrebbero scivolare nell’osso distaccandosi. A quel punto per estrarle sarà sufficiente prenderle con un paio di guanti da lavoro e tirarle indietro con forza. Può capitare che a volte non escano tanto facilmente ed allora è necessario spingerle di nuovo, il più a fondo possibile, e favorire l’estrazione tagliando con il seghetto la mandibola tra i canini e gli incisivi. Con un minimo di attenzione e con poca pratica, tutte le suddette operazioni sono più facili a farsi che a dirsi. Una volta recuperate intatte tutte e quattro le parti che compongono il trofeo, dovrete rimuovere le radici interne e provvedere alla pulizia finale. Le zanne del cinghiale vanno pulite, ma NON SBIANCATE. E’ sufficiente strofinarle con una semplice spugnetta impregnata di sapone per ottenere un ottimo risultato. Per evitare che col tempo possano fesarsi (specialmente se non avremo operato correttamente), è meglio riempire le parti cave con qualche sostanza particolare. Nel corso degli anni ho usato di tutto: cera fusa, Vinavil, stucco, resina, ma ultimamente mi sono trovato molto bene anche con del normale silicone trasparente. E’ incolore, inodore e può essere usato in seguito anche per fissare il trofeo sul suo scudetto di legno (che sia di qualsiasi foggia ma per carità, non tondo, perché è veramente antiestetico) con le foglie di quercia in metallo. Forse più in là cercherò di spiegare a quelli che ancora non lo sanno fare come valutare un trofeo. Per adesso accontentiamoci di guadagnarcelo con onore e di riporlo tra i nostri ricordi più cari.
Marco Benecchi
Tags:13 commenti finora...
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE Siccome Vi conosco tutti e due, anzi tutti e tre compresa Lauretta, la vogliamo fare finita? Concentriamoci sulle ultime Battute rimaste.............. E Sparate dritti!!! Un saluto Marco da Marco x DUE Bambini!!!
22/01/2013 8.59
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE Carlo 62 io non ho parlato di noia il sito è molto interessante sono le vostre chiacchiere che sono fuori luogo e fuori tema, quelle sono discussioni da facebook quindi sei tu che dovresti cambiare sito.
da Massi
22/01/2013 8.49
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE Massi un consiglio visto che leggi solo e non posti, cambia sito almeno la noia non ti assale........e non rischi di addormentarti sbattendo la testa sul pc. da Carlo 62
22/01/2013 8.35
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE Fatevi una telefonata, a noi non interessano i fatti vostri !!! da Massi x Carlo62 e Laura
21/01/2013 18.49
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE Laura hai ragione per la data di chiusura, 16 dicembre, in quanto mi aveva detto che l'apertura era il 16 settembre, con le varie problematiche tra cacciatori cinghialai, lepraioli cercatori di funghi e penna......ma che a nessuno dei preposti allo stilo dei calendari venatori è importato nulla. da Carlo62
21/01/2013 15.10
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE Uno di questi signori è originario dalle mie parti, che ha fatto fortuna dalle tue parti, gli altri due sono di Novara, il giovane è un noto veterinario e fa anche il recuperatore di animali feriti, fa molta caccia all'estero, ho letto il nome della squadra sul loro giubbino, ma non ricordo....Mi hanno detto che ora è caccia alla volpe, visto che al cinghiale è chiusa il 31 dicembre, se ti può essere utile due di loro si chiamano Giancarlo e la fisionomia, il veterinario 1,75 capelli castani ricci e possiede una Blaser R93 in 9,3x62.Ciao da Carlo 62
21/01/2013 14.13
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE Stessa storia è successa a me Marco, un cinghialotto di una quarantina di kili passa tra me e la posta successiva, spariamo contemporaneamente e il cinghiale rimane bruciato nel posto, lui aveva una benelli argo cal. 30/06, io la marlin 444, a fine cacciata andiamo sulla bestia e con prepotenza asseriva che lo aveva colpito lui, già tutti sapevano per radio della mia padella e quindi della bottiglia di caffè borghetti da pagare, alla casa di caccia la sua amara scoperta, il foro era della mia marlin, lui non l'aveva toccato per niente, sono passati due o tre anni, la ns. amicizia comunque è stata scalfita da quell'episodio, ci salutiamo però non è più come prima................finalmente (stagione molto stressante) abbiamo finito ieri, ultima battuta all'irsuto, ultimi quattro animali abbattuti, quest'anno la mia casella è rimasta vuota, ZERO abbattimenti, due padelle, ricordando bene è l'unico anno da venti a questa parte che non ho preso un cinghiale, ora via con la selezione.............................Ciao Laura, sabato nella mia squadra c'erano tre cinghialai di Novara a caccia come ospiti da noi, abbiamo dato loro un segugio maremmano. Carlo da Carlo 62
21/01/2013 11.06
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE Caro Andrea hai detto bene.. Le palle che uso io "rovinano" qualche etto in più di carne, ma è lo scotto da pagare se si vuole "STOPPARE" il selvatico in oggetto. Palle più dure e più lente non sempre garantiscono abbattimenti istantanei. Quel che spesso dimentichiamo della caccia al cinghiale in battuta, che ci troviamo ad avere dei compagni di posta a dx e sx che, che, come NOI, muoiono dalla voglia di tirare al cinghiale. E quando un cinghiale va da un cacciatore quest'ultimo deve abbatterlo pulitamento, non che per fermarlo gli devono tirare in due o in tre. Non immagini quante volte un cinghiale colpito benissimo al cuore va a morire davanti ad un'altra posta che magari poi tira un colpo in terra e dice di averlo preso lui. Non c'è cosa più triste di vivere scene come queste. Perchè ci sono cacciatori che pur di accollarsi l'onore di aver abbattuto un cinghiale farebbero di tutto. Una volta tirai ad un grosso cinghiale appena uscito dal bosco. Gli misi una TIG da 150 nel collo che lo "gelò" all'istante. Allorchè il mio vicino di posta, chissà forse preso da un raptus improvviso, gli tirò un colpo quando era in terra (senza neanche prenderlo!!!) e non si muoveva neanche più. Gli dissi se era SCEMO e lui mi rispose che gli era partito un colpo per sbaglio. La sera, alla casa di caccia vedevo che tutti si complimentavano con quello SCEMO e lui diceva a tutti che al MIO cinghiale gli avevamo tirato insieme. C'è mancato pioco che non gli facessi fare la stessa fine.... Hai capito che gente gira nel nostro ambiente? Ciao Marco e DATTI PACE con queste palle. Ti ho detto quali usare, poi fai come vuoi. Non ti vedo ancora convinto. Dì la verità ti piacerebbe usare delle Core Lockt Round Nose da 220 grani?!!!!!!!! da Marco x Andrea.
21/01/2013 8.57
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE L'ultimo post del precedente blog: Gent.mo Marco, ho letto con vivo interesse tutti i post di questo blog, vorrei un chiarimento, in quanto nel tuo articolo di apertura a proposito delle palle per il cinghiale dici di usare palle ad espansione precoce, asserendo testualmente:"........come le Hornady SST, le Nosler Ballistic Tip, le Swift Scrirocco, le RWS TIG, etc e non mi hanno mai tradito" Ma queste palle, magari stoppano bene il selvatico, ma non sono quelle che fanno risentire all'animale un maggiore shock idrodinamico, sciupando gran parte delle carni della zona di impatto? Non sarebbe più indicata una palla DK che unisce una buona penetrazione nel mantello coriaceo ad una buona capacità lesiva interna? Se sbaglio, correggimi, sicuramente la tua esperienza vale più della mia. Grazie e salutoni, Giorgio da Andrea
21/01/2013 8.12
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE Cara Laura, ma ci credi che NON CE NE SIAMO ACCORTI NESSUNO di aver "ripubblicaro il pezzo". Adesso vado a controllare. Deve essere stata una grossolana svista..........................
Per quanto riguarda LE riviste che ho fondato TUTTI ne sentono la man canza. Compresi quei simpaticoni della Redazione............... Ciao M da Marco x Laura
21/01/2013 7.30
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE CARISSIMA, Io di articoli ne ho scritti CENTINAIA per diverse riviste di settore (per non dire tutte) Ho cominciato con Armi e Tiro, poi con Sentieri di Caccia, Caccia al Cinghiale e addirittura La Voce del Terrier Sono stato tra i FONDATORI di Caccia+ e di Widmannsheil, ad oggi scrivo per DIANA, Stagione Caccia, Mondo Caccia, ACTION ARMS e Caccia Alpina,!!!! Per non parlare dei miei TRE SPECIALI sui calibri che CASO PIU' UNICO CHE RARO, è ANDATO TUTTO ESAURITO!!!!!!!!!!!!! Se "sfornavo" sempre pezzi nuovi per tutti ero un marziano. Facile che lo stesso pezzo lo riproporrò tra qualche anno su un'altra rivista. Sperando che nel frattempo la tecnica per estrarre le difese di un verro non cambierà di molto. Chissà, forse con l'avvento del laser!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ciao M da Marco x Laura
20/01/2013 19.37
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE Ben scritto, sintetico e scorrevole. Si vede che ne hai preparati tantissimi. Solo che a me gli scudetti tondi piacciono; ma siccome i miei trofei li prepari tu, mi tocca rinunciarci! :-) da Mauro
20/01/2013 0.22
|
Re: La preparazione del TROFEO DEL CINGHIALE Bella foto quest'ultima tre generazioni di Cacciatori davanti al re della macchia.
Ciao Marco ci vediamo alle Forane.
da Sew
18/01/2013 14.06
|
Cerca nel Blog
Lista dei Blog
|
|
|